Prima che finisca questa intensa giornata, non voglio mancare l'appuntamento con il Teaser Tuesday del martedì e il libro da cui vi propongo un estratto oggi è Traveller, secondo volume della serie Passenger di Alexandra Bracken di cui vi avevo già parlato QUI. Una lettura che mi sta prendendo quasi quanto la prima e che si sta rivelando un filo più adrenalinica..ma bando alle ciance, ecco qui l'estratto che ho pescato! ;)
Etta fu svegliata dal richiamo roboante del tuono.Immagino che molti di voi lo avranno già letto subito dopo Passenger, io invece mi sono persa in altre letture ma finalmente riuscirò a scoprire se Etta e Nicholas riusciranno a ritrovarsi e soprattutto a trovare l'astrolabio..non vedo l'ora di finirlo per conoscere tutta la storia, ma per ora mi godo la lettura! ;)
Il suo corpo sembrava avvolto da lingue di fuoco. La sua mente riprese conoscenza in un baleno. La pelle le bruciava sulle ossa, pareva ritirarsi ed esporre ogni nervo e ogni vena a una totale, inarrestabile sofferenza. Inspirando, si sentì soffocare; i polmoni erano troppo contratti per catturare l'aria. Sapeva di non trovarsi sott'acqua - avvertiva la terra dura e ruvida sotto di sé -, ma l'istintiva esplosione di panico, il corpo pesante come pietra anche quando provava a divincolarsi, le fecero credere d essere sul punto di annegare.
Voltò la testa e tossì per scacciare la polvere che le riempiva la bocca. Persino quel minuscolo movimento provocò una scarica di dolore alla spalla, alle costole e di nuovo lungo la schiena.
Frammenti scomposti di ricordi esplosero nella foschia febbrile di calore e delirio: Damasco, astrolabio, Sophia, e...
Si costrinse ad aprire gli occhi, solo per chiuderli di nuovo di fronte all'intensità del sole. Le bastò un secondo per assimilare l'immagine di un mondo bianco come ossa e del modo in cui tremava e luccicava con le ondate di calore che salivano dalla polvere chiara sul terreno. Le ricordava la luce del sole che giocava sulle onde dell'oceano. Le ricordava...
Un passaggio.
Era quello il tuono che udiva, allora. Non stava arrivando un temporale, nessuna tregua dal calore. Era circondata dal deserto - ovunque, per chilometri -, interrotto in lontananza da altopiani che non riconosceva, invece di antiche strutture e templi. Allora non era...
Non era a Palmira. L'aria aveva un odore diverso e le bruciava le narici a ogni respiro. Non c'era traccia degli arbusti marcescenti nella vicina oasi. E non c'era nemmeno un cammello.
Una morsa le serrava il petto e un nodo di confusione e paura le stringeva lo stomaco.
Non sei l'unica che deve ancora perdersi fra le pagine di Traveller, ho aspettato che uscissero e ora spero di trovare il tempo per leggerlo. Dall'estratto mi incuriosisce sempre di più:)
RispondiEliminaUn saluto da Destino di Carta:)
Al momento lo sto divorando, ma inizialmente è stata un po' lentina la ripresa dal secondo..vedremo sul finale quanto mi soddisferà! ^^
Elimina