Buongiorno Readers! Oggi vi parlo di Horizon, primo libro dell'omonima serie sci-fi di Tabitha Lord. Una lettura che mi ha appassionata, per certi sorpresa e molto incuriosita, tuttavia una storia con giusto qualche elemento fantascientifico, e invece tante, tante emozioni...curiosi di scoprirla? Date un'occhiata alla recensione, ma prima qualche informazione più dettagliata! ;)
Autore: Tabitha Lord
Editore: Wise Ink Creative Publishing
Data di uscita: 1 Dicembre 2015
Pagine: 320
Tascabile 13.32 € (disponibile solo in lingua originale)
TABITHA LORD vive nel Rhode sland, a qualche città di distanza da dove è cresciuta. Sposata, madre di quattro splendidi figli, due viziatissimi gatti e un adorabile labrador nero. Si è laureata in letteratura classica al "College of the Holy Cross" e insegnato Latino per anni alla Meadowbrook Waldorf School. Ha lavorato anche all'ufficio ammissioni prima di rivolgere full-time la sua attenzione alla scrittura. Potete visitare il suo blog al link www.tabithalordauthor.com dove ospita altri bloggers e discute di alcuni particolari temi tra cui la sua esperienza come scrittrice. Horizon è il suo primo romanzo, cui segue Infinity e un terzo ancora inedito libro.
TRAMA Caeli Crys non sta vivendo - sta sopravvivendo. Nella fuga dopo il genocidio della sua gente, si ritrova testimone dell'incidente di una nave spaziale nei dintorni del suo campo di fortuna. Quando percepisce le sofferenze del pilota ferito a miglia di distanza, non può far altro che rischiare per salvargli la vita. Il Comandante Derek Markham si risveglia incastrato su un pianeta inesplorato. Il suo co-pilota è morto, la sua nave distrutta, e lui è vivo solo grazie a una bellissima giovane donna che lo sta guarendo con il suo potere della mente. Non appena Derek recupera le forze, Caeli condivide con lui gli orrori del suo passato e la sua paura del futuro. Quando la nave di comando di Derek, la Horizon, manda i soccorritori, Derek riesce a convincere Caeli a partire insieme a lui. Ma il suo mondo è insidioso come quello di Caeli, pieno di spie, terroristi interplanetari, e itrighi politici. Presto il team della Horizon accorrerà a difendere un remoto pianeta da un attacco terrorista, e le incredibili capacità empatiche di Caeli potrebbero essere l'arma necessaria a salvarlo.
Quando ho iniziato questa lettura mi aspettavo una storia ricca di elementi fantascientifici, una sorta di viaggio su una nave spaziale un po' alla "Abaddon's Gate", ma mi sono invece trovata di fronte tutt'altro. Una storia d'amore, una seconda chance, una via di salvezza e di conforto per l'incredibile protagonista.
Caeli è un personaggio che nel corso del libro viene molto approfondito, la si conosce a fondo sia grazie al racconto del suo drammatico passato, sia nell'evolversi del suo carattere che matura e diventa più saggio ed empatico ad ogni capitolo. Un personaggio forte e pieno di coraggio anche nei momenti più difficili. A volte troppo buona, troppo gentile, troppo ingenua, ma d'altronde l'altruismo è parte del suo dono, del suo essere.
Dono su cui ho avuto qualche dubbio e perplessità, devo ammettere. Inizialmente il suo potere consiste nel curare le persone con il solo tocco delle mani, mentre nella sua mente appaiono le immagini 3d di eventuali ferite, lesioni o malattie in corso su cui lei agisce. Dopo una ventina di pagine si scopre poi che lei può leggere nella mente, non solo sentire le sensazioni, ma vedere proprio cosa sta pensando l'altra persona, scavare nei suoi ricordi e nel suo passato, addirittura imparare una lingua aliena in pochi istanti estrapolando il "vocabolario" dalla mente della persona con cui è in connessione in quel momento. Dopodiché, andando avanti racconta della sua fuga da chi ha distrutto il suo villaggio e ucciso e schiavizzato la sua gente: Caeli può creare illusioni e immagini con il solo pensiero, mimetizzando o rendendo invisibile agli occhi determinati elementi dell'ambiente, tra cui persone in movimento. Dunque, un potere decisamente un po' troppo generico, o esteso, comodo per risolvere qualsiasi situazione e alla fine troppo inverosimile. Idea affascinante, ma mi ha dato l'impressione che l'autrice non avesse bene in mente cosa fare di Caeli e del suo dono empatico e lo usasse un po' come "tappabuchi" per riempire e risolvere le diverse situazioni.
Ho adorato però la pensata del mondo post-apocalittico, rivisto dopo qualche centinaio di anni in cui le persone hanno ricostruito i propri villaggi, seppur decimati, e i risultati di qualche strana operazione genetica e chimica che ha distrutto tutto si manifesta negli abitanti del pianeta, o almeno in circa metà di loro. La popolazione è infatti divisa tra "persone con un dono" e persone senza, rispettivamente: Novali e Amathi.
Nella prima parte del libro conoscendo la storia di Caeli, scopriamo gli abitanti del suo pianeta, Almagest, e la situazione instabile che si è instaurata tra le due popolazioni sopravvissute per colpa delle diversità. Gli Amathi sono persone che si sono distaccate dall'altra metà della popolazione, spaventati dai poteri dei Novali e dalla loro diversità, ma cosa peggiore di tutte guidate da un personaggio aggressivo ed arrogante.
Una parte che mi ha molto appassionata, ma che purtroppo non ha avuto una vera e propria conclusione, lasciando in sospeso il racconto dell'insurrezione contro il crudele dittatore. Probabilmente un aspetto della trama che verrà ripreso nei prossimi libri, ma che chiuso in questo modo sembra cadere nel dimenticatoio, come se Caeli lasciasse indietro tutti gli altri cercando di salvarsi, mettendo così un po' in discussione la linea del personaggio.
L'attrazione tra Derek e Caeli è prevedibile fin dal loro primo incontro: l'effetto crocerossina, si sa, porta sempre e solo a una idilliaca storia d'amore tra i due survivors. Tuttavia, l'autrice ci tiene parecchio in sospeso, intervallando le emozioni di Derek con i racconti di Caeli e arrivando così a ben più di metà libro prima che tra i due nasca realmente qualcosa. In un certo senso ho apprezzato il tentativo di creare una storia d'amore dalle basi più fondate rispetto al classico ista-love, ma c'è da dire che tutto questo avviene in circa una settimana.
Il loro rapporto è una seconda chance per entrambi. Caeli torna finalmente a vivere, a sorridere, a provare emozioni e a vedere del buono in quel mondo che le ha tolto tutto. Derek invece ha finalmente motivo per essere migliore, per andare oltre tutte le cose terribili che ha visto, e ritrovare quindi la speranza che aveva perso da tempo. Un turbinio di emozioni quindi, con momenti pieni di passione e situazioni di confronto in cui ognuno sostiene l'altro, dandosi l'un l'altro la forza di andare avanti.
All'arrivo dei soccorritori, Caeli e Derek partono insieme, e una volta sulla Horizon Caeli non riesce a non rimanere affascinata e coinvolta dalla vita e dalle attività svolte da quell'incredibile "macchina umana". I suoi poteri diventano presto indispensabili e avere di nuovo uno scopo sembra darle ancora più forza. Da questo punto in poi si ha una parte parecchio movimentata e piena d'azione, tanto che mi è sembrato quasi di leggere un altro libro, ma mi ha appassionata tanto quanto i primi capitoli.
In particolare viene presentato l'universo oltre Almagest, la rete di potere e alleanze che tiene in equilibrio il rapporto tra i diversi pianeti e in particolare viene presentata la minaccia più grande di tutte, con risvolti imprevedibili. Come sempre però, un aspetto che mi affascina sempre è la scoperta di nuove ambientazioni, le descrizioni di paesaggi incredibili, e anche in questa lettura non ho potuto non rimanere estasiata dalle immagini che l'autrice ci propone.
Horizon è una lettura mutevole, appassionante e sorprendente, un fantascientifico leggero incentrato sui due personaggi principali e sulle loro emozioni, ma in particolare sul loro legame che cresce ad ogni pagina, rinsaldandosi e maturando. La mia valutazione è un meritato 4/5 per una storia che mi ha coinvolta e mi ha trascinata in più avventure contemporaneamente, in un continuo alternarsi di presente e passato che ha reso più completa e approfondita un racconto già tanto intrigante.
Caeli è un personaggio che nel corso del libro viene molto approfondito, la si conosce a fondo sia grazie al racconto del suo drammatico passato, sia nell'evolversi del suo carattere che matura e diventa più saggio ed empatico ad ogni capitolo. Un personaggio forte e pieno di coraggio anche nei momenti più difficili. A volte troppo buona, troppo gentile, troppo ingenua, ma d'altronde l'altruismo è parte del suo dono, del suo essere.
She was a natural leader. Not the kind who called attention to themselves with eloquent words and a charismatic personality, but the kind that people followed because they were strong and brave and capable.
Dono su cui ho avuto qualche dubbio e perplessità, devo ammettere. Inizialmente il suo potere consiste nel curare le persone con il solo tocco delle mani, mentre nella sua mente appaiono le immagini 3d di eventuali ferite, lesioni o malattie in corso su cui lei agisce. Dopo una ventina di pagine si scopre poi che lei può leggere nella mente, non solo sentire le sensazioni, ma vedere proprio cosa sta pensando l'altra persona, scavare nei suoi ricordi e nel suo passato, addirittura imparare una lingua aliena in pochi istanti estrapolando il "vocabolario" dalla mente della persona con cui è in connessione in quel momento. Dopodiché, andando avanti racconta della sua fuga da chi ha distrutto il suo villaggio e ucciso e schiavizzato la sua gente: Caeli può creare illusioni e immagini con il solo pensiero, mimetizzando o rendendo invisibile agli occhi determinati elementi dell'ambiente, tra cui persone in movimento. Dunque, un potere decisamente un po' troppo generico, o esteso, comodo per risolvere qualsiasi situazione e alla fine troppo inverosimile. Idea affascinante, ma mi ha dato l'impressione che l'autrice non avesse bene in mente cosa fare di Caeli e del suo dono empatico e lo usasse un po' come "tappabuchi" per riempire e risolvere le diverse situazioni.
Ho adorato però la pensata del mondo post-apocalittico, rivisto dopo qualche centinaio di anni in cui le persone hanno ricostruito i propri villaggi, seppur decimati, e i risultati di qualche strana operazione genetica e chimica che ha distrutto tutto si manifesta negli abitanti del pianeta, o almeno in circa metà di loro. La popolazione è infatti divisa tra "persone con un dono" e persone senza, rispettivamente: Novali e Amathi.
Nella prima parte del libro conoscendo la storia di Caeli, scopriamo gli abitanti del suo pianeta, Almagest, e la situazione instabile che si è instaurata tra le due popolazioni sopravvissute per colpa delle diversità. Gli Amathi sono persone che si sono distaccate dall'altra metà della popolazione, spaventati dai poteri dei Novali e dalla loro diversità, ma cosa peggiore di tutte guidate da un personaggio aggressivo ed arrogante.
Una parte che mi ha molto appassionata, ma che purtroppo non ha avuto una vera e propria conclusione, lasciando in sospeso il racconto dell'insurrezione contro il crudele dittatore. Probabilmente un aspetto della trama che verrà ripreso nei prossimi libri, ma che chiuso in questo modo sembra cadere nel dimenticatoio, come se Caeli lasciasse indietro tutti gli altri cercando di salvarsi, mettendo così un po' in discussione la linea del personaggio.
She made her way down the beach and looked out over the vast, blue ocean and into the distant horizon where sunlight was sparkling off the waves. Bending down, she touched her hand to the water. There were memories of the living and the dead that anchored her to this world, and it was difficult to say goodbye. But her future was not here, at least not right now, and so she turned, took one last breath of the salty air, and walked toward Solstice.
L'attrazione tra Derek e Caeli è prevedibile fin dal loro primo incontro: l'effetto crocerossina, si sa, porta sempre e solo a una idilliaca storia d'amore tra i due survivors. Tuttavia, l'autrice ci tiene parecchio in sospeso, intervallando le emozioni di Derek con i racconti di Caeli e arrivando così a ben più di metà libro prima che tra i due nasca realmente qualcosa. In un certo senso ho apprezzato il tentativo di creare una storia d'amore dalle basi più fondate rispetto al classico ista-love, ma c'è da dire che tutto questo avviene in circa una settimana.
Il loro rapporto è una seconda chance per entrambi. Caeli torna finalmente a vivere, a sorridere, a provare emozioni e a vedere del buono in quel mondo che le ha tolto tutto. Derek invece ha finalmente motivo per essere migliore, per andare oltre tutte le cose terribili che ha visto, e ritrovare quindi la speranza che aveva perso da tempo. Un turbinio di emozioni quindi, con momenti pieni di passione e situazioni di confronto in cui ognuno sostiene l'altro, dandosi l'un l'altro la forza di andare avanti.
Derek sat down next to her and brushed a piece of blonde hair out of her face. “We do the best we can where we’re at and hope our intentions and our essential character comes out when it needs to.” He gestured toward the door. “I have to trust the integrity of the people I work with, and I have to believe the purpose of my work is ultimately for the greater good. Then I make the best choice I can,” he paused for a moment, “and I live with it.”
All'arrivo dei soccorritori, Caeli e Derek partono insieme, e una volta sulla Horizon Caeli non riesce a non rimanere affascinata e coinvolta dalla vita e dalle attività svolte da quell'incredibile "macchina umana". I suoi poteri diventano presto indispensabili e avere di nuovo uno scopo sembra darle ancora più forza. Da questo punto in poi si ha una parte parecchio movimentata e piena d'azione, tanto che mi è sembrato quasi di leggere un altro libro, ma mi ha appassionata tanto quanto i primi capitoli.
In particolare viene presentato l'universo oltre Almagest, la rete di potere e alleanze che tiene in equilibrio il rapporto tra i diversi pianeti e in particolare viene presentata la minaccia più grande di tutte, con risvolti imprevedibili. Come sempre però, un aspetto che mi affascina sempre è la scoperta di nuove ambientazioni, le descrizioni di paesaggi incredibili, e anche in questa lettura non ho potuto non rimanere estasiata dalle immagini che l'autrice ci propone.
Caeli stopped and blinked up at the sky. The Tharsian sun cast a slightly reddish glow, and while the sky was blue, it was a pale color with pinkish hues blending into the horizon. He couldn’t help but smile at the wonder on her face, and he was filled with gratitude that he was able to share this moment with her.
Horizon è una lettura mutevole, appassionante e sorprendente, un fantascientifico leggero incentrato sui due personaggi principali e sulle loro emozioni, ma in particolare sul loro legame che cresce ad ogni pagina, rinsaldandosi e maturando. La mia valutazione è un meritato 4/5 per una storia che mi ha coinvolta e mi ha trascinata in più avventure contemporaneamente, in un continuo alternarsi di presente e passato che ha reso più completa e approfondita un racconto già tanto intrigante.
Consiglierei questo libro... a chi è in cerca di una lettura leggera, con qualche elemento sci-fi, ma tante, tante emozioni con cui struggersi e sorridere. Una lettura consigliata anche a chi è in cerca di un libro in inglese facile da leggere, con cui iniziare ad approcciarsi alla lettura in lingua.
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RispondiEliminaScusa il disturbo, ciauu!
Rainy