lunedì 8 luglio 2019

Recensione | Il sognatore - Laini Taylor (Srange the Dreamer #1)

Buongiorno lettori! Chi mi segue su Instagram saprà che ho iniziato a leggere IL SOGNATORE circa due mesi fa, da allora l'ho letto a spizzichi e bocconi come si suol dire, fino a lunedì scorso, quando ho deciso che era arrivato il momento di dedicargli il giusto tempo e concluderlo tutto d'un fiato ed eccomi quindi con una splendida recensione! ^^


Il motivo per cui ci ho messo tanto a finirlo non è il libro in sé, ma il fatto che ho avuto occasione di leggere davvero tantissime novità in questi mesi e per parlarvi di quelle ho messo un po' da parte le altre letture, ma ecco che finalmente mi sono dedicata a questo meraviglioso libro e (so già che molti mi linceranno) ho potuto sì apprezzarlo al meglio, ma anche notare un enorme difetto che a mio parere ha compromesso il piacere della lettura.

Quale? Ve lo svelo dopo avervi lasciato qualche info in più su libro e autrice! ;)


Titolo: Il Sognatore
Autore: Laini Taylor
Editore: Fazi Editore
Data di uscita: 5 luglio 2018
Pagine: 524
Cartaceo: 14.50 €  |  E-book: 6.99 €
Dove comprarlo: Amazon (comprando da questo link riceverò un piccolo compenso da Amazon, che ne dici di aiutarmi a mantenere il blog? ^^)

LAINI TAYLOR È nata nel 1971 a Chico, in California. Con la trilogia La chimera di Praga ha conquistato migliaia di lettori e convinto la critica più esigente, affermandosi come la più raffinata scrittrice fantasy adult americana. Il Sognatore è il primo capitolo della duologia. Laini Taylor vive a Portland, in Oregon, con il marito, l’illustratore Jim Di Bartolo, e la figlia Clementine.

SINOSSI È il sogno a scegliere il sognatore, e non il contrario: Lazlo Strange ne è sicuro, ma è anche assolutamente.certo che il suo sogno sia destinato a non avverarsi mai. Orfano, allevato da monaci austeri che hanno cercato in tutti i modi di estirpare dalla sua mente il germe della fantasia, il piccolo Lazlo sembra destinato a un'esistenza anonima. Eppure il bambino rimane affascinato dai racconti confusi di un monaco anziano, racconti che parlano della città perduta di Pianto, caduta nell'oblio da duecento anni: ma quale evento inimmaginabile e terribile ha cancellato questo luogo mitico dalla memoria del mondo? I segreti della città leggendaria si trasformano per Lazlo in un'ossessione. Una volta diventato bibliotecario, il ragazzo alimenterà la sua sete di conoscenza con le storie contenute nei libri dimenticati della Grande Biblioteca, pur sapendo che il suo sogno più grande, ossia vedere la misteriosa Pianto con i propri occhi, rimarrà irrealizzato. Ma quando un eroe straniero, chiamato il Massacratore degli Dèi, e la sua delegazione di guerrieri si presentano alla biblioteca, per Strange il Sognatore si delinea l'opportunità di vivere un'avventura dalle premesse straordinarie.


RECENSIONE


La lettura de IL SOGNATORE è iniziata alla grande, mi sono infatti lasciata immergere in quel meraviglioso mondo ideato da Laini Taylor, dalle sue stranezze e soprattutto mi sono subito sentita in sintonia con il protagonista, Lazlo Strange, un vero sognatore circondato da grigi "bibliotecari", tanto da essere soprannominato "Strange il sognatore".
Lui aveva amato la biblioteca e da bambino aveva avuto l’impressione che quel luogo fosse dotato di una sensibilità e che, forse, lo aveva amato a sua volta. Ma anche se fosse stato un semplice insieme di pareti e tetto, con delle carte al suo interno, lo aveva stregato e lo aveva attirato a sé e gli aveva donato tutto quello di cui aveva avuto bisogno per diventare se stesso.
Le sue vicende mi hanno da subito incuriosita, la sua storia mi ha subito fatto pensare che dietro ci fosse molto di più che un povero orfano, tutto mi ha incuriosita a tal punto da voler proseguire una pagina dopo l'altra quasi con avidità. tuttavia mi sono dovuta irrimediabilmente scontrare con le dettagliate e prolisse descrizioni dell'autrice che mi hanno decisamente frenata nella lettura. Ho trovato meravigliosamente poetico lo stile di Laini Taylor, mi è piaciuto come la sua fantasia mi abbia fatto vedere anche i minimi e più insignificanti dettagli con meraviglia, descrivendoli in modo a dir poco fantasioso, ma spesso questo suo prolungarsi sulle piccole cose (come il naso di Lazlo su cui ci si potrebbe scrivere un libro.....) ha reso questa lettura lenta e poco ritmata.

Per fortuna la seconda metà del libro prende uno sprint più deciso, restano comunque le splendide descrizioni, intervallate però da rivelazioni e curiosi incontri di cui non vi parlerò nello specifico perchè non voglio spoilerare! ;) Ma devo dire che superate le prime due o trecento pagine la trama prende un bel piglio accattivante e soprattutto appassionante.

Alla storia di Lazlo iniziano ad alternarsi capitoli dedicati a Sarai, protagonista femminile, che mi è piaciuta forse più del protagonista. La verità è che la sua storia sembra avere molto più fascino inizialmente, il suo passato mi ha intrigata molto e ha dato alla trama una piega a dir poco appassionante. L'incontro tra Sarai e Lazlo si percepiva fin dai primi momenti in cui è entrata in gioco Sarai e devo dire che mi è piaciuto come l'autrice abbia pensato di farli incontrare, i loro momenti sono stati quelli più incantevoli, le situazioni in cui la fantasia di Lazlo ha davvero avuto dello straordinario.
La sua mano non aveva toccato quella di lei. Ma… la sua mente aveva toccato la mente di lei, e questa gli sembrava una realtà più profonda e persino un’intimità più grande. Lei aveva sussultato al suo tocco, e i suoi occhi si erano spalancati. Era stato reale anche per lei, pensò. Le sue ciglia, ricordò, erano di un rosso dorato e gli occhi blu e trasparenti. E ricordò il modo in cui lo aveva guardato la prima volta, notti addietro: come se avesse avuto una folgorazione, e lo stesso la notte successiva. Nessuno lo aveva mai guardato così, prima.
C'è da dire che Laini Taylor non ci lascia privi di colpi di scena sul finale. L'epilogo mi ha in effetti sorpresa, ma devo ammettere che qualche indizio in effetti c'era già stato nel corso della lettura, sicuramente mi ha soddisfatta molto. Soprattutto mi è piaciuto come ha saputo far "incontrare i due mondi", ho trovato azzeccate diverse scelte del finale e mi ha lasciato la giusta voglia e curiosità di proseguire la lettura della serie con il secondo volume, La musa degli incubi.


Il sognatore è dunque un libro che consiglio di leggere a chi ama i finali sorprendenti, i fantasy che si distinguono per originalità e quelle storie ambientate in mondi meravigliosi da cui è difficile separarsi, più di tutto a chi non disdegna melodiose descrizioni che a tratti prevaricano sul resto della trama.



E adesso vi saluto cari lettori, ma sono curiosa di scoprire se avete letto questo libro o se lo leggerete, magari se vi ho anche un pochino incuriositi...

COSA NE PENSATE DI QUESTA SERIE?
LO STILE DI LAINI TAYLOR VI PIACE O COME ME AVETE TROVATO DIFFICOLTOSO PERCEPIRLO COME SCORREVOLE?

Attendo con curiosità i vostri commenti e i vostri feedback per sapere come la pensate a riguardo, nel frattempo però vi auguro una splendida giornata e come sempre tante splendide letture! ;)

2 commenti:

  1. Ciao Franci,
    sono molto felice che "Il Sognatore" ti sia piaciuto!
    Anch'io ho apprezzato molto Sarai e il finale mi ha distrutta, mi ero completamente dimenticata del Prologo nel corso della lettura, quindi non avevo colto nulla.
    Purtroppo non posso condividere la tua opinione sullo stile della Taylor, io lo adoro, ogni volta che leggo un suo libro mi sembra di essere all'interno di un sogno.

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    Risposte
    1. Ciao Martha! A chi lo dici, ero scettica e invece alla fine ho dovuto ricredermi (fortunatamente!). Sì, è un peccato che io non sia riuscita ad apprezzare lo stile della Taylor, spero più avanti di lasciarmi trascinare di più dalle sue digressioni...vedremo! ^^

      Tu hai letto il seguito?

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