Buon pomeriggio Lettori! Rieccomi con una nuova splendida recensione di un libro made in Italy che merita di essere letto! ^^
Oggi vi parlo di Fire.Noi siamo il fuoco, di Dorotea de Spirito, autrice già nota ai lettori italiani, ma che ha cambiato completamente genere e ci ha regalato questa perla distopica! :)
Titolo: Fire.Noi siamo il fuoco
Autore: Dorotea De Spirito
Pagine: 320
Editore: Fanucci Editore
Pubblicato: 14 Luglio 2016
E-book: 4,99 €
Cartaceo: 14,90 €
DOROTEA DE SPIRITO giovanissima scrittrice (classe ’91), vive a Viterbo e frequenta il corso di laurea in Lettere. Ama definirsi, vista la sua giovane età, scrittrice in seme non sentendosi ancora matura per l’appellativo in erba. Ha esordito a 16 anni, quando ancora frequentava il liceo; fan sfegatata dei Tokio Hotel, ha tratto ispirazione da questa passione per il suo primo romanzo, “Destinazione Tokio Hotel”, presentato alla prima edizione del Festival “Mare di Libri”.
TRAMA In seguito a una guerra il mondo conosciuto è andato distrutto e la popolazione sopravvissuta si è rifugiata a Technè, una città tecnologicamente avanzata dove la vita ha un solo scopo: il mantenimento dell’ordine. Ma l’equilibrio e la pace esigono un caro prezzo: nella nuova società è vietata ogni forma d’arte e creatività, i sentimenti e le passioni sono negati perché capaci di offuscare le menti e indebolire il consenso, mentre i detrattori sono fatti sparire e accusati di Pazzia. Karis, la giovane figliastra del Guardiano la cui madre è scomparsa in circostanza misteriose, non accetta che il ricordo e i sentimenti siano perduti, la creatività imbrigliata e i giovani trattenuti come animali da ammansire. Così, quando a una festa clandestina incontra Sun, non negherà a sé stessa ciò che prova. Attraverso quel ragazzo dall’aspetto angelico ma circondato da un’aura misteriosa, Karis e i suoi amici presto inizieranno a scoprire che fuori le belle mura di Technè, e nel cuore stesso della città perfetta, si nasconde qualcosa di temibile e pericoloso...
“«Siamo diversi dai bambini che eravamo e siamo diversi dagli adulti che saremo, siamo pericolosi e bellissimi, non esiste niente come noi. Noi siamo l'eccesso, il dubbio, il dettaglio che impazzisce, la goccia che straborda, il lampo, il sangue che ribolle, la musica che hai ascoltato, siamo i bambini che giocano in bilico sui resti delle Rovine, i fotogrammi tagliati e montati in modo diverso solo per il gusto di provare, siamo qualcosa che non esisteva prima e non esisterà dopo. Noi non saremo sempre così, duriamo un certo lasso di tempo, pochi istanti paragonati alla vita intera, ma in quegli istanti bruciamo come la fiamma più viva. Noi siamo il fuoco. E questo li spaventa...»”
Come avrete capito dall’incipit di questo post, Fire.Noi siamo il fuoco è un libro che mi è molto piaciuto e in particolare devo dire che mi ha stupito questo fatto perché non solo il genere è poco diffuso ed esplorato dagli autori italiani, ma tra quelli che si cimentano in libri di questo tipo, nessuno è mai riuscito ad avere la mia piena approvazione e ad entrare nella top dei miei autori preferiti. Forse sono esigente io e ci è voluta un’autrice come Dorotea De Spirito per farmi apprezzare il distopico italiano, ma alla fine ho davvero trovato una perla in questo romanzo tanto ben scritto.
L’autrice - di cui ammetto di non aver letto nulla fino ad ora – mi ha subito catturata concentrando tutta la mia curiosità e attenzione fin dalle prime pagine, tanto che mi sono ritrovata a sfruttare ogni minima pausa da studio e lavoro per leggere questa meraviglia…! Intrigante, accattivante, complesso: Fire.Noi siamo il fuoco è un libro da divorare in poche ore, con le sue 293 pagine ricche di colpi di scena, rivelazioni e tante, tante, tante emozioni! :)
Emozione è forse la parola chiave del romanzo che ci trasporta, grazie alle parole della protagonista, in una città asettica rinata dalle ceneri della gierra più distruttiva che l’uomo abbia mai visto. Una guerra durata più di un decennio che ha lasciato ben pochi superstiti e ben poche speranze sul genere umano. Le emozioni sono infatti bandite dalle regole della città che sottolineano più e più volte come l’arte, la musica, l’amore, e tutte le cose che non rientrano nella pura funzionalità debbano essere eliminate perché sintomi di Pazzia.
“La pazzia per il Filosofo, la pazzia per Technè, è ogni forma di creatività, amore e arte.”
In una situazione tanto estrema in cui l’autrice ci pone, uno dei più importanti pilastri di questo libro è chiaramente l’importanza delle emozioni. Veniamo infatti immersi in una situazione e in un’atmosfera che ci sottolinea quanto in realtà i veri sentimenti, le vere emozioni siano la vera essenza della vita e dell’essere, ma non solo. Nonostante si parli di un futuro post-bellico che sembra essere tanto distante da noi, ritroviamo molti elementi che riportano alla nostra realtà che rendono il messaggio dell’autrice attuale, uno spunto di riflessione per tutti quelli che non possono far a meno della messaggistica istantanea e di tutte quelle forme di socialità virtuale che ci sottraggono dalla vera realtà, dal nostro vero io e vere emozioni.
Emozioni che vanno crescendo nella nostra protagonista, Karis, che pian piano si ritrova non solo ad essere diversa da chi la circonda, ma a non poter più accettare quelle regole prefissate che le impediscono di esprimere sé stessa. Una lotta continua tra cuore e ragione che la rende instabile e ancora più emotiva, ma che alla fine riuscirà a tirare fuori il coraggio, la luce, il fuoco e a farle rimettere in gioco ogni singola parte della sua vita.
“Avevo visto i baci, nei film, nei quadri, li avevo sentiti nella musica, nelle poesie. Ricordo i baci dei miei genitori, quelli teneri del patrigno per mia mamma. Ma mai avrei immaginato che un gesto così semplice provocasse un simile terremoto.”
Karis è una protagonista che mi è molto piaciuta, un personaggio approfondito a 360° che matura ed evolve nel corso della storia grazie alle persone che incontra e alle situazioni che sconvolgeranno la sua vita. Forte e determinata, si ritrova non solo ad affrontare una lotta per il suo futuro e delle persone che ama, ma a dover fare i conti col suo passato e con le azioni impunite di un governo che opprime e che non lascia spazio alla libertà. La sua forza vacilla solo quando il cuore prende sopravvento e si ritrova sola, tradita e con il cuore a pezzi. Una Karis che spero di non dover leggere mai più perché mi si è spezzato il cuore in quell’istante..!
“Addio, penso.
E mai avrei pensato di dover dire ancora addio.
E mai avrei pensato di doverlo dire a te.
Poi l'aria viene meno in questo cerchio di inferno, il fuoco la mangia e la rende irrespirabile e penso che potrei lasciarmi svenire e bruciare anche io. E finirebbe così.
Nel nulla dove tutto inizia.”
Oltre a Karis, un altro personaggio di estrema rilevanza è senza dubbio Brann che rappresenta indistintamente il buono e il cattivo di questa storia, una specie di jolly che passa da un ruolo all’altro agli occhi di Karis in men che non si dica e pian piano iniziamo a conoscerlo e a capire le sue azioni anche noi lettori. Brann è il fuoco: imprevedibile, astuto e pieno di sorprese. Un saltimbanco sputafuoco, sempre pronto all’azione e in piena sintonia con le fiamme che crea con la sua torcia. Non voglio spoilerare troppo, ma vi dico solo che io mi sento molto #teamBrann a voler fangirlare la cosa e credo che al di là del fascino di questo personaggio, senza di lui la storia avrebbe davvero avuto un gusto più banale, più scialbo…unico e inimitabile, credo sia il personaggio più riuscito del romanzo.
Ad ogni modo ogni personaggio ha un ruolo chiave nel romanzo, un tassello essenziale dell’intera storia per arrivare ad un finale spettacolare che non lascia dubbi e che scopre le carte di un macchinoso piano che inizialmente non avrei mai immaginato. I buoni diventano cattivi, i cattivi diventano buoni e poi alla fine non esiste più questa separazione e non perché diventa tutto più confuso, ma perché la vita non è fatta di azioni giuste o sbagliate e l’autrice ha fatto sì che questa lezione si rivelasse a noi lettori grazie a un finale dolce e amaro che credo rappresenti la ciliegina sulla torta di una storia ricca di significati e spunti di riflessione, ma anche di azione e capovolgimenti, personaggi reali fatti di emozioni, ed infine di speranza.
La mia valutazione per Fire.Noi siamo il fuoco è di 5/5 perchè è assolutamente un libro di cui fare tesoro, un volume che regala emozioni, ma che ne fa anche capire l’importanza. Insegna come non esista giusto o sbagliato e come le emozioni, le sensazioni, siano inscindibili dall’essere umano, dall’essere. Un vero gioiello che rileggerò spesso e volentieri e che spero possa essere l’inizio di una splendida serie, nonostante sia etichettabile come autoconclusivo.
Consiglierei questo libro… a chi desidera leggere un libro non solo ben pensato e costruito, ma che grazie ai suoi personaggi e alla storia profonda che lo compone lascia alla fine della sua lettura insegnamenti indimenticabili e la sensazione di aver vissuto un’avventura ricca di azione ed emozioni. Un must have per gli amanti del distopico e per chi ama le storie d’azione! :)
- Franci
WOW Francesca,aspettavo questa recensione perchè fin da quando ne ho sentito parlare sia da te che da Antonietta ne sono rimasta affascinata! E' vero, è un genere che amo ma l'ho sempre letto da parte di autori stranieri (mea culpa di sicuro) e quindi non vedo l'ora di buttarmi a capofitto fra queste pagine, lo farò non appena ne avrò l'occasione! Con questa recensione davvero mi hai dato una carica di entusiasmo pazzesca, grazie.. sono al lavoro e sono talmente giù! Un abbraccione e grazie ancora per questa splendida recensione <3 <3
RispondiEliminaCiao Ely!! Dai che il weekend è arrivato..e magari anche un po' di tempo per leggere che non guasta mai!! ^^
EliminaComunque io ho provato a leggere qualcosa del distopico italiano, ma finora nulla mi aveva colpito...questo libro invece è davvero splendido, e complesso anche! Spero ti piacerà...vedremo che racconterai nella tua recensione! ;) Un bacio e grazie per essere passata di qui anche oggi!! ;-*