Buonasera Readers! Prima che finisca il martedì, ecco qui uno splendido estratto da Passenger, il tanto chiacchierato libro di Alexandra Bracken, per il Teaser Tuesday di oggi! ^^
Ho appena iniziato la lettura, quindi non posso dire molto, ma per ora mi sta prendendo e spero continui così..intanto ecco qui un etsratto pescato a caso per darvi un'idea..! ;)
Ho appena iniziato la lettura, quindi non posso dire molto, ma per ora mi sta prendendo e spero continui così..intanto ecco qui un etsratto pescato a caso per darvi un'idea..! ;)
Non c'era una singola parte di Etta che non si sentisse esposta e malconcia; il dolore conficcato nella testa non riusciva ad attenuare l'odore rancido di sangue e secrezioni, e di qualcos'altro che le ricordava i fuochi d'artificio.
Guardando di viso in viso - i berretti fatti a maglia, una parrucca storta e sgualcita, qualche occhio lucido frettolosamente sfregato sulle spalle - la sua mente iniziò a mettere insieme i pezzi come se stesse leggendo a vista un nuovo pezzo musicale. Le note divennero misure e le misure frasi, finché l'intera melodia la pervase.
Non si trovava al museo. Perciò, ovviamente, chi l'aveva salvata doveva averla trascinata in strada, lontano dalla strana esplosione di luce e rumore. La sua pelle, i capelli e il vestito erano fradici, perché...perché era scattato l'allarme antincendio, giusto?
E i costumi...forse c'era qualche spettacolo in un palazzo vicino, e gli attori erano accorsi per aiutare. Non era sicura...cosa indossavano i pompieri sotto le uniformi? No, Etta, pensò, non indossano certo ampie camicie bianche, scarpe con la fibbia o cappelli che sembrano pescati tra i costumi di un teatro. Dunque...una recita, una produzione teatrale. Dovevano essere stati coinvolti nell'esplosione...nell'attacco, o qualsiasi cosa fosse stato, oppure dovevano avere un trucco davvero ben fatto.
Mamma? Cercò di formare la parola con la bocca, ma la gola sembrava essere stata raschiata con un rasoio. Alice. Avevano sparato ad Alice...Alice era..Alice era...
Morta.
Non poteva essere vero. Non aveva senso.
Si sfregò gli occhi con una mano tremante, per tentare di calmare il bruciore. Il cielo era immenso sopra di lei, senza nemmeno un grattacielo a ostruire la vista. Erano forse nel parco? Il fumo era ancora così denso che non riusciva a identificare il miscuglio familiare di fumo di scarico della città e l'odore rancido e dolciastro dell'immondizia che la infestava. Niente sirene, niente antifurto, solo...lo scricchiolio del legno. Lo sciabordio dell'acqua.
Il rollio e il beccheggio del pavimento sotto di lei.
Non sei al Met.
Scosse la testa, cercando di schiarirsi le idee e resistere al panico.
Non sei a New York.
Vedremo alla fine della lettura che impressione mi lascerà, ho parecchie aspettative e spero solo di non rimaner delusa..! Ad ogni modo, se qualcuno di voi vuole leggerlo vi invito a partecipare al gruppo di lettura che trovate a QUESTO LINK, abbiamo appena cominciato quindi forza che siete ancora in tempo!! ;)
Io devo ancora iniziarlo XD E sono pure una dei "capi" del gdl. Penso che domani o più tardi smaltirò due o tre capitoli U_U
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