martedì 6 ottobre 2015

Teaser Tuesday #15

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Dopo aver letto tanti fantasy uno dietro l’altro, non potevo che cambiare genere e così ho scelto di cominciare The Young World scritto da Chris Weitz, regista e sceneggiatore, che si è dato alla stesura di questo romanzo distopico un po’ particolare ambientato in una New York post-apocalittica. Per il momento posso solo dire che lo trovo alquanto strano, ma comunque piacevole e scorrevole, oltre che diverso dai soliti libri di questo genere. Certo sono solo a pagina 60…ma vedremo!

 

The young world 

VORREI evitare Union Square, ma le strade laterali dalla Decima alla Tredicesima sono bloccate da automobili e cadaveri in decomposizione e dalle macerie dell’incendio del West Side. Lo svantaggio del prendere Chiquita è che serve una strada libera. Forse potremmo svoltare a ovest ed evitare la Union, ma non vorrei che fossimo costretti a scendere dall’auto e camminare in strade strette dalle quali sarebbe difficile uscire in caso di pericolo.
La Union di solito è cool.
Quando tutto cominciò a cadere a pezzi e le luci si spensero, un sacco di persone si radunarono nella piazza. Una cosa alla «pace e amore e kumbaya». Candele, canne e roba vegetariana. Arrivò persino qualcuno con i tamburi e si mise a suonare. C’erano suonatori di conga dalla zona ispanica di Harlem, musicisti rock dall’East Village, artisti di strada che battevano su secchi di vernice rovesciati. Il raduno si allargò sempre di più man mano che la Malattia peggiorò, come se la città stesse cercando di dimostrare di essere ancora viva.
La gente iniziò a venire da ogni parte. Cioè, c’era persino chi non possedeva alcun senso del ritmo. E suonavano e battevano, come se cercassero di scacciare via gli spiriti maligni. Continuarono a suonare fino a quando si ammalarono anche loro, poi si accasciarono sui tamburi e morirono.
I tamburi non hanno mai smesso di suonare a Union Square. Ora che le auto e i camion non ci sono più, di notte c’è un silenzio talmente profondo, a parte l’abbaiare dei cani e qualche grido isolato, che il suono si sente fino a Washington Square, quando il vento soffia nella direzione giusta. Alcuni pensano che sia inquietante, inquietante del tipo «gli indiani stanno per attaccare».
A me, invece, piace. Ho persino questa stupida idea superstiziosa che quando i tamburi cesseranno, significherà che la fine del mondo è davvero arrivata.
Ciò nonostante, non passerei mai per Union Square se non fosse necessario. Da quelle parti c’è gente che non conosciamo, e la gente significa rischi.

 

Se volete condividere anche voi un estratto del libro che state leggendo, trascrivetelo nei commenti. Per farlo, vi riassumo qui le regole del Teaser Tuesday da seguire:

  1. Aprite il libro che state leggendo in una pagina a caso.

  2. Condividete un breve estratto (il Teaser appunto).

  3. Riportate il titolo e l'autore, così chi è interessato potrà aggiungere il libro alla propria wishlist.

  4. Mi raccomando, niente spoiler!

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