Buona domenica lettori! Negli scorsi giorni ho ripreso in mano le mie letture e in sole due notti ho finito di leggere un thriller storico davvero intrigante che mi ha davvero appassionata molto…sto palando de L’abbazia dei cento inganni, terzo e ultimo libro della Codice Millenarius Series di Marcello Simoni, autore che mi ha ammaliato con le sue atmosfere dettagliate e i suoi personaggi unici! :)
Ma ecco qualche informazione sul libro prima di lanciarmi in una recensione!
Titolo: L’abbazia dei cento inganni
Autore: Marcello Simoni
Pagine: 352
Editore: Newton Compton
Pubblicazione: 23 Giugno 2016
Cartonato: 9,90 €
MARCELLO SIMONI È nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo e bibliotecario, laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella. I diritti di traduzione sono stati acquistati in diciotto Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato La biblioteca perduta dell’alchimista, Il labirinto ai confini del mondo, secondo e terzo capitolo della trilogia del famoso mercante; L’isola dei monaci senza nome, con il quale ha vinto il Premio Lizza d’Oro 2013, e La cattedrale dei morti. Nel 2014 è uscito L’abbazia dei cento peccati, primo capitolo di una nuova trilogia, a cui seguono L’abbazia dei cento delitti e L'abbazia dei cento inganni.
TRAMA Ferrara, inverno 1349. Un’inquietante processione di gente incappucciata si aggira nelle selve vicino alla città, terrorizzando chiunque abbia la sfortuna d’imbattervisi. E mentre si diffondono voci su riti satanici e segni dell’apocalisse, c’è chi scorge in quelle apparizioni un astuto complotto. Tra loro anche l’impavido cavaliere Maynard de Rocheblanche che, con l’appoggio della Santa Inquisizione, intraprende un’indagine per cercare di far luce sulla verità. L’impresa si rivelerà tuttavia più difficile del previsto, perché sono molti i prelati più interessati ai suoi segreti che a risolvere il caso. Maynard è infatti l’unico custode del mistero più grande della cristianità, la leggendaria reliquia attribuita a Gesù, il Lapis exilii. E questa volta, privato dell’appoggio dell’abate di Pomposa, potrà fare affidamento solo sulla sorella, la monaca Eudeline, per difendere se stesso e i propri amici e cercare di svelare l’intrigo che lo coinvolge…
«Non ti fa sentire il peso di una storia di settecento anni fa, ma la rende attuale. Il presente storico è la cifra estetica più originale di Simoni.» V.S.
Non avendo letto i primi due libri della serie – L’abbazia dei cento peccati e L’abbazia dei cento delitti – ho dovuto recuperare ritardando un po’ questa lettura. Fortunatamente, mia madre legge parecchi libri del genere e quindi avevo già in casa i due volumi che ho letto in un battibaleno, nonostante gli esami in corso. Una volta libera dallo studio, ho iniziato L’abbazia dei cento inganni, piena di curiosità.
Quello che ho amato di più di questa serie è il modo in cui l’autore immerge il lettore nell’atmosfera medievale, rendendo il più vivida possibile l’ambientazione. In particolare in questo terzo volume siamo immersi in una Ferrara medievale sconvolta dalla peste che ha appena mietuto un’infinità di vittime, che non solo è perfettamente raccontata storicamente attraverso descrizioni di edifici, ma anche con la presenza di personaggi reali, presi dall’autore da libri e documenti storici e trasportati nei vari ruoli dei personaggi della storia.
Personaggi che ho trovato ben costruiti, approfonditi e soprattutto ben pensati, con i protagonisti di cui vengono esaltati virtù e difetti per far maggiormente passare l’idea al lettore della piramide sociale e dei modi di fare e di agire del periodo. In particolare Simoni mette in risalto il ruolo predominante della Chiesa negli affari di qualsiasi settore, con ecclesiastici che tirano le fila di una rete d’inganni e sotterfugi che governa la città e sottomette anche i signori più potenti.
Tra i protagonisti del libro, uno dei personaggi più forti e determinati che combatte contro le ingiustizie dettate dalla società è sicuramente Eudeline de Rocheblanche, una donna che nella vita ha subito alcuni tra i peggiori scherzi del destino fino a farla diventare la glaciale, fredda calcolatrice sempre pronta di fronte a qualsiasi situazione. In particolare, mi è piaciuta l’immagine di questa donna impassibile all’esterno, ma con una tempesta nell’animo che mette in riga chiunque cerchi di far del male a lei o alla sua famiglia.
Fratello di Eudeline è infatti Maynard Rocheblanche, cavaliere protagonista delle peripezie più coraggiose e delle situazioni più assurde. Con lui non ci si annoia mai! Sempre in azione, è stavolta alle prese con un caso di omicidio da risolvere e smascherare, mentre cerca di proteggere le reliquie di cui è custode. Tutto ciò, incastrato tra le fauci dei più potenti tessitori di inganni della città, sfruttato come strumento e pedina a sua insaputa. Un uomo d’onore che fino all’ultimo mantiene la propria dignità, difendendo non solo il proprio giuramento, ma anche le persone che lo hanno aiutato e che più gli stanno a cuore. A un certo punto del libro ho temuto per lui, ma il quarto cavaliere del suo sogno è arrivato e con lui anche la speranza di un futuro più sereno…che i due Rocheblanche si meritano decisamente, poracci..!
Ma quello che più intriga di questa storia sono i pezzi del puzzle che alla fine si ricongiungono spiegando ogni minimo particolare e soprattutto chiarendo ogni dubbio. Se inizialmente infatti gli eventi si susseguono in ordine temporale, passando da uno scenario all’altro, da un personaggio ad un altro ancora, nelle ultime pagine gli indizi raccolti si uniscono come cocci di uno stesso vaso rendendo semplice la soluzione del mistero che si intreccia tra le pagine di questo libro. Un thriller storico che non solo riporta indietro nel passato, ma che permette al lettore di svelare la soluzione pian piano, mentre ci si avvicina al gran finale.
Adoro i thriller e amo i libri che mi riportano al passato, tra ambientazioni, atmosfere e personaggi talmente vividi da renderli autentici, e L’abbazia dei cento inganni, ma in generale la Codice Millenarius Series, unisce le due cose alla perfezione regalandoci un vero gioiello del genere.
La mia valutazione per L’abbazia dei cento inganni è di 5/5…intrigante, pieno di mistero, ricco di colpi di scena, ma autentico in ogni dettaglio, non penso di aver letto thriller storico migliore di questi e spero di aver modo di leggere anche gli altri libri dell’autore per poter rivivere emozioni simili, tra inganni, duelli e misteri! :)
Consiglierei questo libro… a chi ama i libri che raccontano non solo storie, ma la Storia, con la S maiuscola, perché non c’è modo migliore di conoscerla che leggendo libri scritti da autori che sanno mostrare l’autenticità dei periodi storici attraverso descrizioni tanto vivide e ben studiate da non dover nemmeno usare l’immaginazione! :)
- Franci
Buona domenica francesca! Mi ispira tanto questo libro ^_^
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