martedì 13 marzo 2018

Teaser Tuesday #115 | Red Sparrow

Buonsera lettori! Dopo una settimana di pausa torna la rubrica Teaser Tuesday, ormai molto a modo mio, ma adoro condividere estratti per farvi conoscere meglio le letture che affronto.
Personalmente trovo che leggere una pagina a caso di un libro sia un ottimo modo per capire se è una lettura che può piacere, almeno è quello che faccio quando in libreria sono indecisa...comunque, poche chiacchiere, vi lascio un estratto da Red Sparrow, di cui vi parlerò in modo più approfondito giovedì! ^^




Inizio della terza fase di addestramento. Aule gremite con seggiole di plastica, pannelli insonorizzanti alle pareti e proiettori tozzi e ingombranti sul soffitto. Tra i doppi vetri delle finestre, dozzine di mosche morte. Cominciarono le lezioni di economia mondiale, energia, politica, terzo mondo, affari internazionali e “problemi globali”. E America. Non erano più il Grande Nemico, ma gli Stati Uniti continuavano a essere il concorrente principale della Russia. Era logico che la parità tra superpotenze andasse mantenuta.
Le lezioni sulla materia erano piuttosto animate. Gli americani davano per scontati la Russia e i russi, non li conoscevano e provavano a manipolarli. Washington aveva interferito con le recenti elezioni, per fortuna senza conseguenze. L’America sosteneva gli oppositori di Putin e incoraggiava il dissenso in quel delicato periodo di ricostruzione. Le forze militari americane minacciavano la sovranità russa dal Baltico al Mar del Giappone. La recente politica del reset era un insulto, non c’era bisogno di resettare proprio niente. La questione, pura e semplice, era che la Russia meritava rispetto, la Rodina meritava rispetto. Ecco, se in qualità di agente dell’SVR Dominika avesse mai conosciuto un americano, avrebbe dovuto dimostrargli che la Russia meritava rispetto.

L’ironia era che ormai l’America era in declino, ripetevano gli istruttori, e i temibili Stati Uniti di un tempo erano solo un ricordo. Impegnata in guerre lontane, in sofferenza economica, la presunta patria dell’uguaglianza era lacerata dai conflitti di classe e da una velenosa politica di ideologie in conflitto. E quegli sciocchi degli statunitensi non avevano ancora capito che senza la Russia non sarebbero mai riusciti a imbrigliare la volata della Cina, che avevano bisogno della Russia come alleato nelle guerre del futuro.
E se gli americani preferivano scegliere di mettersi contro di loro credendoli fiacchi e deboli, li aspettava una sorpresa. Una recluta prese la parola per esprimere dissenso. Le vecchie nozioni di “Est”e “Ovest”, disse, erano antiquate. E poi la Russia aveva perso la Guerra fredda, bisognava farsene una ragione. Un brusio si diffuse nell’aula. Un altro studente si alzò con un lampo rabbioso negli occhi. «Non è vero, la Russia non ha perso la Guerra fredda» disse. «La Guerra fredda non è mai finita».
Dominika guardò le lettere scarlatte delle sue parole salire fino al soffitto. Belle parole, parole forti. Interessante. La Guerra fredda non era mai finita.

Lo so, come sempre cedo e alla fine altro che Teaser! MA così potete farvi un'idea più chiara del tipo di romanzo. In realtà devo essere sincera, non è male ma ci sono alcuni parti esageratamente prolisse, una marea di sigle e personaggi e soprattutto parole in russo, che non è un problema perchè lo sto studiando, ma sono sempre seguite dalla traduzione, cosa che allunga tutte le frasi. Oddio, adesso finisce lo recensisco qui su due piedi e invece merita un po' più di spazio, quindi se siete curiosi vi aspetto giovedì! ;)

Nel frattempo, sono curiosa di sapere cosa pensate di queste poche righe, che idea vi siete fatti e se è nella vostra wishlist...insomma, commentate miei cari, magari con un estratto del libro che state leggendo oppure con il link al vostro Teaser Tuesday...sono sempre curiosa di sbirciare in letture che non conosco! ;)

2 commenti:

  1. Questa mattina ho letto una recensione non proprio entusiastica di questo romanzo. Scorrevole, ma non molto semplice. Ero molto incuriosita a leggerlo, ma a questo punto non so.. Magari darò prima la precedenza ad altro, e poi vedrò ;)

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    1. Confermo, la semplicità non è proprio nello stile di Matthews. La trama è avvincente, ma c'è qualche ostacolo..se sei curiosa, domattina pubblicherò la recensione così ti fai un po' un'idea supplementare! ^^'

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