Buongiorno Readers! Oggi è martedì e visto che mi sono alzata presto inizio subito con il Teaser Tuesday e uno splendido estratto da uno dei libri che ho in lettura, la scelta è ricaduta oggi su Bet, thriller di Fabio Tacchi edito Dunwich Edizioni che mi sta molto prendendo e che visto quanto è breve finirò sicuramente in serata. La protagonista non è simpaticissima, ma non riesco a staccare gli occhi dalle pagine! *-*
Quando ritorno a guardare l'ingresso della villetta mi accorgo che ne è appena uscito un uomo alto, vestito con una tuta grigia. Ora è di spalle e sta parlando con un operaio, il più grosso. Riesco quasi a sentire le voci ma sono troppo lontana pechè capisca cosa dicono. Mi avvicino di qualche passo rimanendo al fianco delle auto parcheggiate sul viale. L'uomo si gira leggermente ma non abbastanza perchè io ne veda il volto. Forse un altro passo e vedrei il suo viso ma c'è un'auto parcheggiata proprio a cavallo del marciapiede di fronte a me. Gli occhiali in questo momento mi avrebbero fatto comodo. Mi sporgo un po', solo qualche centimetro oltre il cofano della macchina, quando la cinta della borsa si impiglia sullo specchietto della berlina nera. Il rumore dell'allarme della vettura rimbomba per miglia di distanza. È tanto forte da farmi male alle orecchie. Cerco di divincolarmi come un cerbiatto intrappolato in una tagliola. Con un paio di strattoni riesco a disarcionare la borsa ma la macchina continua a suonare, con le luci gialle lampeggianti e tutto il resto. D'istinto, do un calcio alla ruota. Di certo non migliora la situazione. Di colpo l'allarme si ferma. Le luci si spengono. L'auto emette un piccolo bip, simile al verso di un insetto.
Mi giro verso la casa sperando di non aver attirato troppo l'attenzione. L'uomo che prima stava parlando di spalle, quello vestito con la tuta, ora è a poco più di un metro da me con il telecomando in mano. Mi guarda, incuriosito.
È lui.
Da questa distanza, pur senza occhiali riesco a vederlo perfettamente. Con il viso inclinato, mi guarda come se fossi un alieno. Con ogni probabilità la mia faccia è pallida come un fiocco di neve, lo sento dal freddo della pelle, le mani mi tremano e sento il sangue scendere verso le gambe. L'uomo che ho davanti è Adam. L'Adam che ho creato io. Riesco a riconoscere nel volto di fronte a me i lineamenti delle persone da cui ho rubato le foto per costruire il feticcio. La mascella pronunciata, il mento solcato da una leggera cicatrice, gli occhi scuri e affossati nel cranio e il naso leggermente storto verso destra. È lui, non ne ho alcun dubbio. Non so come, ma davanti a me c'è l'uomo che io stessa ho creato dal nulla.
In un thriller non è mai facile beccare un estratto senza spoiler e questo è il meglio che sono riuscita a fare, ad ogni modo si sta rivelando tutt'altro rispetto al romanzo che pensavo fosse e ne sono felice, diverso da ciò che ho letto finora è una lettura abbastanza avvincente..vedremo sul finale! ^^
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