martedì 12 dicembre 2017

Teaser Tuesday #109 | Syracusa

Buonasera Readers! Siamo di nuovo a martedì e come ogni settimana torna sul blog la rubrica Teaser Tuesday, con un estratto dalle mie letture. In questi giorni sto leggendo Syracusa, romanzo storiografico di Matteo Bruno che ammetto mi sta molto appassionando, e di cui vi parlerò in una bella recensione questo weekend...nel frattempo vi lascio sbirciare tra le pagine, giusto per incuriosirvi un pochetto! ;)




Quel giorno stesso la situazione precipitò: gli spartani in avvicinamento si divisero in due colonne; la prima, marciando a passo sostenuto, aggirò il promontorio alle spalle di Eleusi prima che l'evacuazione fosse portata a termine, mentre l'altra continuò ad avanzare lungo il litorale per chiudere la città in una enaglia, tra il monte e il mare. In un attimo si diffuse il terrore. I contadini più risoluti corsero a casa a prendere falci, zappe e forconi, determinati a infilzare quanti più nemici possibile, prima di soccombere. Gli altri, con le mani nei capelli, aspettavano rassegnati la fine, mentre donne e bambini si disperavano. La fanciulla non resse a tanto strazio e corse a cercare rifugio tra le mura del tempio.
Se gli spartani si presero tanto disturbo da organizzare quella manovra a tenaglia fu perchè Eleudi non era un luogo qualsiasi. Il tempio di Demetra era famoso in tutta la Grecia per i Misteri che vi si celebravano ed era stracolmo di coppe e monili d'oro e d'argento, di casse traboccanti di lucide monete coniate in ogni dove, di fermargli, spille, anelli e mille altri oggetti preziosi, portati in dono dai padroni degli appezzamenti coltivabili nella pseranza di ingraziarsi la dea.
Erano ricchezze che avrebbero fatto gola a chiunque, soprattutto agli spartani che, all'inizio di quella guerra, erano spovvisti di qualunque risorsa, al punto che si vociferava che avessero addirittura tentano di assoldare dei mercenari pagandoli con spiedi di ferro. «Gli spartani si impadroniranno di tutto!» gracchiò un vecchio sacerdote, rinsecchito come un uccellino caduto dal nido. «Va' in cortile, scava una buca e nascondici tutto quello che riesci a trovare» disse a una schiava porgendole una vanga.
Per i soldati atenieri non c'era alcuna via di fuga, ma vollero battersi fino all'ultimo per preservare l'onore, che già era stato intaccato dalla decisione di Pericle di ritirarsi senza combattere. Tuttavia il loro filarco decise che almeno uno sarebbe dovuto correre ad Atene a informare gli arconti di quanto stava accadendo, magari per convincerli a mandare una qualunque forma di aiuto. Gli altri invece si sarebbero rinchiusi nel perimetro del tempio, erto su uno sperone di roccia e circondato da un solido muro di cinta, e lì avrebbero resistito il più a lungo possibile. Insieme a un manipolo di profughi entrarono nel recinto sacro con i loro cavalli adorni di cinghie e gualdrappe colorate, che tirarono per le redini e legarono nel cortile. Non erano che poche decine di soldati, in realtà; un numero così esiguo da non poter opporre una significativa resistenza, eppure lo sguardo di tutti quei giovani brillava di determinazione, e la fanciulla, guardandoli, fu certa che avrebbero difeso quella gente con le loro stesse vite, se fosse stato necessario. Cercò insistentemente il cavaliere che tanto l'aveva colpita, ripensando ai discorsi sull'amore che aceva con l'amica, e infine lo scorse che parlava con l'odioso compagno armato di vincastro. Lo fissò così a lungo che lui dovette percepire ilk peso del suo sguardo, tanto che alla fine si girò e le abozzò un sorriso. O almeno così le parve.
Prima che calasse il sole, i sodlati tirarono a sorte per stabilire chi avrebbe dovuto andarsene per allertare la città, e la giovane ancella maledisse il fato quando capì che era stato proprio il cavaliere che poco prima brandiva il vincastro a pescare il bastoncino più corto degli altri dalle mani del filarco. Lui sarebbe andato ad Atene, lui si sarebbe salvato. E non era giusto.

Un estratto un po' lunghetto, ma fosse per me vi metterei qui tutto il libro perchè lo sto letteralmente divorando, una storia appassionante, raccontata con uno stile semplice ma efficace...forse mi mancava il genere, forse Bruno è un autore bravissimo, ma non vedo l'ora di scoprire l'epilogo di questa appassionante vicenda! ^^

Fatemi sapere che ne pensate, se vi ispira o lo avete letto...aspetto come sempre i vostri commenti con un estratto del libro che state leggendo oppure con il link al vostro Teaser Tuesday...sono sempre curiosa di sbirciare in letture che non conosco! ;)

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