Buon pomeriggio Readers! La mia ultima lettura del 2018 è stata MACCHINE MORTALI, di Philip Reeve, e sono finalmente pronta a parlarvene, dopo essermi chiarita un filo le idee. Vi lascio qualche info e poi la mia personale opinione su questo libro! ;)
Titolo: Macchine mortali (Mortal Engines Quartet #1)
Autore: Philip Reeve
Editore: Mondadori
Data di uscita: 13 Novembre 2018
Pagine: 262
Cartaceo: 17.50 € | E-book: 8.99 €
Dove comprarlo: Amazon
PHILIP REEVE è uno scrittore e illustratore inglese. La saga “Macchine mortali” ha ottenuto successo di critica e di pubblico in tutto il mondo. Questo è il primo romanzo della serie.
SINOSSI In un futuro remoto, dopo che la Guerra dei Sessanta Minuti ha quasi distrutto l'umanità e causato terribili sconvolgimenti geologici, le città si sono trasformate in enormi ingranaggi mobili che vanno in giro per il mondo a caccia di altre città di cui cibarsi per sopravvivere. Tom, giovane Apprendista Storico di Terza Classe che lavora nel museo di Londra, una delle città più potenti, sventa fortuitamente il piano di Hester, una ragazza orribilmente sfigurata che attenta alla vita di Valentine, l'archeologo a capo della Corporazione degli Storici. Appena prima che la misteriosa ragazza precipiti nel nulla del Territorio Esterno, la regione selvaggia e desolata che si estende al di fuori delle città su ruote, Tom riesce a scoprirne l'identità e da quel momento da eroe si trasforma in preda.
RECENSIONE
Questo libro mi aveva già incuriosita da matti, quando un'amica me lo ha regalato e già solo ammirando la splendida copertina, con quel titolo inquietante e fonte di grandi aspettative, i miei occhi hanno iniziato a sberluccicare. Non ho nemmeno finito il libro che avevo in lettura e mi ci sono fiondata appena dopo Natale. La narrazione, in terza persona, ha iniziato fin da subito a saltare da un personaggio all'altro, mentre al povero Tom ne accadevano di tutti i colori e Katherine assorbiva la verità come fosse un pugno nello stomaco dietro l'altro. Al contempo Hester Shaw ritrovava la sua umanità e Anna Fang spaccava tutto e tutti come una tempesta implacabile. Dopodiché mi sono accorta che al finale del libro mancavano davvero pochissime pagine e così ho iniziato a rallentare, per godermi meglio la conclusione di quella storia che mi aveva coinvolta tanto.
In effetti, oltre alla narrazione estremamente scorrevole perchè ricca di azione e colpi di scena, c'è da dire che il libro ha davvero poche pagine, appena duecentosessanta, e lo si legge in un pomeriggio filato se si ha tutto quel tempo libero (e io, come detto, ero in vacanza). Una pecca, ma anche un pregio perchè la storia, priva di approfondimenti esagerati, si assapora in tutto il suo carattere e le sue particolarità, senza rallentamenti, ma immergendosi sempre più in quell'atmosfera futuristica, post-apocalittica e steampunk che la definisce.
L'ambientazione è infatti ciò che più mi ha ammaliata e conquistata, oltre alle innumerevoli vicende della trama ovviamente, perchè ciò che Philip Reeve ha ideato è così assurdo e plausibile al contempo che non può che apparirci chiaro di fronte agli occhi, come stessimo guardando un film. Un'idea geniale quella delle città Trazioniste e della guerra dei sessanta minuti, portati avanti per mille anni, in una stasi perenne che rispecchia la pigrizia e la natura umana dalle quali non si può sfuggire, affiancate al contempo dall'incapacità di accettare il cambiamento, se non dopo una rivoluzione ed ecco che arrivano gli Anti-Trazionisti e la storia diventa ancora più intrigante.
Tuttavia, devo dire che l'aspetto "cinematografico" si è fatto sentire anche negativamente perchè se in un film questo genere di narrazione è accompagnata costantemente dai gesti e dalle espressioni degli attori, nel libro i personaggi sono estremamente sacrificati. Ho trovato infatti che fossero semplicemente stereotipati, senza alcun approfondimento di sorta riguardo il loro carattere o le loro emozioni. Qualcosa conosciamo riguardo il rapporto tra Tom ed Hester, ma tutto narrato con leggerezza, gettato tra una frase e l'altra quasi come se le loro emozioni avessero ben poca importanza ma servissero solo a far compiere loro determinate azioni, sebbene ammetto io li abbia adorati insieme.
Consiglio questa lettura a chi adora i libri ambientati in un caustico futuro, con lotte per la sopravvivenza, ma soprattutto a chi non disdegna un tocco steampunk e tanta azione.
In effetti, oltre alla narrazione estremamente scorrevole perchè ricca di azione e colpi di scena, c'è da dire che il libro ha davvero poche pagine, appena duecentosessanta, e lo si legge in un pomeriggio filato se si ha tutto quel tempo libero (e io, come detto, ero in vacanza). Una pecca, ma anche un pregio perchè la storia, priva di approfondimenti esagerati, si assapora in tutto il suo carattere e le sue particolarità, senza rallentamenti, ma immergendosi sempre più in quell'atmosfera futuristica, post-apocalittica e steampunk che la definisce.
L'ambientazione è infatti ciò che più mi ha ammaliata e conquistata, oltre alle innumerevoli vicende della trama ovviamente, perchè ciò che Philip Reeve ha ideato è così assurdo e plausibile al contempo che non può che apparirci chiaro di fronte agli occhi, come stessimo guardando un film. Un'idea geniale quella delle città Trazioniste e della guerra dei sessanta minuti, portati avanti per mille anni, in una stasi perenne che rispecchia la pigrizia e la natura umana dalle quali non si può sfuggire, affiancate al contempo dall'incapacità di accettare il cambiamento, se non dopo una rivoluzione ed ecco che arrivano gli Anti-Trazionisti e la storia diventa ancora più intrigante.
Tuttavia, devo dire che l'aspetto "cinematografico" si è fatto sentire anche negativamente perchè se in un film questo genere di narrazione è accompagnata costantemente dai gesti e dalle espressioni degli attori, nel libro i personaggi sono estremamente sacrificati. Ho trovato infatti che fossero semplicemente stereotipati, senza alcun approfondimento di sorta riguardo il loro carattere o le loro emozioni. Qualcosa conosciamo riguardo il rapporto tra Tom ed Hester, ma tutto narrato con leggerezza, gettato tra una frase e l'altra quasi come se le loro emozioni avessero ben poca importanza ma servissero solo a far compiere loro determinate azioni, sebbene ammetto io li abbia adorati insieme.
Tuttavia lui doveva tornare a Londra, in un modo o nell’altro, e da solo non ci sarebbe mai riuscito. Inoltre si sentiva responsabile per la sorte di Hester Shaw.«Ti aiuterò a camminare» rispose. «Sei ferita e hai bisogno di me».«Io non ho bisogno di nessuno» replicò lei, brusca,Nel complesso è stata quindi una grande avventura librosa, con un epilogo aperto che lascia posto ad un sequel, ma comunque capace di soddisfare chi non ha intenzione di leggere l'intera saga. Un libro che mi ha molto appassionata, di cui spero di poter leggere il seguito per poter conoscere meglio i protagonisti e apprezzare un po' di più la penna di Reeve.
Consiglio questa lettura a chi adora i libri ambientati in un caustico futuro, con lotte per la sopravvivenza, ma soprattutto a chi non disdegna un tocco steampunk e tanta azione.
CURIOSITÀ Questo libro fu pubblicato per la prima volta in Italia nel 2012, con il titolo di THE HUNGRY CITY e una cover chiaramente differente. Personalmente possiedo entrambe le edizioni e da quel che ho notato le uniche differenze apparenti sono nel titolo principale e in quelli dei capitoli, e probabilmente alcune parti del testo, ma confrontandoli sommariamente (incipit, finale, due parti centrali prese a caso) sembrano essere la stessa identica traduzione. C'è inoltre da dire che la prima cover (qui a fianco) è a mio parere più significativa, rispetto alla storia, ma ammetto che amo molto di più la nuova edizione sotto questo punto di vista.
Per gli amanti del cinema, poi, questa storia è stata messa su pellicola ed è nelle sale cinematografiche proprio in questi giorni, infatti ieri sono andata a vederlo e ammetto che potrebbe essermi addirittura piaciuto più del libro, ma ne ve ne parlerò in un altro post, con un confronto tra libro e film, nel frattempo vi lascio il TRAILER DEL FILM qui sotto.
Ed ora vi saluto, ma vi anticipo che Sabato parlerò del film perchè l'ho adorato e vorrei fare un confronto con il libro. Adesso però sono curiosa di sapere che ne pensate.
VI ISPIRA QUESTO LIBRO? LO AVETE LETTO O LO LEGGERETE?
Fatemi sapere, commentando qui sotto e scrivendo la vostra opinione! ;)
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