Buonasera Readers! :) Oggi sto molto meglio e così ne approfitto per recuperare un paio di recensioni e dopo quella di stamattina di Gregor e la profezia del tempo, passiamo a un libro appena uscita di genere completamente diverso…sto parlando de Il gioco del male, di Angela Marsons, un thriller che mi è piaciuto da morire e che mi ha tenuta sulle spine sino alla fine! :)
Autore: Angela Marsons
Pagine: 384
Editore: Newton Compton
Pubblicazione: 1 Settembre 2016
Tascabile: 9,90 €
ANGELA MARSONS Ha debuttato nel thriller con Urla nel silenzio arrivando a vendere un milione e mezzo di copie nel mondo. In Italia è arrivato ai primi posti delle classifiche. Urla nel silenzio è il primo, fortunato capitolo della serie che vede protagonista la detective Kim Stone, che prosegue con Il gioco del male. Angela vive nella Black Country, in Inghilterra, la stessa regione in cui sono ambientati i suoi thriller.
TRAMA Quando viene rinvenuto il cadavere di uno stupratore, la detective Kim Stone e il suo team sono chiamati a investigare.
Sembra un semplice caso di vendetta personale, ma l’omicidio è solo il primo di una serie di delitti che via via diventano più cruenti. È evidente che dietro tutto questo c’è qualcuno con un piano preciso da realizzare. Mentre le indagini si fanno sempre più frenetiche, Kim si ritrova nel mirino di un individuo spietato e deciso a mettere in atto il proprio progetto criminale, a qualunque costo. Contro un sociopatico che sembra conoscere ogni sua debolezza, la detective Stone si rende conto che ogni mossa potrebbe esserle letale. E così, mentre il numero delle vittime continua a crescere, Kim dovrà considerare ogni minima traccia, perché con un avversario del genere anche la più remota pista va percorsa per fermare il massacro. E questa volta è una questione personale. Maggiore è il male, più letale è il gioco...
''La mente è la sua sede, e in se stessa può far dell'inferno un cielo, e del ciel fare un inferno.''
Non avendo letto il primo libro di quest’autrice, mi sono avvicinata con cautela alla lettura de Il gioco del male, anche se in realtà ero più che entusiasta di leggere un thriller dopo tanti fantasy, distopici e fantascientifici, e devo dire che mi sono trovata tra le mani un vero tesoro. Più leggevo e più ne volevo sapere di questa complessa indagine ricca di colpi di scena, ma soprattutto sono rimasta intrappolata in un vortice di emozioni e palpitazioni, tra le più impensabili situazioni che avrei potuto immaginare e i personaggi più contorti di cui abbia mai letto.
In primis la detective Kimberley Stone, protagonista assoluta della serie e quindi del libro. Un donna forte e decisa, determinata a far valere sempre e comunque la giustizia, ma al contempo fragile e incapace di affrontare apertamente le cicatrici del suo drammatico passato. Un personaggio dalle mille soprese, difficile da conoscere a fondo se non come lettori onniscienti del romanzo, infatti la sua arma più efficace è proprio quel muro di freddezza che la rende tanto distaccata dalle indagini e che soprattutto le farà intuire chi è il vero colpevole dietro i delitti cui è chiamata a investigare.
La seconda protagonista di questo romanzo è poi la dottoressa Alexandra Thorne, una vera regina degli inganni. Con le sue abilità è infatti in grado di ammaliare e manipolare chiunque si trovi di fronte, pur di raggiungere i suoi scopi. Una sociopatica fredda e spietata che renderà le cose molto complicate per Kim, ma soprattutto molto dolorose. La psichiatra si rivelerà quasi inarrestabile dando del filo da torcere alla giovane detective e facendo leva sui suoi ricordi più sofferti.
«Piano piano la sensazione di un corpicino piccolo e caldo tra le sue braccia le evocò un ricordo potente. Un’altra occasione, tanti anni prima, un altro corpicino accanto al suo, che voleva essere protetto e rassicurato. Per la prima volta in ventotto anni, le lacrime le sfuggirono dagli occhi e rotolarono silenziose sulle guance...»
Uno dei punti forti della storia è a mio parere la scelta dell’autrice di dare una visione onnisciente al lettore, perché non solo si può far parte della squadra dei detective, ma anche di quella dei criminali, conoscendo più a fondo ogni personaggio di cui ci si trova a seguire i movimenti. In particolare, questo tipo di narrazione consente di vivere appieno il gioco, appunto, che tira le fila dei delitti e dei crimini che si intrecciano con l’indagine principale, apprezzando anche meglio tutti quegli inganni psicologici che la dottoressa intraprenderà nel corso del libro. Grazie a questa scelta, man mano che si prosegue la lettura ci si ritrova sempre più immischiati nei pensieri della psichiatra, potendo così comprendere meglio sia i suoi modi di agire che le mosse future.
Ma ovviamente nulla è come sembra e solo nel finale si avrà la vera rivelazione. Nelle ultime pagine tutto viene chiarito e nulla rimane lasciato al caso, ogni pezzo del puzzle si incastra perfettamente nell’intreccio fino a dare senso a quella trama incredibilmente elaborata e dinamica, ricca di colpi di scena che rende questo thriller ancora più accattivante e contorto. Un finale che mi ha molto soddisfatta e sorpresa e che mi ha lasciata con la voglia di avere già sottomano Urla nel silenzio e magari il terzo libro dell’autrice che ancora non è arrivato qui da noi, per leggere e rileggere le parole uscite dal suo genio letterario..! *-*
Sarà che non leggevo thriller da un po’ e che per me è un genere a dir poco geniale, ma mi è piaciuto a tal punto da dover dare ben 5/5 come valutazione e ammettere di esser già tornata sui miei passi e di aver ordinato il primo libro dell’autrice che non avevo molto preso in considerazione..! ^^’
Consiglierei questo libro… a chi ama i thriller psicologici e a chi ha voglia di un libro che si faccia leggere con passione, trasportando il lettore attraverso un complesso labirinto di indizi e situazioni da palpitazioni, che rendono la lettura ancora più piacevole e intrigante! :)
P.S.: Se volete leggerne un estratto, ne troverete uno nel TeaserTuesday #55…Buona lettura! ;)
La serie finora si compone di tre libri, solo uno dei quali ancora inedito da noi:
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Lost Girls (inedito)
Fortunatamente, ogni libro è un’indagine a sé ed è quindi leggibile come un qualsiasi thriller autoconclusivo, l’unica costante sono i personaggi e le loro personali storie, ma possono essere viste solo come un contorno di quello che realmente i romanzi raccontano. Personalmente non vedo l’ora di poter leggere anche il terzo libro e quelli che seguiranno, ma visto che questo secondo volume è appena uscito dovrò aspettare un bel po’! ç_ç
Se ancora non fosse chiaro, direi che la Marsons ha trovato in me una grande sostenitrice dei suoi lavori e sono molto curiosa di conoscere le vostre opinioni sui suoi libri…
Che ne pensate? Vi ispirano o li avete addirittura già letti? Fatemi sapere! ;)
- Franci
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