giovedì 10 ottobre 2019

Recensione (Review Party) | Il ribelle - Emma Pomilio

Buonasera lettori! Oggi facciamo un tuffo nel passato, alla scoperta de IL RIBELLE, romanzo dalle note storiografiche di Emma Pomilio che con la sua penna decisa ha saputo mostrarmi un aspetto della Storia agli albori di Roma che non conoscevo. Curiosi di saperne di più? Vi racconto tutto in questa recensione, con cui partecipo ad uno splendido Review Party per celebrare la ristampa del volume! :)


Ma prima di raccontarvi qualcosa in più riguardo questa lettura, vorrei ringraziare la casa editrice per la copia recensione in omaggio, oltre a Raffaella di The Reading's Love che ha organizzato l'evento. Ed ora, ecco qualche info più dettagliata sul libro seguita dalla mia recensione!




Titolo: Il ribelle
Autore: Emma Pomilio
Editore: Mondadori
Pubblicazione: 3 settembre 2019
Pagine: 420
E-book: 12.50 € | E-book: 7.99 €
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SINOSSI Il comandante della cavalleria di Tarquinia, un nobile etrusco giusto e coraggioso, uccide la moglie insieme all'ennesimo amante. Lei, però, è la nipote del re e quel sangue che reclama vendetta lo costringe all'esilio. Deve abbandonare la sua terra, le origini illustri e persino il suo nome: si chiamerà semplicemente Larth. Nei pressi del guado sul Tevere, stremato, si addormenta in un bosco sacro, dove sogna di fare parte della banda di pastori ribelli che popola l'Aventino. È un segno divino, e al risveglio Larth si unisce ai banditi. Fra quei pastori, rozzi ma valorosi, spicca la figura di Romolo, che al contrario del gemello Remo, prepotente e sanguinario, possiede tutte le caratteristiche per diventare un ottimo re. La zona è paludosa, malsana, ma all'occhio acuto di Larth non sfuggono le potenzialità del guado e dei territori circostanti, l'importanza di quello strategico crocevia di genti e merci di ogni provenienza. Qualità che solo un buon capo originario del luogo saprebbe esaltare. E quando si scopre che Romolo è di stirpe reale, l'esule etrusco può finalmente sperare di realizzare il suo sogno: mettere talento e valore al servizio di un giovanissimo re guerriero, aiutarlo a difendere la nuova patria. La patria che loro stessi dovranno fondare: Roma.



RECENSIONE


Non conoscevo questo libro e l'autrice prima di sapere di questa ristampa e quindi nuova uscita, eppure ho fin da subito capito che avrei trovato tra queste pagine pane per i miei denti di lettrice onnivora. In particolare è la Franci innamorata della Storia romanzata che si è fatta viva, quella che per un libro di Valerio Massimo Manfredi potrebbe fare follie, ed è proprio questo autore ad aprire le danze de Il Ribelle. Valerio Massimo Manfredi è infatti autore di una piccola introduzione a inizio libro che ben ci spiega il carattere di questo genere letterario, preparandoci ad affrontare il romanzo di Emma Pomilio con un pizzico di consapevolezza in più.

IL RIBELLE di Emma è una storia che scava in un periodo quasi oscuro della Storia, perchè dopotutto conosciamo tutti molto bene la leggenda, ma ben poco i fatti storici. Quello che Emma Pomilio è stata in grado di fare con questo romanzo storiografico è raccontare un panorama socio-politico ben accurato, arricchendo la nostra conoscenza del periodo e dandoci i giusti spunti per comprendere meglio gli avvicendamenti.

Leggendo questo libro non veniamo infatti illuminati sui fatti storici precisi, questo è da sottolineare, ma possiamo ritrovarci immersi nel contesto, ed è questo il fattore che da senso alla Storia.
L'autrice attraverso una narrazione sciolta e non troppo arzigogolata ci trasporta nel suo racconto, raccontandoci i conflitti principali della gente che abitava la penisola appena prima la fondazione di Roma, ed ecco perchè leggere Il Ribelle è immergersi appieno nell'aria di cambiamento che probabilmente all'epoca impregnava il centro Italia. Voci, pregiudizi, malcontento e voglia di qualcosa di nuovo.

La storia di Emma Pomilio è un racconto di fantasia ovviamente, ma si può notare una certa cura nei dettagli storici di carattere socio-politico, nello studio delle genti che popolavano i dintorni dei celebri sette colli e le bizze politiche che scaturirono un cambio di rotta, ed è questo che a mio parere fa la differenza tra un romanzo di fantasia ambientato in epoca storica e un romanzo storiografico ben scritto. Ho amato questa lettura proprio per questo carattere che più di tutti ha saputo affascinarmi, ma soprattutto appassionarmi, mentre le vicende si susseguivano impetuose verso l'epilogo.

Gli intrecci sono stati ben gestiti dall'autrice che ha saputo tessere una trama di carattere, senza eccedere nell'irragionevole. Ciò che però devo ammettere non ha trovato sufficientemente spazio sono i personaggi, o meglio, il loro carisma. Conosciamo bene i protagonisti della vicenda, ma più che altro li vediamo agire, conoscendo quindi le loro scelte e non propriamente il loro carattere, i loro pensieri più emotivi. Non ho sentito alcun coinvolgimento di carattere emotivo nei loro confronti, ma c'è da dire che in un romanzo simile non è un aspetto essenziale.

Una piccola mancanza in una lettura che si è rivelata una meravigliosa avventura nella Storia, ma soprattutto un interessante racconto che ha saputo svelare i punti salienti di un passato mai troppo chiaro.
Un libro che consiglio a chi ama il genere storiografico, in particolare agli appassionati dei romanzi che narrano di quei primi passi che hanno poi dato vita ad un impero incredibile, ma lo consiglio anche a chi non ha mai letto libri appartenenti a questo genere ed è in cerca di una storia "soft" da cui iniziare.



E adesso vi saluto ma sono curiosa di sapere se lo leggerete o se lo avevate già letto. Io sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla penna di Emma Pomilio e spero presto di poter leggere altro di suo! :)

Un abbraccio,

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