venerdì 30 dicembre 2016

Rebel. Il deserto in fiamme – Alwyn Hamilton

Buongiorno lettori! :D Oggi ho per voi la recensione di Rebel.Il deserto in fiamme, fantasy dai tratti mediorientali che ho riletto per il club Gli Sniffa-Inchiostro, organizzato dal blog La spacciatrice di libri. A Natale mi è arrivato il secondo capitolo della serie, quindi una rilettura era d'obbligo e direi che ha confermato la prima impressione, anche se dal sequel mi aspetto molto di più, devo ammetterlo. Ad ogni modo, ecco la mia opinione su questo libro dalle atmosfere meravigliose! ^^

Titolo: Rebel.Il deserto in fiamme
Autore: Alwyn Hamilton
Editore: Giunti
Data di uscita: 12 Novembre 2015
Pagine: 272
Rilegato: 17.00 €

ALWYN HAMILTON nata in Canada, ha studiato storia dell'arte in Francia e attualmente vive a Londra. Da poco laureatasi a Cambridge, si è subito fatta notare nell'ambiente editoriale internazionale con questo esordio straordinariamente originale e affascinante.

TRAMA Amani non ha mai avuto dubbi: è sempre stata sicura che prima o poi avrebbe trovato una via di fuga dal deserto spietato e selvaggio in cui è nata. Andarsene è sempre stato nei suoi piani. Quello che invece non si aspettava era di dover fuggire per salvarsi la vita, in compagnia di un ricercato per alto tradimento.
Tiratrice infallibile, per guadagnare i soldi necessari a realizzare il suo sogno Amani partecipa infatti a una gara di tiro travestendosi da uomo. Tra gli avversari, il più temibile è Jin, uno straniero sfrontato, misterioso e affascinante. Troppo tardi Amani scoprirà che Jin è un personaggio chiave nella lotta senza quartiere tra il Sultano di Miraji e il figlio in esilio, il Principe Ribelle. Presto i due si troveranno a scappare attraverso un deserto durissimo e meraviglioso, popolato di personaggi e creature stupefacenti: come i bellissimi e pericolosi Buraqi, fatti di sabbia e vento ma destinati a trasformarsi in magnifici destrieri per chi abbia l'ardire di domarli; i giganteschi rapaci Roc; indomite donne guerriere dalla pelle color oro e sacerdoti capaci di leggere i ricordi altrui nell'acqua... Quando Amani e Jin si troveranno di fronte alle rovine di una città annientata da un fuoco di calore innaturale capiranno che la posta in gioco è più alta di quanto pensassero. Amani dovrà decidere se unirsi alla rivoluzione e capire se davvero quello che vuole è lasciarsi alle spalle il suo deserto.

Rebel è un libro che mi è piaciuto, ma che non mi ha entusiasmato come credevo. Un inizio troppo lento e un finale troppo veloce, qualche situazione descritta male e delle frasi che mi hanno confusa…insomma, una lettura non del tutto felice, ma che comunque ha avuto i suoi aspetti positivi. Ma andiamo con ordine, che altrimenti vi confondo le idee e basta! :)

Dunque, per cominciare, ho amato l’atmosfera in questa ambientazione mediorientale dal carattere western che ho davvero apprezzato per l’originalità dell’idea e per la sua riuscita. L’autrice è riuscita a trasportarmi in questa strana dimensione, tanto che mi sembrava di respirare l’aria bollente del deserto e di sentire la sabbia scivolarmi addosso e insinuarsi ovunque. Unica pecca nello stile forse alcune frasi descrittive un po’ troppo particolari su cui ho dovuto fermarmi a riflettere un attimo o rileggerle, ma che comunque hanno creato in parte l’atmosfera giusta anche loro. Pecca che può quindi essere definita anche un pregio.

“Un Buraqi, un cavallo del deserto. Per un attimo sembrò un normale cavallo. L'attimo dopo era solo sabbia. Passava dall'oro accecante al rosso violento, fuoco e sole in un deserto spazzato dal vento. Fui attraversata da un brivido d'eccitazione, una sensazione che affondava le radici nell'antico retaggio del popolo del deserto.”

Questo coinvolgimento si sente già dalle prime pagine, ma purtroppo la storia è parecchio lenta e in questo senso mi ha ricordato molto The Queen of the Tearling: una storia avvincente che però è troppo descrittiva e stazionaria per 3/4 del libro, per trasformarsi poi in un’esplosione di azione che travolge, ma che non si può apprezzare appieno. Inoltre, in tutte queste parti lente, ci sono pezzi di storia che mancano; per esempio quando Amani e Jin attraversano il deserto, due mesi passano in un capitolo e invece sarebbe stato bello avere un po’ più di spazio per conoscere meglio i due personaggi e in particolare Jin.

Jin è un personaggio che non ho capito appieno perché viene descritto in mille modi differenti, come se recitasse tante parti diverse e non capisco se è una cosa voluta dall'autrice, o semplicemente dandogli una doppia interpretazione ha perso un po’ il filo del personaggio e del suo carattere. Fatto sta che per quanto tifi una storia d’amore a lieto fine, vorrei proprio capire meglio questo principe bad boy dal cuore misterioso.

Amani è invece una scoperta unica. Mi è piaciuta molto come protagonista e la trovo perfetta nel ruolo che ha in questa storia. Una ragazza forte, coraggiosa e soprattutto istintiva, che pian piano scopre nuovi aspetti di sé, a tratti anche insicura, ma sempre dal carattere tosto, sino a diventare un’incredibile eroina. Durante il suo viaggio lontano da Dustwalk la vediamo crescere e maturare e soprattutto impariamo a conoscerla e a capirla.

Tornando all'atmosfera devo dire che le storie e i miti presi dalla cultura mediorientale mi hanno appassionata molto e hanno reso ancora più intrigante questo fantasy già molto originale di suo.

Avrei preferito più azione e meno descrizioni, ma forse è solo un capitolo di introduzione. Tuttavia, per ora questa autrice non mi ha soddisfatta del tutto e quindi aspetto di leggerne il secondo capitolo per capire se è qualcosa di valido o meno. Nel frattempo, la mia valutazione per Rebel. Il deserto in fiamme è di 3/5.
Consiglierei questo libro… a chi vuole leggere qualcosa di diverso dai soliti fantasy e soprattutto a chi ha voglia di vivere un’avventura western un po’ originale! :)

P.S.: Se volete leggerne un estratto, ne trovare uno nel TeaserTuesday #23…Buona lettura! :)


Al più presto inizierò il sequel che mi incuriosisce da matti e vedremo come evolverà la storia..per ora chiedo a voi che ne pensate, se lo avete letto o se vi ho fatto un po' venir voglia..insomma, aspetto i vostri commenti e le vostre opinioni su questo fantasy originale e affascinante! ;)


8 commenti:

  1. Credo che più o meno abbiamo avuto tutte la stessa impressione: manca qualcosa :/

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    1. Già..vedremo nel sequel, dicono si entri meglio nel vivo dell'azione!

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  2. Ciao mi sono iscritta ora scoprendo che fai parte del gruppo Sniffa-inchiostro :-) Praticamente tutte ci siamo lasciate prendere dal fascino del deserto ma poi è rimasto lì... Speriamo che nel seguito ci sia qualcosa in più, a questo punto :-)

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  3. Risposte
    1. Ciao Sara! è splendida e affascinante, soprattutto l'atmosfera e le ambientazioni...spero possa piacerti! ^^

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  4. Come Kipchoge, Nims non era solo, schierando Patek Philippe replica una squadra a rotazione di sherpa d'élite per assisterlo nel fissare le linee e nella logistica per Audemars Piguet replica ognuna delle quattordici vette. Vale anche la pena notare che la comunità alpinistica d'alta quota rolex replica tende a trovarsi divisa tra coloro che usano ossigeno supplementare e un numero molto orologi replica più piccolo di quelli che non lo fanno. E Nims replica rolex e il suo team hanno usato l'ossigeno, insieme a molte altre moderne attrezzature ed repliche rolex esperienza alpinistiche - strumenti preziosi che probabilmente non erano disponibili imitazioni rolex con la stessa prontezza o capacità quando il record è stato stabilito alla fine rolex falsi degli anni Ottanta. Ma molto più importante dell'equipaggiamento, è la Rolex replica capacità dello scalatore di operare ad alto livello nell'aria affamata di ossigeno replica Rolex sopra la "Zona della Morte" e farlo trascorrendo periodi prolungati all'interno replica orologi degli ambienti meteorologici più ostili e spietati del pianeta. Ed è qui, dove la replica orologi rolex siti sicuri fisiologia e l'esperienza militare uniche di Nims lo mettono letteralmente e figurativamente nell'aria rarefatta rolex imitazioni sopra i suoi pari - la maggior parte dei quali con molti altri anni di esperienza alpinistica.

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