Buonasera Readers! Prima che finisca la giornata, ho uno splendido appuntamento con una delle ultime uscite librose..! Partecipo infatti al review party dedicato a Time Deal, distopico fresco fresco di stampa di Leonardo Patrignani.
Conoscete questo autore italiano? Per i più curiosi ecco qualche dettaglio in più con le informazioni su di lui e sul suo ultimo romanzo..seguite dalla mia recensione! ;)
Conoscete questo autore italiano? Per i più curiosi ecco qualche dettaglio in più con le informazioni su di lui e sul suo ultimo romanzo..seguite dalla mia recensione! ;)
Titolo: Time Deal
Autore: Leonardo Patrignani
Editore: DeAgostini
Data di uscita: 13 Giugno 2017
Rilegato: 14.90
LEONARDO PATRIGNANI è nato a Milano nel 1980. Diplomato al liceo classico Giuseppe Parini, ha intrapreso la carriera musicale col nome d’arte Patrick Wire. Ha girato il mondo con la sua band, i suoi dischi sono venduti dal Canada al Giappone. Cultore dei giochi di ruolo, fermo sostenitore dell’esistenza di forme di vita aliene, di professione doppiatore e lettore appassionato dei romanzi di Stephen King. Quella di Multiversum è la sua serie di esordio, cui ha seguito There altro romanzo edito con Mondadori. Time Deal è l'ultimo suo libro, pubblicato con DeAgostini lo scorso 13 giugno.
TRAMA Ci sono promesse che non possono essere mantenute. Come quella che Julian ha fatto ad Aileen. Era solo un bambino quando l’ha vista per la prima volta, e se n’è innamorato perdutamente. Da quel momento ha giurato che non l’avrebbe lasciata mai. Che sarebbe rimasto con lei per sempre. Ma si può davvero promettere per sempre? Non in una città come Aurora. Una metropoli schiacciata da un cielo plumbeo e soffocata dall’inquinamento, in cui l’aspettativa di vita è scesa drasticamente. Almeno fino all’arrivo del Time Deal, un farmaco in grado di arrestare l’invecchiamento cellulare. Nessuno ne conosce i possibili effetti collaterali, solo qualcuno immagina quali possano essere le conseguenze morali e sociali. La città è divisa in due: da una parte chi insegue ciecamente il sogno della vita eterna, dall’altra chi invece rifiuta di manipolare la propria esistenza e preferisce che il tempo scorra secondo natura. Julian è tra questi ultimi. Ma Aileen non ha avuto scelta: figlia di un noto avvocato, che finanzia da sempre la casa farmaceutica del Time Deal, è stata sottoposta al trattamento. Finché qualcosa va storto. Aileen inizia ad accusare disturbi della memoria, e poi sparisce nel nulla. Julian però è disposto a tutto pur di ritrovarla. E di regalarle il loro per sempre.
Quando mi sono immersa nella lettura di Time Deal sono rimasta subito affascinata dall'ambientazione e dall'idea generale che andava sviluppandosi. Ho adorato la scelta di ambientare la storia in un'isola in mezzo all'oceano, l'unico luogo sulla terra non colpito in modo irreversibile dalla potenza del nucleare, come un barlume di speranza per l'umanità. Ma al contempo un "paradiso" invaso da un potere quasi tirannico che gli amanti del distopico non possono non apprezzare.
Un siero capace di rendere le persone immortali, bloccare la loro età rendendole immuni allo scorrere del tempo, un farmaco al cui fascino pochissimi sarebbero in grado di resistere se esistesse davvero, ma distribuito in questo caso attraverso l'indottrinamento. Persone bloccate nei loro visi plastici, immutabili, che si trasformano quasi in macchine inarrestabili e che ammetto mi hanno più volte inquietato con i loro sorrisi e la loro perfezione quasi come fossero bambole di ceramica in un film horror. Una società che non è rose e fiori come sembra inizialmente, e che ben presto porta i protagonisti a ritrovarsi ingarbugliati in situazioni sempre più pericolose.
Julian è un ragazzo dai principi morali indistruttibili, capace di mettere da parte le responsabilità solo per trovare una via di salvezza per la sua sorellina Sara, o per ritrovare la sua fidanzata, Aileen, rapita improvvisamente e sparita nel nulla.
Aileen è in realtà il personaggio che mi è piaciuto meno e ammetto di non aver granché sentito quel sentimento profondo che avrebbe dovuto legare lei e Julian da dieci lunghi anni. A volte viziata, a volte capricciosa, a volte un po' troppo legata ad una vita che sostiene di non volere. Considerata la marea di protagoniste "cazzute" - passatemi il termine - di cui si legge ultimamente nei fantasy e nei distopici, credo che lei non sia proprio l'orgoglio di noi donne. Ma forse è proprio questo a renderla più realistica.
Al contrario ho amato la coppia Julian-Stan - o Stanny per la piccola Sara - un duo inarrestabile, dal legame indissolubile. Migliori amici fin dall'infanzia, mi sono sembrati come due fratelli, due complici in una vita di rinunce e sacrifici, pronti a tutto l'uno per l'altro. Di Stan poi ho adorato poi l'immancabile sarcasmo, le battute sciocche e quelle più argute, il suo frizzante umorismo che ha un po' rivitalizzato la storia.
In effetti, nonostante le splendide premesse e lo sviluppo interessante, è una lettura che manca di vivacità, di vitalità, di quell'energia travolgente che a volte basta a rendere una lettura indimenticabile. Lo stile dell'autore mi ha lasciata perplessa, con tutte quelle descrizioni prolisse e situazioni spiegate nei minimi dettagli anche quando non sembrava necessario, una lentezza che avrebbe avuto forse bisogno di qualche dialogo in più e soprattutto di molta più azione, senza lasciare dubbi o vuoti di trama, perchè nonostante tutte quelle parole, ancora ci sono domande a cui non ho trovato una risposta.
In particolare, cosa consiste essere un affiliato? Se qualcuno lo ha letto e sa spiegarmelo, prego, perchè nonostante si è detto e ripetuto che è una cosa orribile, inumana ecc ecc, non sono riuscita a capirlo..e quindi a capire tutta quell'avversione iniziale al solo pensare alla comunità della TD Pharma riunita.
Detto questo però, non posso negare che se non si è in cerca di una storia adrenalinica e dal ritmo impetuoso, Time Deal è in realtà una lettura entusiasmante ed appassionante, ricca di spunti di riflessione e dal finale a mio avviso sorprendente. La mia valutazione per questo distopico made in Italy è un positivo 3/5, un voto che vorrei poter alzare per la brillante idea di fondo e per i sorprendenti risvolti, ma che purtroppo è penalizzato dai dubbi rimasti e dalla lentezza della narrazione.
Consiglierei questo libro... a chi è in cerca di una lettura distopica originale, appassionante e al contempo estremamente particolareggiata nelle sue descrizioni, con un filo di romanticismo che non guasta e una "spalla" incredibile.
Io credo che alle parole "vita eterna" avrei alzato la manica per una bella puntura, sarà che spero sempre che ogni giorno abbia qualche ora in più..probabilmente però una vita breve ma intensa ha un sapore meno cinico e amaro.
La gioventù non è il futuro
La vita eterna non è un sogno
La gioventù è il presente
La vita eterna è realtà
Un siero capace di rendere le persone immortali, bloccare la loro età rendendole immuni allo scorrere del tempo, un farmaco al cui fascino pochissimi sarebbero in grado di resistere se esistesse davvero, ma distribuito in questo caso attraverso l'indottrinamento. Persone bloccate nei loro visi plastici, immutabili, che si trasformano quasi in macchine inarrestabili e che ammetto mi hanno più volte inquietato con i loro sorrisi e la loro perfezione quasi come fossero bambole di ceramica in un film horror. Una società che non è rose e fiori come sembra inizialmente, e che ben presto porta i protagonisti a ritrovarsi ingarbugliati in situazioni sempre più pericolose.
In quell'assurdo paradosso si esprimeva il dramma di Aurora. Nella costante incertezza riguardo alla reale età del prossimo, nell'inconfutabile dubbio a proposito della maturità intellettuale di uno sconosciuto stava il perenne conflitto psicologico dei cittadini di quella metropoli, isolata dal resto del mondo e schiava di se stessa.
Julian è un ragazzo dai principi morali indistruttibili, capace di mettere da parte le responsabilità solo per trovare una via di salvezza per la sua sorellina Sara, o per ritrovare la sua fidanzata, Aileen, rapita improvvisamente e sparita nel nulla.
Aileen è in realtà il personaggio che mi è piaciuto meno e ammetto di non aver granché sentito quel sentimento profondo che avrebbe dovuto legare lei e Julian da dieci lunghi anni. A volte viziata, a volte capricciosa, a volte un po' troppo legata ad una vita che sostiene di non volere. Considerata la marea di protagoniste "cazzute" - passatemi il termine - di cui si legge ultimamente nei fantasy e nei distopici, credo che lei non sia proprio l'orgoglio di noi donne. Ma forse è proprio questo a renderla più realistica.
«Ti amo.» «Anch’io, Aileen. Per questo ti chiedo di capirmi.» «Io ti capisco benissimo, da sempre, lo so che sarai l’ultimo a piegarti. Ma non ci posso fare niente, una parte di me si augura che questo accada. Perché ho paura. Ho paura di tutto ciò che sta succedendo e di tutto ciò che può allontanarci. Ti sembra strano?»
Al contrario ho amato la coppia Julian-Stan - o Stanny per la piccola Sara - un duo inarrestabile, dal legame indissolubile. Migliori amici fin dall'infanzia, mi sono sembrati come due fratelli, due complici in una vita di rinunce e sacrifici, pronti a tutto l'uno per l'altro. Di Stan poi ho adorato poi l'immancabile sarcasmo, le battute sciocche e quelle più argute, il suo frizzante umorismo che ha un po' rivitalizzato la storia.
In effetti, nonostante le splendide premesse e lo sviluppo interessante, è una lettura che manca di vivacità, di vitalità, di quell'energia travolgente che a volte basta a rendere una lettura indimenticabile. Lo stile dell'autore mi ha lasciata perplessa, con tutte quelle descrizioni prolisse e situazioni spiegate nei minimi dettagli anche quando non sembrava necessario, una lentezza che avrebbe avuto forse bisogno di qualche dialogo in più e soprattutto di molta più azione, senza lasciare dubbi o vuoti di trama, perchè nonostante tutte quelle parole, ancora ci sono domande a cui non ho trovato una risposta.
In particolare, cosa consiste essere un affiliato? Se qualcuno lo ha letto e sa spiegarmelo, prego, perchè nonostante si è detto e ripetuto che è una cosa orribile, inumana ecc ecc, non sono riuscita a capirlo..e quindi a capire tutta quell'avversione iniziale al solo pensare alla comunità della TD Pharma riunita.
Detto questo però, non posso negare che se non si è in cerca di una storia adrenalinica e dal ritmo impetuoso, Time Deal è in realtà una lettura entusiasmante ed appassionante, ricca di spunti di riflessione e dal finale a mio avviso sorprendente. La mia valutazione per questo distopico made in Italy è un positivo 3/5, un voto che vorrei poter alzare per la brillante idea di fondo e per i sorprendenti risvolti, ma che purtroppo è penalizzato dai dubbi rimasti e dalla lentezza della narrazione.
Consiglierei questo libro... a chi è in cerca di una lettura distopica originale, appassionante e al contempo estremamente particolareggiata nelle sue descrizioni, con un filo di romanticismo che non guasta e una "spalla" incredibile.
Voi lo avete letto? Se vi foste trovati al posto dei protagonisti, cosa avreste scelto?
Se ve le siete perse, vi elenco qui le recensioni delle altre ragazze del review party! ^^
Anche per me la valutazione è di tre stelline
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