lunedì 3 settembre 2018

Recensione (Tu leggi? Io scelgo!) | Città di carta - John Green

Buongiorno Readers! Questo mese tocca a me dare il via alla rubrica Tu leggi? Io scelgo!, un'iniziativa nata dalla collaborazione di diverse lit-blogger per ampliare i propri confini letterari...di cosa si tratta? Ve lo spiego subito! ;)


Questa iniziativa mensile consiste nel creare una catena tra i partecipanti, scegliendo una lettura tra le recensioni del blog di un altro blogger. Sembra complesso ma non lo è poi molto. Per la lettura di Luglio ho scelto tra le letture di Rosy, amministratrice del blog Niente di personale, e tra tutti i titoli che ha letto e recensito ho deciso di leggere a mia volta Città di carta, young adult che avevo in casa da un po' e che con la scusa di questa rubrica ho finalmente letto. QUI trovate la recensione di Rosy, la mia potete leggerla appena sotto la scheda libro! ;) 


Titolo: Città di carta
Autore: John Green
Editore: Rizzoli
Data di uscita: 11 Giugno 2014
Pagine: 396
Cartaceo: 14.00 € E-book: 7.99 €
Dove comprarlo: IBS - Amazon

JOHN GREEN nato nel 1977, è un blogger e scrittore dei romanzi, in Italia tutti editi da Rizzoli: Cercando Alaska (2005), suo romanzo d'esordio, al quale fanno seguito Teorema Catherine (2009), Città di carta (2009) e Colpa delle stelle (2014), dal quale è stato tratto l'omonimo film. Selezionato dalla rivista «Time» tra le cento persone più influenti nel mondo, ha dato vita con suo fratello Hank a Vlogbrothers, progetto di video online che ha riscosso grande successo. Tra i riconoscimenti ricevuti, la Printz Medal e l’Edgar Award.

SINOSSI Quentin Jacobsen è sempre stato innamorato di Margo Roth Spiegelman, fin da quando, da bambini, hanno condiviso un'inquietante scoperta. Con il passare degli anni il loro legame speciale sembrava essersi spezzato, ma alla vigilia del diploma Margo appare all'improvviso alla finestra di Quentin e lo trascina in piena notte in un'avventura indimenticabile. Forse le cose possono cambiare, forse tra di loro tutto ricomincerà. E invece no. La mattina dopo Margo scompare misteriosamente. Tutti credono che si tratti di un altro dei suoi colpi di testa, di uno dei suoi viaggi on the road che l'hanno resa leggendaria a scuola. Ma questa volta è diverso. Questa fuga da Orlando, la sua città di carta, dopo che tutti i fili dentro di lei si sono spezzati, potrebbe essere l'ultima.

Ok, ultimamente sto leggendo davvero tanti romanzi young adult e sarà che l'estate mi fa venir voglia di letture spensierate, sarà che sono davvero in vena di tornare ai tempi del liceo, ammetto di non essermi ancora stancata! Anche questo mese infatti, per la rubrica Tu leggi? Io scelgo! ho letto appunto un libro di questo genere, Città di carta di John Green, che con la sua penna riesce in qualche modo a conquistarmi ogni volta. Tuttavia, ci sono stati momenti in cui il mio punto di vista critico ha oscillato tra "Wow, quanto è bello questo libro!" e "Perché lo sto ancora leggendo?"

La lettura, devo essere sincera, mi ha subito coinvolta, infatti nonostante le aspettative e la diffidenza, Quentin è un protagonista intrigante e complesso per cui è facile fare il tifo sin dalle prime pagine. I suoi amici poi sono fenomenali, e tra parentesi ma non troppo: ADORO RADAR! Naturalmente, come in ogni young adult che si rispetti, i cliché non possono mancare e in fondo trovo sia confortante in questo caso, perchè a rendere le cose fin troppo assurde e movimentate c'è Margo Roth Spiegelman.

O meglio, la sua idea. Perché Margo Roth Spiegelman è un'idea, sì, un pettegolezzo che gira tra i banchi di scuola ogni giorno, una sorta di fantasma che permea la mente di Quentin ed è il POV di quest'ultimo a trascinarci in un lungo e in largo alla ricerca della fantomatica ragazza. Protagonista femminile che conosciamo realmente solo nella prima parte del libro e che sul finale...sul finale nulla, perchè altrimenti vi spoilererei tutto il libro, ma come in molti viaggi posso solo dirvi che l'importante non è la meta, ma ciò che avviene per raggiungerla e questo carattere del libro, questo piccolo ma grande insegnamento è forse ciò che più mi ha conquistata.
"Che cosa ingannevole, credere di una persona che sia più di una persona."
Ad ogni modo, Margo è una delle ragioni per cui questo libro oltre a conquistarmi, non mi è per certi versi andato giù. Non l'ho amata sin dalla sua prima apparizione e più andavo avanti e leggevo quanto Quentin invece ne fosse ossessionato, più mi stava antipatica. Al di là delle impressioni personali, c'è però da dire che come personaggio è costruito decisamente bene, Margo è infatti studiata nei minimi dettagli, o ancora meglio, raccontata in ogni sua sfumatura, con qualche accenno implicito a caratteristiche del suo carattere che Quentin non riesce a vedere e che sono invece fondamentali a comprenderla.

Un altro punto a sfavore (e non) del libro è poi la quasi onniscenza emotiva dei protagonisti, appunto Quentin e Margo. Onestamente, questa scelta di John Green di rendere sempre assurdamente saggi i suoi protagonisti adolescenti mi manda fuori di testa, ma sono proprio le riflessioni e le congetture dei narratori a rendere i suoi libri incredibilmente intensi. Come giudicare quindi questo aspetto del libro? Onestamente, sono in crisi a riguardo perchè sicuramente è voluto dall'autore, sicuramente nel contesto funziona, ma oggettivamente non ha un minimo di appiglio nella realtà e questo fa perdere un filo il senso di coinvolgimento.
"Forse è più come hai detto prima, che dentro di noi si sono aperte delle crepe. Ognuno all'inizio è una nave inaffondabile. Poi ci succedono alcune cose: persone che ci lasciano, che non ci amano, che non capiscono o che noi non capiamo, e ci perdiamo, sbagliamo, ci facciamo male, gli uni con gli altri. E lo scafo comincia a creparsi. E quando si rompe non c’è niente da fare, la fine è inevitabile. [...] Però c’è un sacco di tempo tra quando le crepe cominciano a formarsi e quando andiamo a pezzi. Ed è solo in quel momento che possiamo vederci, perché vediamo fuori di noi dalle nostre fessure e dentro gli altri attraverso le loro."
Ma il bello di John Green per me è forse proprio quella capacità di conquistarmi e mettere in dubbio i miei stessi gusti al contempo, quel modo che ha di legarmi alle storie per poi lasciarmi con un sopracciglio alzato e un paio di riflessioni al solo pensare all'età dei protagonisti. Se cercate uno young adult che si legge in fretta, probabilmente i titoli di Green sono l'ideale, ma che siano in qualche modo spensierati...bé, questo non posso garantirvelo, proprio per la sfera emotiva che l'autore è in grado di sviluppare nei protagonisti.

Ed arriviamo alla valutazione di questo libro che mi ha stupita ad ogni pagina, tenendomi sul filo del rasoio per l'intera lettura, coinvolgendomi al di là di ogni aspettativa. Come avrete capito, ho un giudizio a dir poco controverso, ma capisco e so ammettere quando un libro è davvero buono, quando contiene più di quel che mostra a un primo sguardo e quando merita di essere letto anche solo per le piccole lezioni di vita che l'autore è stato capace di trasmettere. Nel caso di uno young adult poi, quest'ultimo particolare è fondamentale a mio parere, ecco perchè la mia valutazione per Città di carta è di 4/5. L'ultimo punto lo tengo però per me, perchè ho odiato Margo come mai mi è successo con un altro personaggio, e perchè ancora non mi va giù la "saggezza" dei protagonisti.
Consiglierei questo libro... a chi è in cerca di una storia da leggere tutto d'un fiato, senza che però sia spensierata o troppo leggera. Una lettura capace di conquistare, arrovellando il cervello, lasciando spazio all'immaginazione e arrivando a un epilogo decisamente sorprendente.

Un libro quindi che mi è piaciuto molto, una storia che resterà nel mio cuore di lettrice, ma che non ha saputo conquistarmi al 100%, perchè alla fine il mio rapporto con l'autore è sempre un po' troppo contrastante...MA da questo libro è stato tratto un film, molto semplificato, e al contempo molto ma molto carino! Vi lascio il trailer per incuriosirvi...





E adesso vi saluto, ma non prima di avervi lasciato il calendario di Settembre della rubrica in modo che possiate seguire ogni tappa e scoprire nuovi titoli che vi proponiamo questo mese! ;) 




22 commenti:

  1. sono una che apprezza molto green, ho letto diversi suoi libri e devo dire che, qualcuno più, qualcuno meno, mi sono piaciuti tutti. questo mi manca, ma mi hai messo tanta curiosità :D

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    1. Sono contenta, fammi sapere che ne pensi, sono molto curiosa! ;)

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  2. Io sono una delle poche, credo, a non aver ancora letto un libro di Green!! Provvedero' quanto prima ad iniziare!

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    1. Green ha uno stampo inimitabile, ogni suo libro ha qualcosa di unico, può piacere o no, ma spero ti conquisterà! :)

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  3. Di Green ho letto solo Colpa delle stelle (questa estate) e non mi ha entusiasmato. Effettivamente anche lì i ragazzi erano molto saggi per la loro età. Però se devo essere sincera questa tua recensione mi ha incuriosito molto.

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    1. "Colpa delle stelle" e "Città di carta" sono molti diversi, ovviamente c'è lo stile di Green ad unirli e il tipo di scelte narrative, ma ogni suo romanzo ha una sorta di messaggio fra le righe differente dagli altri e spero che se deciderai di leggere questo possa entusiasmarti di più! :)

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  4. Come Manuela, anch'io ho letto solo Colpa delle stelle di Green e questo mi incuriosisce poco perchè ho visto il film e non mi ha fatto del tutto impazzire. Di solito leggo prima i libri, questo è stato un caso e forse ho sbagliato anche se dalle tue parole faccio bene a fidarmi del tuo giudizio

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    1. Ciao Susy! Ti capisco, personalmente il film non mi ha eccessivamente entusiasmata proprio perchè ha estorto dal libro semplicemente la trama. Tuttavia nel romanzo si capisce bene che ciò che l'autore voleva trasmettere (o alla fine è riuscito a trasmettere) non è tanto un'altra semplice vicenda, ma un vero e proprio messaggio ed è interessante notare come questo diventi sempre più protagonista della lettura, mentre i personaggi e le loro scelte evolvono completamente assecondando proprio quella "lezione di vita".
      Ti consiglierei di tentare quindi comunque una lettura di "Città di carta", ma il piacere del leggere è soggettivo e non è bello sforzarsi ad affrontare un particolare romanzo. Se comunque cambi idea, fammi poi sapere come ti è sembrato! ;)

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  5. Io la penso esattamente come te, in tutto eh! Stesse critiche, stessi pregi. Hai scritto una recensione molto accurata e mi ci sono ritrovata.
    Non ho visto il film, dovrò recuperarlo

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    1. Ciao Chiara! Ho notato che in effetti abbiamo spesso gli stessi gusti, oserei dire ottimi! ;)
      Il film onestamente non l'ho trovato troppo ben fatto, semplicemente una storia diversa e coinvolgente, ma molto distante da quello che è il libro. Ad ogni modo, spero ti piacerà ^^

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  6. Di Green ho letto "Colpa delle stelle" e sono rimasta molto delusa. Di questo invece ho visto il film, e devo ammettere che come trama mi è sembrato meno banale. Quindi potrei pensare di leggerlo un giorno.

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    1. "Colpa delle stelle" è un fenomeno a sé, rispetto agli altri libri di JG infatti mette sicuramente più carne al fuoco e forse questo lo ha penalizzato, tuttavia come ho detto, ogni romanzo dell'autore ha un suo perchè e spero che "Città di carta" possa conquistarti! :)

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  7. ho questo libro nella mia libreria da un annetto e mezzo e non mi decido mai ad aprirlo, la tua recensione ha stuzzicato la mia curiosità, forse lo metterò un pochino più in alto nella lunga lista di letture da recuperare ;)

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    1. Ciao Sonia! Ottimo, perchè con me ha fatto più o meno lo stesso percorso e alla fine mi è anche piaciuto! Spero possa essere lo stesso con te, tienimi aggiornata! ;)

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  8. Di Green ho letto solo una novella e il famoso Colpa delle stelle. Di questo ho visto il film ma non mi aveva impressionato più di tanto

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    1. Deve piacere, poi credo che cambi molto da libro a libro, specialmente se poi intorno si crea tutto un alone di "pubblicità" come con "Colpa delle stelle". Se non è nelle tue corde comunque, inutile fartelo andare giù a tutti i costi, Dolci, finiresti solo per odiarlo! ç_ç

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  9. Mai letto John Green, tra l'altro YA e NA non sono stati i miei generi preferiti e per diverso tempo me ne sono tenuta lontana, però potrei dargli una chance. Complimenti per la bella recensione

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    1. Ciao Maryella, ti ringrazio! Come ho scritto a Dolci, deve piacerti il genere e deve essere nelle tue corde, un libro letto oltre ogni personale buon senso finirà sicuramente per non piacerti, e parlo per esperienza personale.
      Io ho amato molto tutti e tre i libri di JG che ho letto, ma credo di essere ancora in un "acerba" situazione come lettrice quindi potrei consigliarteli, ma è tutto molto soggettivo!

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    1. Ahah, grande Rosy! Diretta e concisa come sempre! <3

      Ti ringrazio per lo spunto di lettura, uno dei tanti perchè passando dal tuo blog finisco sempre per accumulare titoli per la wishlist! ç_ç

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  11. Ho questo libro in libreria da un po'..forse presto lo leggerò. Bella recensione!

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  12. Non ho ancora letto nulla di questo autore. Devo assolutamente rimediare.

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