mercoledì 9 gennaio 2019

(MINI) Recensione | Ronac e Raila - Simone Laudiero (Gli Eroi Perduti #0.5)

Buongiorno Readers! Questa settimana è iniziata in modo frenetico e ancora non sono riuscita a parlarvi della lettura che ho affrontato nel weekend, ma finalmente eccomi qui per una mini recensione di RONAC E RAILA, prequel della serie Gli Eroi Perduti di Simone Laudiero che già con questa novella mi ha quasi conquistata! Ma non vi dico altro, perchè voglio prima lasciarvi qualche info, cui seguirà il mio personale parere su questo libro! ;)



Titolo: Ronac e Raila (Gli Eroi Perduti #0.5)
Autore: Simone Laudiero
Editore: Piemme
Data di uscita: 3 Aprile 2018
Pagine: 95
Cartaceo: 1.90 €  |  E-book: 0.99 €
Dove comprarlo: Amazon

SIMONE LAUDIERO Napoletano. Scrittore e sceneggiatore, è fondatore e membro del gruppo di autori televisivi "La Buoncostume". Tra i suoi romanzi, Si lasciano tutti e la trilogia per ragazzi L'Accademia dei Supereroi.

SINOSSI Nell'isola di Marghecis si prega il mare. È alla distesa sconfinata della Croce Azzurra che gli abitanti affidano i resti dei loro cari, racchiusi dentro grandi anfore e seppelliti nei fondali. Ma neppure il rispetto per i morti può fermare Rassin Maned della Torre Dorata, la gilda nota dalle sponde dell'Impero Lucente ai domini della feroce Sarmora. È tra queste sacre anfore che si nasconde l'oro di una mitica città sommersa, e Maned è deciso a profanarle. Le sue giovani figlie, Ronac e Raila, cercano di dialogare con gli isolani e fermare la rivolta, ma una sorte tragica si abbatte sulla maggiore: andrà in sposa a un uomo che non ama, rinunciando per sempre ai propri sogni. Solo diventando una Rassin potrà sperare di ribellarsi a un matrimonio che non ha scelto, riportando alla luce un'immensa, inattesa ricchezza. Ronac e Raila dovranno lottare per determinare il proprio destino, sullo sfondo di un paesaggio arso dal sole che ricorda le antiche civiltà del Mediterraneo e sarà teatro delle battaglie che infiammeranno la saga «Gli Eroi Perduti».


MINI RECENSIONE

Le protagoniste di questa storia sono, come da titolo, RONAC E RAILA, due sorelle che insieme alla sorellina Revet si sono ritrovate senza genitori, ma sotto la protezione del Rassin che loro padre serviva come guardia del corpo. Le due hanno caratteri molto differenti, ed è proprio su questa ambivalenza che il libro si apre, con un incipit che ci introduce subito nel contesto.

La storia è ambientata infatti in un epoca imprecisata, in un luogo che mi ha subito richiamato alla mente alcune antiche culture medio orientali, sia per quanto riguarda la struttura della società che per quanto riguarda cultura e tradizioni. Ciò che però scatena principalmente i contrasti che fanno da sfondo alla vicenda delle sorelle, sono i tipici conflitti tra sacro e profano, tra credenti e laici, tra ricchi e poveri.
Il Rassin è infatti alle prese con una caccia al tesoro in una baia protagonista dei rituali sacri della gente del posto, ma non voglio anticiparvi altro perchè già questa storyline è molto appassionante.

Ciò su cui invece voglio soffermarmi maggiormente è come l'autore abbia integrato il precedente punto con la questione principale. Il perno centrale della storia è infatti la libertà di scelta negata alla sorella maggiore che si ritrova a dover accettare un futuro che non desidera e che la priva di ogni possibile libertà. La problematica del ruolo delle donne nella società ideata dall'autore è qui fortemente sottolineata, in particolare è ciò che scatenerà gli eventi principali, ma soprattutto ciò che mostrerà di che pasta sono fatte le tre sorelle, Ronac e Raila in primis.

Due personaggi che come ho detto sono agli esatti estremi, una fuoco l'altra ghiaccio, una istinto l'altra ragione, due caratteri che si completano per certi versi e che le identificano a tal punto da rivoluzionare il finale.

Un centinaio di pagine quindi che approfondiscono non solo alcuni di quelli che saranno i protagonisti della serie, ma anche l'ambientazione, le credenze e la mitologia alla base di quella società che pone le donne ad un ruolo inferiore, che segue delle antiche leggi morali e che sembra essere così opulenta da nascondere del marcio per il troppo splendore. Dei presupposti meravigliosi per una nuova saga, soprattutto una prova di capacità perfettamente eseguita da parte dell'autore, Simone Laudiero, che in un libro così breve riesce ad evocare contrasti ed emozioni che molti autori faticano a richiamare con il triplo delle parole.



Consiglio questa lettura anche ai lettori più esigenti, a quelli che sono in cerca di una penna capace di raccontare con maestria i conflitti più comuni, dando profondità e sentimento attraverso una contestualizzazione efficace e coinvolgente.




Ed ora vi saluto, ma vi anticipo che presto vi parlerò de Le mura di Cartavel, il primo libro  della serie de Gli Eroi Perduti, già pubblicato da Piemme lo scorso Aprile, che a questo punto non vedo l'ora di leggere per scoprire che fine faranno le tre sorelle e soprattutto come evolverà la storia di quel mondo tanto arcaico e affascinante.

Ma adesso sono curiosa di sapere che ne pensate, se avete letto questi libri o se vi ho un filo incuriositi con questa mia mini recensione! ^^

Fatemi sapere, commentando qui sotto e scrivendo la vostra opinione! ;)

3 commenti:

  1. Non ho letto questa saga ma ne ho sentito parlare. Non mi tentava particolarmente ma sei riuscita ad incuriosirmi

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    1. Ciao Sara! Guarda, io sono stata attratta dalle cover, devo essere onesta, perchè mi hanno ricordato quelle di alcuni fantasy che amo, ma il contenuto ha confermato le mie aspettative e adesso penso che settimana prossima leggerò il primo libro per capire se davvero merita! ^^

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    2. Felice di averti incuriosita comunque! ;)

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