lunedì 9 settembre 2019

Recensione (Review Party) | Il lupo nell'abbazia - Marcello Simoni

Buonasera lettori! Eccoci alla seconda settimana di settembre e inutile dirlo, le novità continuano ad affollare le nostre librerie, in particolare oggi vi parlo della mia ultima lettura, ovvero IL LUPO NELL'ABBAZIA, una storia dai toni "gialli" di Marcello Simoni che ancora una volta ci lascia immergere in un passato oscuro ma intrigante.


Prima di parlarvene però vorrei ringraziare la casa editrice per la copia recensione in omaggio e soprattutto Raffaella di The Reading's Love per aver organizzato l'evento. Ed ora, ecco qualche info più dettagliata sul libro seguita dalla mia recensione!



Titolo: Il lupo nell'abbazia
Autore: Marcello Simoni
Editore: Mondadori
Data di uscita: 3 settembre 2019
Cartaceo: 15.00 €  |  E-book: 9.99 €
Dove comprarlo: Amazon - Acquisando da questo link darai al blog un piccolo contributo! ;)

MARCELLO SIMONI è nato a Comacchio, in provincia di Ferrara, nel 1975. Ex archeologo e bibliotecario, autore di saggi storici, con Il mercante di libri maledetti (Newton Compton, 2011), il suo romanzo d'esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella. Un successo confermato dai suoi successivi e numerosi romanzi. Ha poi pubblicato diversi libri con Einaudi ed è stato tradotto in venti Paesi.

SINOSSI Anno Domini 832, inverno. Una delegazione dell'imperatore Ludovico il Pio trova riparo da una bufera di neve presso l'abbazia benedettina di Fulda, nel cuore dell'Assia, e lì è costretta a sostare per due settimane, approfittando dell'ospitalità dell'abate Rabano. Tutt'intorno, le vie che collegano Magonza a Erfurt sono impraticabili, le selve infestate dai lupi. Ma è proprio tra le mura del cenobio che iniziano a trovarsi le prime vittime straziate dai morsi di una grossa fiera. Tra i benedettini di Fulda si diffonde immediatamente il panico. Inizia a circolare voce che dentro l'abbazia si nasconda un lupo assassino o addirittura un licantropo. Toccherà al giovane monaco Adamantius, fra i maggiori miniaturisti della cristianità, indagare sulla vicenda. Prima per soddisfare la propria curiosità, poi per salvarsi la vita.



RECENSIONE


IL LUPO NELL'ABBAZIA si presenta come un'intrigante giallo dall'ambientazione medievale, un libro decisamente misterioso e allo stesso tempo affascinante.
Ancora una volta infatti Marcello Simoni ci regala uno splendido scenario storico, piacevolmente raccontato tra dettagli e descrizioni sfumate. Una storia con protagonisti quattro giovani monaci a tratti impertinenti, scostanti, ma buoni di cuore, capaci di dare una scossa a lunghe tradizioni morali. Quattro protagonisti che non potranno far altro che cacciarsi nei guai, tra scelte proprie e l'inesorabile destino.

Devo ammettere che non ho trovato particolarmente caratterizzati i personaggi, non sono state eccessivamente rese coinvolgenti le dinamiche personali di ognuno di essi, ma mi sono molte piaciute a fine lettura le note dell'autore. Una breve aggiunta interessante in cui ha dato dimostrazione di aver tratto ispirazione dalla Storia in modo libero e originale, plasmando nel suo racconto alcuni dei personaggi del passato che hanno lasciato un segno.

Un racconto che come ho accennato si rivela essere una grande avventura nel passato, un mistero quasi irrisolvibile di cui però possiamo raccogliere pagina dopo pagina delle briciole di indizi, verso un finale sorprendente e decisamente d'effetto.
Quello che sorprende però è anche la brevità del libro, in effetti forse questa volta Simoni ha stretto un po' troppo e se da un lato mi ha permesso di apprezzare meglio il suo stile e il suo racconto in un concentrato di vicende e colpi di scena, dall'altro ci sono stati momenti in cui avrei gradito un maggiore approfondimento.

In particolare è stata l'ambientazione e determinate situazioni ad essere state trattate a mio parere con sufficienza, momenti in cui mi sono trovata a dover fare un paio di ricerche online per qualcosa di poco chiaro a livello di Storia, oppure situazioni in cui avrei preferito che la narrazione si soffermasse di più. Ho trovato affrettati alcuni dialoghi che invece avrebbero a mio parere dato corpo alla storia, ma dopotutto è un racconto che si divora così velocemente e con una tale fame di veder svelato il mistero che questi appunti sono solo piccolezze, note che non potevo evitare di scrivere, ma che non mi hanno frenato dall'amare quest'avventura dai toni gialli.

Forse sarà che non ne leggo da qualche mese, oppure che ero in vena di leggere qualcosa fuori dagli schemi, ma in effetti ho letto Il lupo nell'abbazia in meno di un giorno tra mezzi pubblici, pause sul lavoro e soprattutto una serata più lunga del solito verso quell'agognato epilogo.

Nel complesso IL LUPO NELL'ABBAZIA si è quindi rivelata essere una lettura piacevole, intrigante e affascinante per quell'oscura ambientazione del passato, per i suoi innumerevoli misteri e per quell'aura da giallo storico che dopotutto non è poi così impegnativo. Un libro che si discosta dallo standard dell'autore per regalarci un'avventura breve ma intensa, ricca di colpi di scena, da divorare con entusiasmo e curiosità.



E adesso vi saluto ma sono curiosa di sapere se conoscete Marcello Simoni e i suoi precedenti libri, se il giallo storico vi ispira e se come me non potete fare a meno di lasciarvi intrigare da questo genere...lo so, sono tante domande, ma sono curiosissima!! ;)

Se siete curiosi di saperne di più, di seguito trovate i link agli altri blog partecipanti all'evento: The Reading's LoveThe Mad Otter, La testa fra i libri, Romance e altri rimedi.

Un abbraccio,

2 commenti:

  1. Forse anche a causa di una presentazione con l'autore non del tutto convincente, la lettura di questo romanzo di Marcello Simoni, vero esperto di narrativa claustrale alto medioevale, non mi ha entusiasmato. Molto piacevoli i dettagli e l'ambientazione, anche se sviluppati al livello del lettore medio, mentre la storia mi è sembrata veloce ed affrettata, per raggiungere troppo presto un finale rumoroso e di scarso interesse. Ho avuto la strana sensazione che in questo caso l'autore non abbia amato fino in fondo il proprio libro, portandolo a una conclusione anticipata.

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