Buonasera Readers! Ieri notte ho finito di leggere The Winner's Curse, primo volume dell'omonima trilogia di Marie Rutkoski, e se non fossi stata tanto stanca mi sarei messa a scriverne la recensione all'una passata di notte, ma sono crollata dal sonno quindi eccomi qui a parlarvene...finalmente! ^^
Titolo: The Winner's Curse (The Winner's Curse #1)
Autore: Marie Rutkoski
Editore: Leggereditore
Data di uscita: 27 Luglio 2017
Pagine: 388
Rilegato: 14.90 €
MARIE RUTKOSKI si è laureata a Harvard e insegna letteratura inglese al Brooklyn College. Vive a New York. È specializzata in teatro rinascimentale, letteratura per l’infanzia e scrittura creativa. Deve la scelta di scrivere per i ragazzi ai suoi studi e al desiderio di vedere il mondo con altri occhi, nato dall’esperienza della madre che ha avuto un periodo di cecità. Per informazioni: www.marierutkoski.com
TRAMA In quanto figlia di un potente generale di un vasto impero che riduce in schiavitù i popoli conquistati, la diciassettenne Kestrel ha sempre goduto di una vita privilegiata. Ma adesso si trova davanti a una scelta difficile: arruolarsi nell’esercito oppure sposarsi. La ragazza, però, ha ben altre intenzioni... Nel giovane Arin, uno schiavo in vendita all’asta, Kestrel ha trovato uno spirito gentile e a lei affine. Gli occhi di lui, che sembrano sfidare tutto e tutti, l’hanno spinta a seguire il proprio istinto e a comprarlo senza pensare alle possibili conseguenze. E così, inaspettatamente, Kestrel si ritrova a dover nascondere l’amore che inizia a sentire per Arin, un sentimento che si intensifica giorno dopo giorno. Ma la ragazza non sa che anche il giovane schiavo nasconde un segreto e che per stare insieme i due amanti dovranno accettare di tradire la loro gente o altrimenti tradire sé stessi per rimanere fedeli al proprio popolo. Kestrel imparerà velocemente che il prezzo da pagare per l’uomo che ama è molto più alto di quello che avrebbe mai potuto immaginare…
The Winner's Curse viene definito fantasy, ma dimenticate questo fatto perchè l'unico aspetto di fantasia è l'ambientazione, parliamo piuttosto di un romanzo storico di fantasia. La storia che racchiude questo volume riguarda uno dei più intensi drammi d'amore: due cuori appartenenti a "mondi" diversi, realtà talmente differenti da essere inconciliabili, ma si sa che il proibito affascina più di ogni altra cosa e ben presto i due protagonisti scopriranno di avere più cose in comune di quanto sembra.
Kestrel è una giovane nobil donna, sagace e intelligente come pochi, capace di carpire i segreti di chi le sta di fronte con un solo sguardo, e stratega degna della fama del padre, generale supremo dell'esercito dell'Impero. La sua visione della società è spesso contro corrente, e la scelta che dovrà compiere entro i vent'anni è davvero difficile: sposarsi o arruolarsi nell'esercito? Un bivio cui non riesce trovare risposta, cui forse non vuole trovare una soluzione, in una società che sembra annoiarla, in cui non riesce completamente ad adattarsi.
Arin è invece uno schiavo dal cuore rivoluzionario, una mente ribelle che ha ben chiaro cosa fare della politica che lo costringe a essere schiavo nella sua stessa terra natale. Inizialmente un personaggio di cui diffidare, ma chiaramente un ragazzo dal cuore grande e dalla morale forte e determinata. Quando i piani degli Herrani prendono il sopravvento, diventa presto il leader della resistenza e grazie a questa posizione riesce a proteggere Kestrel, rinchiudendola in una prigione dorata e ribaltando i ruoli.
Questa danza di strategie verbali e discussioni è in effetti ciò che più appassiona nella lettura, perchè la trama scorre veloce, e la narrazione di pari passo sembra essere superficiale e frettolosa laddove ci sono scene d'azione o situazioni rilevanti che non riguardano Kestrel e Arin. Da un lato ho apprezzato la costanza dell'autrice di concentrarsi sul cambiamento dei due personaggi principali, dall'altro però avrei voluto qualche approfondimento in più nel resto della storia, specie visto che si parla costantemente di strategie ed intrighi politici.
Un libro che tra palpitazioni e sospiri mi ha conquistata, e mi ha fatto apprezzare la penna di questa autrice capace di dare un nuovo volto ad un dramma d'amore spesso banalizzato. La mia valutazione per The Winner's Curse è di 4/5, un punto in meno proprio per alcuni tagli a situazioni che secondo me meritavano più spazio.
Consiglierei questo libro...a chi è in cerca di una storia d'amore dolce e sofferta, intrecciata a segreti, intrighi politici e rivoluzionari capaci di risvegliare il più recondito animo da stratega.
Per chi non la conoscesse la serie The Winner's Curse è una trilogia e si compone dei seguenti volumi:
Adoro le guerre, le strategie, avrò letto le imprese di Alessandro Magno e di Giulio Cesare in ogni possibile veste, e ritrovare questi aspetti, seppur non troppo approfonditi, in un romanzo d'amore mi ha decisamente affascinata. Ho letto questo libro davvero in un paio di giorni e dopo il blocco che ho avuto le scorse settimane direi che è un gran risultato, e non vedo l'ora di leggere il sequel!
Fortunatamente lo scorso Natale mi è stata regalata la trilogia in lingua originale quindi non dovrò attendere molto, ma lo stesso ho l'ansia di scoprire cosa l'autrice ha in serbo per Kestrel ed Arin, e come ha sfruttato il potenziale del cliffhanger.
Adesso vi saluto per immergermi in una nuova lettura, ma se ancora non lo avete fatto, date una chance a Kestrel e Arin, vi conquisteranno! ;)
Kestrel è una giovane nobil donna, sagace e intelligente come pochi, capace di carpire i segreti di chi le sta di fronte con un solo sguardo, e stratega degna della fama del padre, generale supremo dell'esercito dell'Impero. La sua visione della società è spesso contro corrente, e la scelta che dovrà compiere entro i vent'anni è davvero difficile: sposarsi o arruolarsi nell'esercito? Un bivio cui non riesce trovare risposta, cui forse non vuole trovare una soluzione, in una società che sembra annoiarla, in cui non riesce completamente ad adattarsi.
Arin è invece uno schiavo dal cuore rivoluzionario, una mente ribelle che ha ben chiaro cosa fare della politica che lo costringe a essere schiavo nella sua stessa terra natale. Inizialmente un personaggio di cui diffidare, ma chiaramente un ragazzo dal cuore grande e dalla morale forte e determinata. Quando i piani degli Herrani prendono il sopravvento, diventa presto il leader della resistenza e grazie a questa posizione riesce a proteggere Kestrel, rinchiudendola in una prigione dorata e ribaltando i ruoli.
«Sopravvivere non è sbagliato. Puoi chinare ogni tanto la testa, a patto che ti preservi. Puoi versare del vino come si deve, e guardare un uomo berlo, mentre nel frattempo puoi architettare la tua vendetta.» Forse inclinò leggermente la testa. «Probabilmente fai strategie anche quando dormi.» Seguì un silenzio lungo quanto un sorriso. «Fai strategie, Kestrel. Sopravvivi. Se io non fossi sopravvissuto, nessuno ricorderebbe mia madre, non come la ricordo io.» Kestrel non riuscì più a rimanere sveglia. Il sonno ebbe la meglio. «E non ti avrei mai conosciuta.»Il rapporto tra i due è il fulcro centrale della lettura, un evolversi di alti e bassi fin da quel primo sguardo all'asta degli schiavi. Tra verità amare e frecciatine, il loro legame cresce e matura, passando dal semplice padrona-schiavo, ad un'amicizia che sembra dover sfociare in qualcosa di più. Kestrel e Arin si conoscono pian piano, una verità dopo l'altra, studiandosi a vicenda, osservando l'uno le mosse dell'altra, sapendo che dire la verità non vuol dire per forza svelare i propri segreti.
Questa danza di strategie verbali e discussioni è in effetti ciò che più appassiona nella lettura, perchè la trama scorre veloce, e la narrazione di pari passo sembra essere superficiale e frettolosa laddove ci sono scene d'azione o situazioni rilevanti che non riguardano Kestrel e Arin. Da un lato ho apprezzato la costanza dell'autrice di concentrarsi sul cambiamento dei due personaggi principali, dall'altro però avrei voluto qualche approfondimento in più nel resto della storia, specie visto che si parla costantemente di strategie ed intrighi politici.
Avrebbe voluto impedirglielo. Avrebbe voluto essere sorda, cieca, tramutarsi in fumo per non sentire nulla. Avrebbe voluto non sentire quelle parole, perché le temeva, le bramava. Terrore e desiderio che divenivano un tutt’uno. Ma lui le teneva le mani, e lei si sentiva impotente. Le disse: «Voglio la stessa cosa che vuoi tu.»Il finale recupera fortemente questi aspetti e oltre ad una contestualizzazione maggiore, la stessa ambientazione si allarga, lo sfondo è ora l'impero e le pedine in gioco sembrano promettere un secondo libro molto più complesso. Un epilogo in effetti dolce amaro, che rivela finalmente i segreti dei due protagonisti, e che apre le porte a un'evoluzione della storia davvero interessante, portando la lettura ad un livello superiore.
Un libro che tra palpitazioni e sospiri mi ha conquistata, e mi ha fatto apprezzare la penna di questa autrice capace di dare un nuovo volto ad un dramma d'amore spesso banalizzato. La mia valutazione per The Winner's Curse è di 4/5, un punto in meno proprio per alcuni tagli a situazioni che secondo me meritavano più spazio.
Consiglierei questo libro...a chi è in cerca di una storia d'amore dolce e sofferta, intrecciata a segreti, intrighi politici e rivoluzionari capaci di risvegliare il più recondito animo da stratega.
Per chi non la conoscesse la serie The Winner's Curse è una trilogia e si compone dei seguenti volumi:
2 The Winner's Crime (Inedito in Italia)
3 The Winner's Kiss (Inedito in Italia)
Adoro le guerre, le strategie, avrò letto le imprese di Alessandro Magno e di Giulio Cesare in ogni possibile veste, e ritrovare questi aspetti, seppur non troppo approfonditi, in un romanzo d'amore mi ha decisamente affascinata. Ho letto questo libro davvero in un paio di giorni e dopo il blocco che ho avuto le scorse settimane direi che è un gran risultato, e non vedo l'ora di leggere il sequel!
Fortunatamente lo scorso Natale mi è stata regalata la trilogia in lingua originale quindi non dovrò attendere molto, ma lo stesso ho l'ansia di scoprire cosa l'autrice ha in serbo per Kestrel ed Arin, e come ha sfruttato il potenziale del cliffhanger.
Adesso vi saluto per immergermi in una nuova lettura, ma se ancora non lo avete fatto, date una chance a Kestrel e Arin, vi conquisteranno! ;)
Ciao! Devo dire che questo libro mi ha deluso (qui la mia recensione)…
RispondiEliminaNon vi ho trovato granché di interessante o innovativo a parte il finale e non credo che continuerò la serie. Scritto bene, certo, ma soliti protagonisti, soliti temi (amore proibito, oppressione di un popolo..) e niente che mi abbia lasciato a bocca aperta tranne, come già detto, la conclusione (che mi ha stupito perché ormai non mi aspettavo più nulla ahah).
Sono molto felice che tu sia riuscita ad apprezzarlo maggiormente, però.
Forse i seguiti sono migliori?
Un abbraccio, Rainy
Purtroppo non sono ancora riuscita a leggere i sequel, quello che posso dirti è che rimane una trilogia da leggere con leggerezza, non è certo un caposaldo della letteratura, ma puro intrattenimento, tra intrighi e, anche, amori proibiti! :)
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