martedì 18 giugno 2019

Recensione (Review Party) | La Corte di Nebbia e Furia - Sarah J. Maas (ACOTAR #2)

Buongiorno Readers! Oggi festeggiamo con uno splendido Review Party l'uscita de LA CORTE DI NEBBIA E FURIA, secondo libro della celebre serie A Court of Thorns and Roses di Sarah J. Maas, saga fantasy tanto attesa e carica di aspettative da parte di noi lettori italiani che a mio avviso potrà conquistare tutti gli amanti del genere.


L'evento organizzato da Ely de Il regno dei libri e Susy de I miei magici mondi mi ha permesso di leggere in anteprima questa bellezza. Vi lascio qualche info per incuriosirvi, seguita dalla mia recensione! ;)

ATTENZIONE: Se non avete letto il primo libro (La Corte di Rose e Spine) potreste trovare degli spoilers!!


Titolo: La Corte di Nebbia e Furia (A Court of Thorns and Roses #2)
Autore: Sarah J. Maas
Editore: Mondadori
Data di uscita: 18 Giugno 2019
Pagine: 408
Cartaceo: 17.90 €  |  E-book: 8.99 €
Dove comprarlo: Amazon - Comprando da qui darai al blog un piccolo contributo, che ne dici di aiutarmi a mantenerlo? ;)

SARAH J. MAAS è nata e cresciuta a New York, ma dopo essersi laureata nel 2008 si è trasferita nel sud della California. Ha avuto sempre una passione smodata per le storie di fate e il folclore, anche se preferirebbe essere quella che fa a pezzi il drago (anziché la damigella in difficoltà). Quando non è impegnata a lavorare, si perde tra le sue passioni: Han Solo, sgargianti smalti per unghie e la danza classica. Ha esordito con Il trono di ghiaccio. 

SINOSSI Dopo essersi sottratta al giogo di Amarantha e averla sconfitta, Feyre può finalmente ritornare alla Corte di Primavera. Per riuscirci, però, ha dovuto pagare un prezzo altissimo. Il dolore, il senso di colpa e la rabbia per le azioni terribili che è stata costretta a commettere per liberare se stessa e Tamlin, e salvare il suo popolo, infatti, la stanno mangiando viva, pezzetto dopo pezzetto. E forse nemmeno l'eternità appena conquistata sarà lunga a sufficienza per ricomporla. Qualcosa in lei si è incrinato in modo irreversibile, tanto che ormai non si riconosce più. Non si sente più la stessa Feyre che, un anno prima, aveva fatto il suo ingresso nella Corte di Primavera. E forse non è nemmeno più la stessa Feyre di cui si è innamorato Tamlin. Tanto che l'arrivo improvviso e molto teatrale di Rhysand alla corte per reclamare la soddisfazione del loro patto - secondo il quale Feyre dovrà passare con lui una settimana al mese nella misteriosa Corte della Notte, luogo di montagne e oscurità, stelle e morte - è per lei quasi un sollievo. Ma mentre Feyre cerca di barcamenarsi nel fitto intrico di strategie politiche, potere e passioni contrastanti, un male ancora più pericoloso di quello appena sconfitto incombe su Prythian. E forse la chiave per fermarlo potrebbe essere proprio lei, a patto che riesca a sfruttare a pieno i poteri che ha ricevuto in dono quando è stata trasformata in una creatura immortale, a guarire la sua anima ferita e a decidere così che direzione dare al proprio futuro e a quello di un mondo spaccato in due.


RECENSIONE

La Corte di Rose e Spine è stata un meraviglioso e oscuro racconto, con un lieto fine subdolo e sofferto, ecco perché ho subito visto LA CORTE DI NEBBIA E FURIA come ciò che segue il "e vissero per sempre felici e contenti". Finale che ovviamente non abbiamo avuto nel primo libro, ma dopo tutta quella sofferenza da parte di Feyre anche solo l'idea che potesse essere felice con Tamlin da lì in poi sembrava un vero e proprio sogno. Se il primo libro può infatti sembrare quasi un'oscura fiaba dal lieto finale, questo secondo volume rivela fin da subito tutte le cicatrici lasciate dalla "strega cattiva" ormai sconfitta.
La verità è infatti che Amarantha non ha lasciato unicamente dietro di sè un regno disgregato e indebolito. Le ferite di quei cinquanta anni sotto il suo terrificante dominio si vedono soprattutto nei protagonisti, in particolare Feyre e Tamlin sono rimasti distrutti da quei mesi nel Regno sotto la montagna e dalle prove che hanno dovuto superare, e così il loro rapporto.

Il libro si apre infatti su uno dei numerosi incubi che popolano le notti di Feyre, la nostra protagonista dallo spirito fermo e determinato di cui sembra esserne rimasto solo il fantasma. Una creatura rinnovata, creata dalla morte e dalla gratitudine dei sette Signori Supremi, che tuttavia è rimasta spezzata da quell'esperienza perché se il suo corpo è quello indistruttibile di un Fae Maggiore, la sua anima è rimasta quella di una mortale.
Una situazione peggiorata dall'inquietudine di Tamlin, da quelle cicatrici che ha subito mentre guardava Feyre combattere e soffrire per la libertà dei Fae mentre lui non avrebbe potuto muovere un dito senza il consenso di Amarantha. Un cuore terrorizzato che finisce ben presto per estremizzare le proprie paure e creare una prigione per chi ama.

Una prima parte della lettura che mi ha spezzato il cuore, mentre la coppia per cui nel precedente libro ho tanto fatto il tifo finiva per distruggersi a vicenda.
Ed ecco che entra in gioco Rhysand, non come "sostituto" di Tamlin, ma come ancora. Il suo ruolo è in questa prima parte al di sopra delle parti, quello che offre è pura libertà.
Una scelta dell'autrice che mi ha permesso di dare spazio nel mio cuore di lettrice a questo personaggio che nel primo libro non mi aveva del tutto convinta. Il temperamento di Rhys, la sua storia e il suo passato mi hanno da qui in poi permesso di vederlo con occhi nuovi.
Caduta la maschera, il Signore Supremo della Corte della Notte si rivela ben più di un burattino ribelle, la sua forza e la sua tenacia diventano ben presto i caratteri dell'eroe di questa storia, un ruolo che però sembra oscillare da un personaggio all'altro a seconda dei piani malvagi dell'autrice.

La verità è che al di là dei personaggi, degli schieramenti, delle ship e delle preferenze soggettive tra un bel Fae e l'altro, bisogna dire che la Maas ha ben saputo tenere alta l'attenzione dando forma ad una trama che anche in questo caso si rivela in parte prevedibile e in parte elettrizzante, appassionante e meravigliosamente coinvolgente. L'ambientazione viene in questo libro ampliata e definita in modo più dettagliato, sebbene manchino ancora dei particolari più precisi. Quello che però conta è quell'atmosfera fatata dalle note oscure, un continuo tranello che rende questa lettura e la serie avvincente e unica nel suo genere.

Lo stile della Maas rimane infatti all'altezza del precedente volume, una penna che come già detto nella recensione del primo libro si rivela più matura rispetto a quella che ritroviamo nella serie de Il trono di ghiaccio, ma che si fa riconosce grazie alla capacità di conquistare e appassionare, soprattutto di fare le scelte più azzeccate per lo sviluppo di trama, al di là dei desideri del lettore.

La Corte di Nebbia è Furia è in definitiva un libro che si rivela più consistente rispetto al primo libro dal quale si eleva di qualche gradino, mantenendo la stessa impronta ricca di personaggi intriganti, creature incredibili e terrificanti e soprattutto dinamiche appassionanti.


Consiglio questo libro a chi adora le creature Fae, a chi desidera un'avventura ricca di colpi di scena, ma anche di intrighi relazionali e amorosi, senza dimenticare chi come me ama lasciarsi trasportare dalla bellezza di un universo fantasy che solo un'autrice come Sarah J. Maas può immaginare e raccontare.



E adesso vi saluto, ma sono curiosa di sapere se avete letto il primo libro, La Corte di Rose e Spine, e nel caso quanto vi è piaciuto. Se invece la serie sarà tra le prossime letture sono proprio curiosa di conoscere le vostre aspettative! ;)


2 commenti:

  1. Quanto è bello questo libro!
    Sto cominciando seriamente ad adorare la Maas <3

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    Risposte
    1. Ahah, sì!! La Maas sarà un po' "casinara" con Il Trono di Ghiaccio e adorerà anche un po' troppo i triangoli amorosi, ma alla fine è una delle autrici che più è in grado di appassionarmi!

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