Buonasera Readers! Ebbene sì, oggi non vi lascio per un momento perchè sono qui a casa ad annoiarmi e non posso far altro che parlare di libri in attesa che mi passi questa maledetta influenza..ma appunto parliamo di cose belle e di libri e per finire in bellezza questo martedì vi propongo un estratto da L'invenzione dei desideri, di Sharon Cameron, per il Teaser Tuesday di oggi! ;)
Per la prima volta scoprii la difficoltà di passare attraverso una porta indossando una gigantesca sottogonna con il cerchio, e poi i pericoli di affrontare le scale senza vedere un millimetro dei propri piedi. Feci i gradini lentamente, assicurandomi a ogni passo che sotto le scarpette ci fosse una superficie solida, cosa che evidentemente rese abbastanza teatrale la mia entrata perchè a Henri Marchand, che aspettava all'ingresso, quasi cadde la sigaretta di bocca. Anche la signora Hardcastle era lì a guardarmi, attraverso il solito pince-nez, sicuramente venuta ad annotarsi mentalmente ogni succulento particolare su cui poi spetegolare con le ragazze della porta accanto. Quando riuscii ad arrivare in fondo alle scale sospirai di sollievo.«Perbacco!» disse la signora Hardcastle, dandomi un colpetto affettuoso sul braccio. «Come vorrei che Alice Tulman fosse qui a vederla! Che faccia che farebbe! Passi una bella serata, mia cara.»Tentai di dire qualcosa, ma il nervosismo mi aveva resa muta. Henri non sorrise, nè fu insolente o altro. Portava una rosa all'occhiello della giacca. Non disse nulla, si limitò a offrirmi il braccio. Lo presi.Nella carrozza Henri era silenzioso, fumava guardando pensieroso fuori dal finestrino aperto. La serata era abbastanza fresca, ma avevo deciso che, tra freddo e fumo, il male peggiore era il fumo.«Questo invito» disse, rompendo il silenzio, «viene dall'imperatore in persona, o dall'imperatrice, o da qualcuno di molto in alto tra i loro amici, giusto? Sa per quale motivo l'hanno invitata?» Stavo pensando a come rispondere, quando lui si voltò verso di me e continuò: «E anche se lo sapesse, signorina Tulman, me lo direbbe?».Sospirai. «No, probabilmente no. Mi dispiace.»Henri rise, ma fu una risata priva di divertimento. Me ne accorsi alla luce dei lampioni che scorrevano lungo la strada. E mi dispiaceva davvero. Mi sentivo in colpa a causagli così tanti problemi senza dargli nemmeno una spiegazione.«Questa serata ha uno scopo ben preciso» dissi. «Di questo sono certa.» Ed era proprio ciò che mi faceva più paura. «La mia idea è di rimanere il più defilata possibile e vedere come va a finire. Sono sicura che si chiarirà utto.»Henri rise di nuovo. «Signorina Tulman, nel caso non se ne fosse resa conto, devo avvertirla che con quel vestito addosso non ha speranze di rimanere "defilata", come dice lei.»«Non sia impertinente» dissi, trattenendo un sorriso.«La prego solo di restarmi sempre vicina» si raccomandò, senza traccia di impertinenza.
Una lettura che si sta rivelando meno piacevole del libro precedente, ma che rimane sempre ricca di colpi di scena, tra un susseguirsi di azione ed emozioni che danno il giusto ritmo..questa sera dovrei finire di leggerlo e spero proprio che il finale non mi deluda! U_U
Adesso aspetto i vostri commenti e se vi va, condividete un estratto del libro che state leggendo oppure linkatemi il vostro Teaser Tuesday...sono sempre curiosa di sbirciare in letture che non conosco! ;)
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