martedì 27 marzo 2018

BLOGTOUR Una ragazza inglese (tappa #7) | Originale VS Retelling

Buongiorno Lettori! Questa giornata è iniziata con un bellissimo cielo sereno e il mio umore ne ha risentito positivamente, per continuare al meglio voglio parlarvi un po' di una delle mie attuali letture. In occasione del blogtour organizzato per Una ragazza inglese, vorrei mettere il focus sull'idea alla base del romanzo di Beatrice Mariani che ispirandosi a Jane Eyre ha dato vita ad una storia ricca di emozioni e leggerezza...


Il libro può quindi essere definito un retelling di un grande classico e come tale ha in effetti molto in comune con il romanzo di Charlotte Brontë, ma per chi ancora non avesse ben chiaro l'idea di retelling, ecco qualche spiegazione per poter capire meglio questo genere di libri e in particolare Una ragazza inglese.


CHE COS'è UN RETELLING? 
Un retelling è un romanzo che nasce con l'intenzione di rivisitare una fiaba o una storia solitamente molto nota, ma in una veste totalmente nuova. Può prendere come spunto i caratteri principali, come i personaggi o situazioni chiave dell'originale, ma non deve per forza ricalcare strettamente il romanzo o la storia cui si ispira, il fattore interessante di questi libri è proprio il nuovo taglio che l'autore ha deciso di dare.




UNA RAGAZZA INGLESE, RETELLING DI JANE EYRE 
Devo dire che Beatrice Mariani ha davvero fatto un ottimo lavoro con Una ragazza inglese, adattando il grande classico all'epoca contemporanea, mantenendo i caratteri principali e soprattutto la chiave emotiva, senza però cadere nel banale rischiando di riscrivere la storia senza nulla di nuovo.

Quello che ho notato di diverso è proprio la freschezza della storia, quel velo vivace che dà colore, distaccandosi dalle atmosfere grigie del romanzo originale e rendendo più leggera la lettura.
A rafforzare questa inclinazione più solare è di sicuro lo stile dell'autrice, che con un taglio più moderno gioca sull'ironia, sul brio di una narrazione semplice ma di carattere che non si può non adorare, divorando l'intero romanzo in poche ore.

Una nuova veste per una storia che non si può che amare, e a richiamare il grande classico di Charlotte Brontë ci sono i personaggi stessi e i loro nomi, riadattati in italiano o storpiati leggermente, a eccezione della protagonista Jane.

In questa moderna versione, Jane ha fortunatamente degli zii più clementi, più affettuosi, eppure la solitudine rimane un punto dolente, infatti la famiglia in cui viene accolta dopo la scomparsa dei suoi genitori non ha nulla a che fare con il suo modo di vedere il mondo, le sue abitudini e la sua indole. Anche in questa versione, il dispettoso Giacomo e la vezzosa Giorgia non lasciano tregua alla protagonista che si ritrova circondata da persone che non riuscirà mai a considerare come la sua famiglia.

La dolce Bessie si trasforma qui in una fredda e imponente donna ucraina soprannominata Bettina, che ho adorato per i suoi atteggiamenti affettuosi e quasi materni nei confronti di Jane, quel modo di proteggerla e starle vicino anche da lontano.

Ma più di tutti ho amato Edward Roch...ah, giusto...il dottor Edoardo Rocca,  padrone di casa a Villa Rocca dove Jane si ritrova a ricoprire il ruolo di Babysitter del dolce e pestifero Nick, il nipote di Edoardo. L'uomo è affascinante e intrigante, bello fin da subito agli occhi di Jane a differenza del particolare MR. Rochester, e il suo fascino fa breccia nel cuore di lei nonostante l'asprezza del suo carattere, attraverso le stesse impossibili situazioni con cui Jane Eyre e Edward Rochester si scontrano e si incontrano, ovviamente in chiave moderna.

I sentimenti celati, le illusioni, i fraintendimenti, ma soprattutto le emozioni che hanno distinto il grande classico dai romanzi del suo tempo, si ritrovano in questa nuova versione come una fluida catena che rende la storia intensa e profonda, nonostante la leggerezza e la freschezza che la caratterizzano.



A questo punto però, mi fermo. Potrei proseguire e magari dirvi tutto, ma vorrei davvero che deste una possibilità a questo meraviglioso retelling e non voglio quindi andare oltre e rischiare di spoilerarvi tutto tutto! U_U

Vi lascio il calendario dell'evento, così che possiate recuperare nel caso ve le foste perse le precedenti tappe del blogtour, una più interessante dell'altra, in particolare se non conoscete Jane Eyre vi consiglio di dare uno sguardo alla prima tappa che trovate QUI, ma sono comunque tutte ricche di contenuti e rivelazioni per sbirciare in questa intrigante storia! ^^


Ed ora vi saluto, ma vi aspetto Giovedì 29 per la recensione su tutti i blog cui seguirà l'intervista all'autrice, una quindicina di domande e risposte per conoscerla meglio e per comprendere appieno il suo lavoro...curiosi? Io corro a finire il romanzo e a immergermi nelle parole di Beatrice Mariani! *-*

2 commenti:

  1. Ciao :) ho amato tanto Jane Eyre, quindi onestamente l'idea di leggere un retelling mi spaventa e non poco xD

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    1. Spaventava anche me che non l'ho amato perdutamente quindi ti posso capire, per fortuna l'autrice è stata una maestra nel sottolineare le parti salienti riscrivendole in chiave moderna, senza però cadere nella banalità di un ricalco dell'originale..tutto è soggettivo, ma spero che darai una chance a questa storia dolce amara! :)

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