LICIA TROISI è nata a Roma nel 1980. Ha frequentato il liceo classico ed è laureanda in astrofisica. Tra i suoi numerosi interessi (la lettura, il disegno, la musica, i fumetti) ci sono anche quelli sociali. Ha fatto parte infatti della delegazione italiana che ha partecipato al Foro internazionale della Gioventù (Vertice mondiale sull’alimentazione – Roma 13-17 novembre 1996). Lavora attualmente come guida in un museo di astrofisica presso l’Osservatorio Astronomico di Roma a Monteporzio Catone.
TRAMA Sofia guarda Roma attraverso il cancello dell'istituto dove è cresciuta e pensa che ormai non verrà più adottata da nessuno. Finché un eccentrico professore di antropologia non la prende con sé e la porta in una casa sul lago costruita intorno a un albero antico. Molto antico. Il professore sembra conoscere molte cose del passato di Sofia. Un passato lontano, oscuro e magico che le ha impresso sulla fronte un neo, il segno dell'eredità dell'ultimo dei draghi: Thuban, colui che ha sconfitto e imprigionato Nidhoggr, la feroce viverna, nelle viscere della Terra. Dopo millenni la creatura si sta risvegliando, e Sofia potrà fermarlo solo restituendo all'Albero del Mondo i frutti che lo faranno risplendere. Per trovarli dovrà addentrarsi nel cuore di città dense di misteri, come Benevento, dove un tempo si aggiravano le streghe e la neve ha il colore del sangue, e Monaco di Baviera, dove si cela una preziosa clessidra con cui Sofia dovrà combattere una lotta contro il tempo. Sulla sua strada incontrerà alleati preziosi e scoprirà di non essere sola nella missione: la stirpe dei Draconiani è con lei, e sarà loro il compito di salvare il mondo.
La Ragazza Drago è una delle saghe fantasy scritte dalla nota autrice italiana Licia Troisi, ideatrice del Mondo Emerso e dei Regni di Nashira. Premetto che ho un debole per lei: quando avevo undici anni mi regalarono il primo libro de Le Cronache del Mondo Emerso e mi ci appassionai tanto che in poco tempo arrivai alla fine dell'ultimo libro de Le Leggende del Mondo Emerso. Insomma, senza i suoi romanzi non sarei una fan sfegatata del fantasy e delle sue mille varianti.
Visto il mio amore smisurato per il Mondo Emerso temevo di rimanere delusa e non riuscivo a decidermi a leggere questa nuova saga fino a quando due giorni fa, vagando per la Mondadori, mi sono ritrovata imbambolata, come spesso mi accade, nel reparto fantasy a fissarne la copertina pensando "lo compro o non lo compro?", rigirandolo tra le mani finché non è arrivata mia sorella, stufa di aspettarmi, a mettermi fretta. Era scontato e ho pensato alla fine di acquistarlo, in ogni caso prima o poi lo avrei dovuto leggere.
Appena arrivata a casa mi sono catapultata in questa lettura che purtroppo all'inizio non mi ha entusiasmato granché, troppo lenta, un po' noiosa, come se l'autrice non sapesse come introdurre la storia. Non potevo lasciar perdere così ho continuato a leggere e per fortuna la vicenda ha iniziato a prendere forma e soprattutto la storia si è un po' animata. Finito il primo libro, ho comprato il secondo e poi il terzo, il quarto e il quinto perché ero proprio curiosa di sapere come sarebbe finita. Sono rimasta un po' delusa, ma comparandolo al Mondo Emerso è abbastanza normale, avevo grandi aspettative dall’autrice. Comunque direi che sono libri che vale la pena prendere in prestito in biblioteca per leggerli, tuttavia non li rileggerei.
Una cosa che mi è piaciuta e che non mi aspettavo è il fatto che la storia è ambientata ai giorni nostri, nel nostro mondo. Inoltre i protagonisti sono ragazzi normalissimi, anzi ragazzi che vivono una vita ai margini della società, non proprio i tipici eroi. Sono per la maggior parte orfani, derisi o isolati dagli altri ragazzi della loro età e soprattutto ragazzi soli che grazie ad una missione comune si conoscono e imparano a contare gli uni sugli altri. Nonostante questi punti favorevoli a mio parere, ho trovato anche parecchi difetti.
Direi che l'idea non è male nell'insieme, ma dalla Troisi mi aspettavo onestamente qualcosa di più complesso, ma non solo, anche e soprattutto scritto meglio. La narrazione in terza persona è portata avanti in modo un po' casuale direi, per la maggior parte si parla di Sofia, la protagonista assoluta, e dei suoi pensieri, ma poi spazia anche verso i pensieri e le idee degli altri personaggi. Inoltre si passa dal raccontare una vicenda ad un'altra che avviene contemporaneamente, ma senza staccare il paragrafo o qualsiasi divisione tra le due.
Un'altro fattore che non ho apprezzato è quello relativo alle storie d'amore tra i sei protagonisti. Io sono la persona più romantica di questo mondo, ho pianto leggendo Orgoglio e Pregiudizio e anche guardando Love, Rosie, ma davvero non mi è piaciuto il forzare le relazioni tra i protagonisti, che ovviamente sono tre femmine e tre maschi. Va bene, Sofia e Fabio, due anime opposte che trovano conforto l'una nell'altro; ok, Lidja è bellissima e Ewan è un rockettaro affascinante; ma davvero Karl e Chloe non hanno nulla a che fare l'uno con l'altro se non il fatto di avere avuto i poteri. La fine non mi è piaciuta, un "vissero felici e contenti" falso, qualcosa che non mi aspettavo. Per di più quando nell'epilogo Sofia si sveglia e scopre che il professore non ricorda niente stavo per avere una crisi: la povera orfana viene adottata, finisce sotto una macchina e in coma sogna di avere i poteri di un drago morto millenni prima e di conoscere altri orfani come lei, Draconiani, poi si sveglia nella sua nuova stanza e il professore, colui che l'ha adottata le dice che è stato tutto un sogno?! No, non potevo crederci. E per fortuna, semplicemente il professore non ricordava nulla. Anche questa cosa nonsense, dato che lui faceva parte della missione come tutti gli altri, semplicemente aveva il ruolo di Custode anziché essere un Draconiano, ma meglio così piuttosto del lapidario "e così Sofia scoprì che era stato tutto un sogno prodotto dal suo inconscio di ragazzina senza autostima e senza amici".
Forse sì, alla fin fine le mie aspettative erano alte, ma dalla creatrice del Mondo Emerso pensavo di dovermi aspettare di più.
Non dico che la saga è da scartare completamente, ma consiglierei questa lettura a chi non ha troppe pretese e vuole leggere un libro che stuzzica la fantasia, ma che non ha grandi sorprese o colpi di scena, bensì facile da interpretare e soprattutto prevedibile.
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