Buon pomeriggio Readers! Oggi vi parlo di Half Bad, primo libro della trilogia fantasy di Sally Green, che nella sua originalità mi ha conquistato una pagina dopo l'altra, imbrigliandomi nel mondo di Nathan, tra bene e male, tra Incanti Bianchi e Incanti Neri...ma vi lascio qualche informazione prima di perdermi in chiacchiere, poi di seguito la mia opinione su questa appassionante storia! ;)
Titolo: Half Bad (Half Bad Trilogy #1)
Autore: Sally Green
Editore: Rizzoli
Data di uscita: 19 Marzo 2014
Pagine: 400
Brossura: 15.00 € (Link Amazon)
SALLY GREEN vive in Inghilterra. Nel 2010 ha cominciato a scrivere e da allora non ha più smesso. Half Lost è il terzo e ultimo capitolo della storia di Nathan, dopo Half Bad e Half Wild.
TRAMA La magia esiste, ed è spaccata da una guerra millenaria. Appartenere a un fronte definisce il ruolo di ciascuno nel mondo, garantisce compagni e alleanze; ma soprattutto decide chi sono i nemici, che vanno giustiziati senza rimorso. Nathan vive in una zona grigia: figlio di una maga Bianca e dell'Oscuro più terribile mai esistito, cresce nella famiglia materna, evitato da tutti, vessato dalla sorellastra, perseguitato dal Concilio che non si fida di lui e anno dopo anno ne limita la libertà, fino a rinchiuderlo in una gabbia. La stessa guerra che divide il mondo della magia si combatte nel cuore di Nathan, in perenne bilico tra le due facce della sua anima, che davanti alla dolcezza di Annalise vorrebbe essere tutta Bianca, e invece per reagire alle angherie si fa pericolosamente Nera. Ma è difficile restare aggrappato alla tua metà Bianca quando non ti puoi fidare della tua famiglia, della ragazza di cui ti sei innamorato, e forse nemmeno di te stesso.
Questo libro attendeva di essere letto, prendendo polvere in libreria, davvero da un'infinità, anni probabilmente, e finalmente ho dato una chance a Sally Green che come avrete capito dall'introduzione a questo post, mi ha praticamente conquistata. Non so cosa mi aspettavo, forse proprio non avere aspettative ha reso questa lettura entusiasmante, ma l'universo in cui l'autrice ci catapulta è tutto fuorché ben chiaro.
Quella di Half Bad è una realtà di sfumature grigie che circondano rari momenti, situazioni o personaggi, bianchi e neri. Questa dualità è ciò che permea il mondo di Nathan, figlio di un Incanto Bianco e di un Incanto Nero. Lui è un mezzo codice, una creatura che non può essere definita e che per questo subisce vessazioni, umiliazioni, fino a vere e proprie torture corporali.
Un libro quindi che parla di diversità, di discriminazione e anche di violenza, oltre che del grande perno centrale che costituisce l'intera storia e plasma lo stesso protagonista: la lotta tra bene e male, tra luce e oscurità. Ma come ho detto ci sono milioni, anzi miliardi, di sfumature tra l'uno e l'altro che rendono tutto più complesso e contorto e difficile da comprendere e soprattutto prevedere.
Questa perenne battaglia che costituisce il mondo di Nathan è anche la stessa che ha dentro di sé, il suo spirito è attratto dal bene, ma tutto sembra portarlo sempre più sulla via dell'oscurità. E non sono gli Incanti Bianchi o Neri a definire il limite, perchè uno degli insegnamenti più limpidi che l'autrice ha accostato a questo romanzo è proprio l'imprevedibilità degli animi, come nulla sia solo bene o male, ma esattamente come il mondo e la realtà siano costituite da tanti piccoli tasselli, come fosse un mosaico.
Marcus è un mistero sia per Nathan che per noi lettori, un mito da raggiungere, scovare e scoprire, che come ogni personaggio di questa storia racchiude in sé entrambi gli universi, due specchi che si equilibrano a vicenda alcune volte, o due contrastanti volti della stessa medaglia che propende più verso il bene o il male a seconda della situazione. E sono proprio i molti personaggi che colorano questo libro a rendere la storia ancora più ricca ed avvincente, una miriade di sfumature che ruotano intorno al protagonista e definiscono, chi più e chi meno, ciò che gli accade.
Questa vivace diversità è poi sottolineata dalla scelta di parole dell'autrice che con il potere della penna è in grado di soggiogare il lettore, o almeno io mi sono sentita sempre più attratta dalla storia sino a divorare l'intero libro in poche ore. Lo stile di Sally Green è audace, passa da una narrazione all'altra, dalla prima alla seconda persona, confondendo a volte, ma rendendo perfettamente l'idea delle sensazioni che prova Nathan, delle emozioni che cerca di negare e dello strano modo che ha di vedere ciò che lo circonda e che lo condiziona. Nathan è infatti un personaggio incredibile, studiato sotto ogni punto di vista e costruito in modo approfondito, tanto da sentir quasi nella mente i suoi pensieri prima di leggerli.
Un libro che come avrete ormai intuito si è aggiudicato pieni voti, trascinandomi con sorpresa verso il sequel e regalandomi davvero una grande avventura librosa che spero non finisca così tanto presto. La mia valutazione per Half Bad è di 5/5, un meritato punteggio per una storia tanto imprevedibile quanto avvincente.
Quella di Half Bad è una realtà di sfumature grigie che circondano rari momenti, situazioni o personaggi, bianchi e neri. Questa dualità è ciò che permea il mondo di Nathan, figlio di un Incanto Bianco e di un Incanto Nero. Lui è un mezzo codice, una creatura che non può essere definita e che per questo subisce vessazioni, umiliazioni, fino a vere e proprie torture corporali.
Un libro quindi che parla di diversità, di discriminazione e anche di violenza, oltre che del grande perno centrale che costituisce l'intera storia e plasma lo stesso protagonista: la lotta tra bene e male, tra luce e oscurità. Ma come ho detto ci sono milioni, anzi miliardi, di sfumature tra l'uno e l'altro che rendono tutto più complesso e contorto e difficile da comprendere e soprattutto prevedere.
Questa perenne battaglia che costituisce il mondo di Nathan è anche la stessa che ha dentro di sé, il suo spirito è attratto dal bene, ma tutto sembra portarlo sempre più sulla via dell'oscurità. E non sono gli Incanti Bianchi o Neri a definire il limite, perchè uno degli insegnamenti più limpidi che l'autrice ha accostato a questo romanzo è proprio l'imprevedibilità degli animi, come nulla sia solo bene o male, ma esattamente come il mondo e la realtà siano costituite da tanti piccoli tasselli, come fosse un mosaico.
«Mi sta succedendo, Arran. Lo sento. Sono un Incanto Nero.»E come un mosaico le parole di Nathan costruiscono il romanzo, una storia inizialmente sconnessa che man mano sembra sempre più diventare un intricato intreccio intessuto con maestria intorno al protagonista. Un personaggio che non è solo un malcapitato che fugge da una legge ingiusta, ma un bambino prima e un adolescente poi, cresciuto senza genitori che ricerca la sua identità e matura, cambiando ed evolvendo, trascinando la sua ingenuità fino all'inverosimile, ma con la consapevolezza di non potersi fidare di nessuno, nemmeno del suo stesso padre.
«È il tuo corpo, non tu. Il vero te non ha niente a che fare con un Incanto Nero. Hai qualche gene di Marcus in te e qualche gene di Saba. Ma questa è solo una cosa fisica. E non sono le cose fisiche, i geni, il Dono, che fanno di una persona un Incanto Nero. Devi crederci. Conta come pensi e come ti comporti. Non sei malvagio, Nathan. Niente in te è malvagio. Avrai un Dono potente – ne siamo tutti convinti – ma sarà il modo in cui lo usi a dimostrare se sei buono o cattivo.»
Marcus è un mistero sia per Nathan che per noi lettori, un mito da raggiungere, scovare e scoprire, che come ogni personaggio di questa storia racchiude in sé entrambi gli universi, due specchi che si equilibrano a vicenda alcune volte, o due contrastanti volti della stessa medaglia che propende più verso il bene o il male a seconda della situazione. E sono proprio i molti personaggi che colorano questo libro a rendere la storia ancora più ricca ed avvincente, una miriade di sfumature che ruotano intorno al protagonista e definiscono, chi più e chi meno, ciò che gli accade.
Questa vivace diversità è poi sottolineata dalla scelta di parole dell'autrice che con il potere della penna è in grado di soggiogare il lettore, o almeno io mi sono sentita sempre più attratta dalla storia sino a divorare l'intero libro in poche ore. Lo stile di Sally Green è audace, passa da una narrazione all'altra, dalla prima alla seconda persona, confondendo a volte, ma rendendo perfettamente l'idea delle sensazioni che prova Nathan, delle emozioni che cerca di negare e dello strano modo che ha di vedere ciò che lo circonda e che lo condiziona. Nathan è infatti un personaggio incredibile, studiato sotto ogni punto di vista e costruito in modo approfondito, tanto da sentir quasi nella mente i suoi pensieri prima di leggerli.
Un libro che come avrete ormai intuito si è aggiudicato pieni voti, trascinandomi con sorpresa verso il sequel e regalandomi davvero una grande avventura librosa che spero non finisca così tanto presto. La mia valutazione per Half Bad è di 5/5, un meritato punteggio per una storia tanto imprevedibile quanto avvincente.
Consiglierei questa lettura...a chi è in cerca di una storia di magia, incentrata però sul potere e sulla battaglia universale che permea ogni libro fantasy che si rispetti, con un protagonista che vale la pena conoscere e decifrare come il più appassionante dei rompicapi.
Per chi non la conoscesse, la trilogia di Half Bad si compone dei seguenti volumi e racconti extra:
Infine per incuriosirvi un pochetto, vi lascio il bookrailer del libro...è in inglese, ma il senso direi che è chiaro e trasmette appieno l'atmosfera che permea il mondo di Nathan.
E adesso sono curiosa di sapere se conoscete la serie o se avete letto questi romanzi, in particolare che ne pensate di Half Bad? Aspetto i vostri commenti e nel frattempo mi getto in pasto a nuove letture..! ;)
Ho letto il primo capitolo qualche tempo fa e mi piacerebbe continuare la trilogia, però leggendo la tua recensione ho realizzato che ricordo ben poco XD comunque lo avevo trovato molto carino!
RispondiEliminaCiao Giusy! Magari abbiamo solo dato importanza ad aspetti differenti...a me capita di intuirlo parlando di libri letti con altre persone, la lettura è tutto mondo soggettivo! ^^
EliminaIo ho amato questa serie, letta tutta di fila, bellissima. Amo Gabriel in particolare e Nathan mi ha sempre affascinata ma si è anche preso tanti insulti da parte mia!
RispondiEliminaCiao! Vorrei leggerla tutta di fila anche io..adesso sono su altri due libri, ma ho in programma di leggere Half Wild molto presto! *-*
EliminaNon ho ancora insultato Nathan, ma immagino che proseguendo potrebbe capitare...Gabriel è adorabile, sì! *-*
Anche io per ora ho letto solo il primo volume e la lettura risale ormai a 2 anni fa, però ricordo benissimo la storia e di quanto mi era piaciuta.. Uno dei miei buoni propositi quest'anno è di portare a termine le saghe che avevo iniziato quindi spero di riuscire a terminarlo..
RispondiEliminaCiao Cristina! Vedo che abbiamo lo stesso problema: troppe saghe iniziate e mai finite...anche io mi sono posta lo stesso proposito. Faccio il tifo per entrambe allora, dobbiamo proprio riuscirci! U_U
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