giovedì 24 marzo 2016

Lo strano caso dell'orso ucciso nel bosco - Franco Matteucci

Lo strano caso dell'orso ucciso nel boscoTitolo: Lo strano caso dell’orso ucciso nel bosco

Autore: Franco Matteucci

Pagine: 256

Editore: Newton Compton

Pubblicato: 17 Marzo 2016

Cartonato: 10,00 €


FRANCO MATTEUCCI Autore e regista televisivo, vive e lavora a Roma. Insegna Tecniche di produzione televisiva e cinematografica presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Ha scritto i romanzi La neve rossa (premio Crotone opera prima), Il visionario (finalista al premio Strega, premio Cesare Pavese e premio Scanno), Festa al blu di Prussia(premio Procida Isola di Arturo – Elsa Morante), Il profumo della neve (finalista al premio Strega), Lo show della farfalla (finalista al Premio Viareggio – Rèpaci). È autore di una serie di gialli di grande successo che hanno per protagonista l’ispettore Marzio Santoni: Il suicidio perfetto, La mossa del cartomante, Tre cadaveri sotto la neve. I suoi libri sono stati tradotti in diversi Paesi.

TRAMA Un corpo senza vita giace sulla neve nell’apparente tranquillità del bosco. Accanto al cadavere, sul tronco di un albero, è stato inciso un cuore con all’interno il nome della vittima e una lettera greca. L’assassino ha lasciato la sua firma, un segno destinato a ripetersi e a seminare il panico tra i vicoli del paesino di montagna. L’ispettore Santoni, però, non riesce a indagare con la sua solita lucidità. Qualcosa – qualcuno – offusca la sua mente investigativa. E intanto il crimine continua a spandersi come una macchia di sangue, lentamente ma inesorabilmente. Gli abitanti di Valdiluce hanno paura: la loro cittadina, che una volta era un posto tranquillo e rilassante, rischia di trasformarsi nella tana di un pericoloso serial killer. Il tempo stringe per Marzio Santoni: stavolta in gioco c’è la vita di tutta la valle…

“L'unico segreto di Valdiluce è che non ci sono segreti.”

 

Questa recensione arriva con un po’ di ritardo, ma con tutti gli esami che avevo in programma per la scorsa settimana direi che sono – almeno un po’ – giustificata. Cerco di recuperare e inizio dicendovi che questo thriller è tutt’altro che banale. Onestamente quando mi è arrivato dalla Newton Compton pensavo di trovarmi di fronte ad un normale romanzo giallo, ma una volta iniziato non ho potuto far altro che leggerlo tutto d’un fiato per la curiosità.

Ogni dettaglio è ben pensato e i personaggi sembrano reali, una volta iniziato a leggere ci si ritrova improvvisamente a Valdiluce, tra i particolari cittadini dell’accogliente città e il senso di omertà che emerge fin dalle prime indagini svolte da Lupo Bianco.

Marzio Santoni, detto Lupo Bianco, è un uomo al quale non sfugge quasi nulla. Atletico, dall’olfatto sopraffino e dalle capacità investigative degne del protagonista di un libro di questo genere. Forse un po’ stereotipato, ma che gusto c’è a leggere un thriller senza il detective stacanovista di turno?

La serietà del protagonista è attenuata dai sorrisi che i paesani di Valdiluce ci regalano con i loro modi di fare e quelle abitudini tipiche dei luoghi lontani dalle città…ho amato l’atmosfera che si respira leggendo questo romanzo e ho adorato come mi sono sentita coinvolta nell’azione grazie all’abilità dell’autore di coinvolgere il lettore.

Un personaggio che ho trovato strano, ma adorabile è quello della dottoressa Katia Guardì che avrei voluto fosse presente in ogni scena, ma che purtroppo aveva un ruolo secondario…testarda e incredibilmente vivace, ha alleggerito parecchie situazioni ed è stata al contempo un grande aiuto per l’ispettore Santoni. D’altronde si sa, le donne hanno una marcia in più! ;)

Altro fattore che dà carattere al romanzo è la fredda crudeltà dell’autore che non risparmia nessuno - neanche fossimo in un fantasy di George R.R. Martin - gli innocenti cadono come foglie grazie ai piani omicidi del serial killer…persino nelle ultime trenta pagine lo scrittore è riuscito a sconvolgere il mio senso emotivo e a stroncare vite come se non ci fosse un domani.. ç_ç

Ad ogni modo è davvero un thriller avvincente, che non lascia nulla al caso e che ho trovato davvero intrigante. Per quanto ogni volta sembra essere arrivati a scoprire l’assassino, ecco che l’ispettore Santoni si ritrova fra le mani altri indizi che aprono il caso a nuove piste. Personalmente sono caduta tutte le volte nel tranello e alla fine avevo quasi rinunciato a cercare di indovinare il colpevole che in men che non si dica, il nostro Lupo Bianco ha risolto il caso collegando tutti gli indizi e lasciandomi ad un palmo di naso. Una volta spiegata l’identità dell’assassino, tutti i pezzi del puzzle vanno al loro posto e l’avventura finisce con un bel colpo di scena sul piano personale del caro ispettore…rubacuori lui! ;)

Un romanzo per distrarsi un po’ e leggere qualcosa di diverso dai soliti thriller, una boccata di aria fresca da un autore due volte finalista del premio Strega che ha già ben dimostrato le sue capacità. Credo proprio che rileggerò questo libro in futuro perché l’ho trovato ben scritto e dall’originalità disarmante! ^^

Questa volta, ho deciso di non dare una valutazione, perché per quanto sarebbe un 5 pieno, non potrei paragonarlo ai soliti libri che leggo in quanto il genere è troppo differente…diciamo che se leggessi solo thriller, questo sarebbe uno dei miei preferiti! :)

 

- Franci

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