lunedì 14 agosto 2017

Maratona HP 2017 | Harry Potter e il Calice di fuoco

Buon pomeriggio Readers! Quest'anno tra i miei obiettivi c'è anche la rilettura dell'intera saga di Harry Potter che da piccola avrò letto un milione di volte ma che erano anni che non tiravo nemmeno giù dallo scaffale - in realtà, ho dovuto ricomprarli perchè la mia sorellina non è stata clemente con quei poveri volumi - e alla bellezza di Agosto ho letto a malapena i primi quattro, ed è proprio di Harry Potter e il calice di fuoco che vi parlo in questo caldo lunedì di Agosto! :)


Titolo: Harry Potter e il Calice di fuoco (HP#4)
Autore: J.K. Rowling
Editore: Salani editore
Data di uscita: 17 Ottobre 2013
Edizione originale: 8 Luglio 2000
Pagine: 655
Rilegato: 17.00 €

J.K. ROWLING è l'autrice della saga di Harry Potter: sette libri pubblicati tra il 1998 e il 2008, tradotti in 73 lingue, che hanno venduto più di 450 milioni di copie in tutto il mondo e da cui sono stati tratti otto fortunatissimi film. Oltre a essere stata insignita dell'Ordine dell'Impero Britannico (OBE) per il suo prezioso contributo alla letteratura per ragazzi, J.K. Rowling ha ricevuto numerosi altri premi e onorificenze. Nel 2012 è uscito il suo primo romanzo per adulti: Il seggio vacante.

TRAMA È un momento cruciale nella vita di Harry Potter: ormai è un mago adolescente, vuole andarsene dalla casa dei pestiferi Dursley, vuole sognare la cercatrice del Corvonero per cui ha una cotta tremenda... E poi vuole scoprire quali sono i grandiosi avvenimenti che si terranno a Hogwarts e che riguarderanno altre due scuole di magia e una grande competizione che non si svolge da cento anni. Harry Potter vuole davvero essere un normale mago di quattordici anni. Ma sfortunatamente, Harry non è un mago normale. E stavolta la differenza può essergli fatale.

Il quarto capitolo della serie è sempre stato uno dei miei preferiti, in particolare fu quello che lessi più volte nel corso della mia infanzia di lettrice e rileggendolo capisco perchè mi ha sempre affascinato tanto. Al di là degli errori della Rowling che emergono dalle scelte della trama, ci sono alcune novità rispetto ai precedenti tre libri che rendono unico e affascinante Harry Potter e il calice di fuoco.

Fin da subito veniamo immersi in un'atmosfera inquietante con un primo capitolo che svela non solo qualche particolare in più sul passato di Voldemort, ma anche il suo imminente ritorno che terrorizza Harry e i suoi due amici fin dal primo anno ad Hogwarts.


Dopodichè eccoci dai Weasley, con un Harry emozionatissimo dopo un'estate infernale a casa Dursley. Il giovane mago ha finalmente l'occasione di conoscere meglio quel mondo di suoi simili che ha sempre conosciuto per ora attraverso il filtro di Hogwarts, ha infatti luogo in Inghilterra la finale della Coppa del mondo di Quidditch alla quale Harry assisterà insieme a Hermione e alla famiglia di Ron.

Una nuova esperienza anche per noi lettori che finalmente riusciamo a conoscere il mondo magico oltre i confini dell'Inghilterra e a questo pro c'è un'altra novità: la Coppa Tremaghi, un torneo tra le scuole di magia di Hogwarts, Durmstrang e Beauxbatons che torna a svolgersi dopo essere stato interrotto per le innumerevoli morti dei partecipanti. Ogni scuola ha un proprio campione che deve superare delle prove. Ovviamente Harry sarà uno dei partecipanti, ma la cosa più interessante è proprio lo scontro di culture nel corso del libro, la diversità tra le scelte educative delle diverse scuole e come i maghi di differenti paesi possano tanto distinguersi quanto somigliarsi.

Oltre alle novità "internazionali" arrivano anche i primi innamoramenti, sia per Harry che per i suoi due amici Ron e Hermione. In questo libro infatti inizia ad avere spazio  l'interesse di Harry per Cho Chang, così come il flirt tra Hermione e il campione di Durmstrang che manderà fuori di testa il povero Ron che ancora non capisce che succede al suo cuore.

Parlando di Ron mi è molto piaciuto leggere lo sviluppo del suo carattere, un carisma che tira fuori discostandosi finalmente dal ruolo di leale amico che scherza sempre. Dopo aver seguito Harry ed essere stato un po' la sua ombra per quasi tre anni interi, in questo quarto libro Ron essenzialmente scoppia e per un breve periodo si rifiuta di parlare con Harry o averci a che fare. Mi si è un po' stretto il cuore perchè l'amicizia tra i due è uno dei capisaldi di questa serie, così come la capacità di Hermione di riequilibrare i livelli di testosterone nei momenti di panico o stupidità, ma credo che una simile "litigata" ci voleva proprio a rinsaldare il loro rapporto e a dare una certa profondità.


Proprio la crescita dei personaggi è uno di quei fattori che rende questo libro un perno tra le due grandi parti della serie, che si distingue con i primi tre libri leggeri e frizzanti, nonostante i richiami alla futura guerra, e i più oscuri ultimi tre volumi. Il calice di fuoco alterna in continuazione momenti di febbricitante adrenalina e leggerezza, a situazioni più pesanti e profonde, sino ad un finale tanto emozionante quanto drammatico.

L'epilogo è infatti un susseguirsi di eventi che rendono reali i Mangiamorte con tanto di nomi e cognomi, e l'arrivo imminente di una guerra tra luce e oscurità. Harry prende coscienza infatti del suo ruolo, di chi è il suo vero nemico e di che atrocità sono state commesse in passato in nome del Signore Oscuro e quindi cosa potrebbe attendere il mondo della magia.


Una lettura incredibile per chi ama l'intera serie proprio per la capacità della Rowling di disseminare indizi e suggerimenti, spoiler nascosti e misteri da svelare tutto in solo libro. Vengono inoltre introdotti nuovi personaggi e prendono forma quelli vecchi, infatti conosciamo meglio Sirius che avrà un ruolo estremamente importante da qui in poi, così come i Weasley e Silente. Tra i nuovi non si può non nominare Malocchio Moody che però ho sempre creduto di non conoscere, un personaggio che avrà spazio più avanti, ma che in realtà in questo quarto libro viene solo descritto o interpretato.


Se vi siete fermati ai primi libri di Harry Potter credendo che l'intera saga fosse sopravvalutata, bé, credo sia il momento di ricredervi e dare una chance non solo a questo meraviglioso quarto libro, ma anche a quelli che seguono che rendono la storia di Harry e del mondo magico davvero indimenticabile.

Se invece siete tra i pochi scettici che nemmeno ci hanno provato a immergersi in queste magiche letture, vi ricordo i libri della serie e il loro ordine:


Harry Potter e la Pietra filosofale (The Philosopher's Stone - 1997)
Harry Potter e la Camera dei segreti (The Chamber of Secrets - 1998)
Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (The Prisoner of Azkaban - 1999)
Harry Potter e il Calice di fuoco (The Goblet of Fire - 2000)
Harry Potter e l'ordine della fenice (The Order of the Phoenix - 2003)
Harry Potter e il Pirncipe Mezzosangue (The Half-Blood Prince - 2005)
Harry Potter e i Doni della Morte (The Deathly Hallows - 2007)


E dopo questa recensione che tanto recensione non è, sono curiosa di sapere qual è il vostro libro della saga di Harry Potter preferito e magari anche quale personaggio...sarò banale, ma il mio è Hermione, ho un debole per le saputelle, lei poi è un personaggio davvero incredibile e forte come pochi! *-*

Nessun commento:

Posta un commento

Se ti è piaciuto questo post, lascia un commento...fa sempre piacere ricevere un feedback! ;)