sabato 22 settembre 2018

Rainbow Book Club | Discussione CAP 11-15 Mentre noi restiamo qui

Buongiorno lettori! Iniziamo il weekend con un paio di chiacchiere librose perchè è arrivato il mio turno di ospitare la tappa di discussione per la lettura di settembre del Rainbow Book Club Mentre noi restiamo qui, di Patrick Ness.


Vi parlo in questo post dei capitoli dall'11 al 15, terza tappa della lettura che inizialmente non mi aveva troppo conquistata, ma che finalmente inizia ad incuriosirmi e appassionarmi un po' di più.




In questi cinque capitoli accadono due eventi
sorprendenti che mi hanno un po' risvegliata da quella lettura strascicante che mi era sembrata finora Mentre noi restiamo qui. Non fraintendetemi, l'idea dell'autore è splendida, perchè chi di noi non si è chiesto cosa accade al resto del mondo, mentre i soliti eroi protagonisti delle solite storie sono intenti a salvare il mondo? 
Per Ness, la vita degli altri va avanti, e quello che ci si ritrova a leggere è un semplice young adult, con uno stile particolare che contraddistingue l'autore, ma nulla più che drammi e crisi esistenziali tipiche di quelli adolescenti in procinto di finire le superiori.
E ok, ma io volevo di più! ç_ç

Tornando però ai capitoli di cui dovremmo discutere oggi direi che scopriamo sempre qualcosa in più sui cambiamenti che avvengono in questi cinque ragazzi, anche se di Nathan non sappiamo granché se non che Mickey (voce narrante) lo odia perchè Henna lo adora.
Ed eccolo, il problema di questa voce narrante: Mickey è fin troppo concentrato su Henna, tanto da risultare odioso in ogni circostanza, mentre cerca di marchiare il territorio senza però farsi avanti. Henna dal canto suo è una ragazza di cui sappiamo poche cose reali, perchè tutto ciò che Mickey racconta su di lei è ricoperto da un velo d'amore e ammirazione, quindi non riesco nemmeno a fare il tifo per nessuno dei due.

Si capisce che non approvo per nulla questa dinamica? No, infatti, la odio.

Il mio cinismo in questo senso forse mi sta rovinando la lettura, ma non ci posso fare niente, mi è sorta una repulsione per tutto ciò e non vuole andarsene via. Anche se...anche se in questi capitoli come ho detto i protagonisti hanno ben due incontri con ciò che di sovrannaturale sta accadendo in città e questo mi ha incuriosita da morire.
Il primo episodio avviene mentre stanno taggando un ponte, scrivendo a colpi di bomboletta i propri pensieri prima del diploma, tradizione che in questo caso viene interrotta da un'orda di uomini dagli occhi blu lucenti che avanza prepotentemente. Naturalmente i cinque sono costretti a scappare, ma la domanda mi è rimasta: che cosa sono quegli esseri? Da chi sono controllati? Cosa accade al resto del mondo mentre i cinque vanno verso il diploma? VOGLIO SAPERE!!

Ma c'è stato un altro evento di questo tipo, una conseguenza della lotta tra gli Indie e queste forze sovrannaturali sconosciute. Mentre Mickey e Mel sono al concerto degli Zaffi Roventi con la sorellina Meredith, un'esplosione fa breccia nella loro normalità, il teatro in cui sono sta per crollare e grazie al cielo non muore nessuno tranne una Indie, ma cosa viene detto alla folla? Che è stata una fuga di gas incontrollata.

RIPETO: VOGLIO SAPERE CHI SONO, COSA SUCCEDE, PERCHÈ SUCCEDE.

Queste domande mi assillano ad ogni evento o situazione, tanto da non riuscirmi a concentrare realmente sulle vicende di Mickey e dei suoi amici. Patrick Ness con questo suo libro mi sta facendo diventare un mostro di curiosità. I paragrafetti a inizio capitolo in cui brevemente viene spiegato cosa succede agli Indie non sono minimamente esplicativi, ma poi...chi sono questi INDIE? Una specie? Una moda?

Patrick Ness, ti sto odiando. Anche se ammetto, sei bravo eh.

Forse sto affrontando questa lettura con un po' troppa superficialità, ma il fantasy e lo sci-fi sono i miei generi, adoro i post-apocalittici e quei libri che mantengono la suspense per quasi tutta la lettura, e sapere che tutto questo sta accadendo alle spalle dei protagonisti senza che ci venga realmente raccontato mi manda fuori di testa.


E niente, adesso sono curiosa di sentire i vostri pareri su questa lettura, magari con un po' di senno in più rispetto alle mie parole, vorrei capire come la state affrontando e se le scelte dell'autore vi stanno bene o vi mandano fuori di testa come sta succedendo a me...insomma, attendo con ansia una bella discussione e qualche opinione contrastante, giusto per riuscire a farmi un'idea migliore! ;)

Come sempre, vi ricordo che le prossime tappe le potete trovare elencate sul gruppo facebook del Rainbow Book Club ...mi raccomando, non perdetevele! ;)

10 commenti:

  1. E niente, è troppo sconclusionato per me.

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    1. Ahah...Sì, in effetti lo è, diciamo che c'è da apprezzare l'originalità e l'idea di base! :)

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  2. Non volevo dargli nemmeno cento lire a questa lettura, eppure la tua spiegazione di questi capitoli mi ha incuriosito, specialmente forse per la follia che si porta dietro! Devo seguire le altre tappe per capire se vale o meno la pena comprarlo; farai comunque una recensione completa del romanzo?

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    1. Ciao Emanuela! Certo, dovrebbe uscire il 30 settembre, insieme a quella delle altre. Fammi sapere se lo leggerai, perchè nel caso sono curiosa di leggere la tua recensione! ;)

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  3. Questa storia continua ad essere molto confusionaria, speravo di capire qualcosa di più andando avanti ma siamo quasi arrivati alla fine e i dubbi aumentano invece di diminuire. Concordo comunque sulla genialità dell'autore, si deve riconoscere che l'idea di raccontare cosa accade alle persone "comuni" rispetto agli eroi della situazione è unica, peccato che si capisca poco di entrambe le parti!
    Sono molto incuriosita da Nathan e spero che il suo personaggio venga approfondito, penso che sia in qualche modo collegato agli indie e agli essere dagli occhi lucenti ma come e, soprattutto, perché?
    Attualmente sono impaziente di andare avanti e capire se finalmente troveremo delle spiegazioni ma, allo stesso tempo, temo tantissimo che ciò non accadrà!

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    1. Ciao Federica! Io ho finito il libro giusto negli scorsi giorni e...il finale ha un po' risollevato la mia opinione, ma l'incomprensibile mistero del perchè Patrick Ness abbia sviluppato la storia in questo modo rimane tale. L'unica cosa chiara e rilevante è che anche una vita ordinaria può essere una storia straordinaria, un'idea interessante su cui si può dare via ad una intrigante discussione e a delle splendide riflessioni, ma comunque il libro rimane a mio parere non-sense...scrivere la recensione sarà dura questa volta! ç_ç

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  4. Ciao! Io ho finito ieri sera il libro (lo so, non sono una bella persona ma non ho resistito🙈) e credo di aver individuato un punto di vista differente: nello specifico, quanto dicevi anche tu sull ‘ “odiosità” di Mike (invento parole) credo sia totalmente voluto, anche per rendere il lettore più empatico nei confronti della sua malattia. Non so se riesco a spiegarmi ma io credo che l’autore volesse, velatamente, travestire il libro da sci-fi per parlare, in realtà, di temi molto reali e profondi, legati all’adolescenza. Come, alla fine, ha fatto con “Sette minuti dopo la mezzanotte” mixando fantsy e vita reale. Io sono entusiasta❤️

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    1. Ciao Ele! In effetti, anche io ho divorato gli ultimi capitoli in un batter d'occhio, ammetto che alla fine mi ha molto incuriosita!

      Il tuo punto di vista e le tue osservazioni spiegano molte cose e sono davvero illuminanti, come hai sempre un occhio molto più comprensivo di me su certi aspetti e devo dire che mi piace come l'hai messa giù...potresti anche avermi convinto che tutto questo ha un senso (il libro intendo), ci devo pensare e riflettere però, magari rileggendo qualche parte particolarmente importante e incentrata su Mickey. Grazie mille per il tuo punto di vista! <3

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  5. Io credo che più che fantasy questo libro sia surreale e qui sta il mio di scoglio, di solito non li reggo. Di solito perché stavolta sono particolarmente affascinata da questa storia e molto molto curiosa

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    1. Credo tu abbia ragione Chiara, surreale, non ci avevo pensato ma è molto azzeccato come termine per descriverlo!

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