Questa settimana vorrei farvi conoscere un po’ meglio un libro di cui si parla parecchio in quasi ogni blog letterario, nel bene o nel male, e che personalmente sto amando. Vi sto parlando di The Queen of the Tearling, di Erika Johansen. Di sicuro, conoscerete a memoria la splendida copertina e le caratteristiche dell’edizione della Multiplayer Edizioni uscita a Giugno 2015, ma un libro non si giudica dalla copertina e infatti, tutto mi sarei aspettata di trovare all’interno, tranne che quello che sto leggendo. Bene, ora che vi ho un po’ incuriositi, ecco l’estratto che oggi condivido con voi! :)
Con il cappuccio tirato sugli occhi, Kelsea sedeva sopra i rami di un albero a una trentina di passi dalla porta. Era vestita completamente di verde scuro: dalla testa alle punte degli stivali era del colore degli aghi di pino. Al collo le scintillava uno zaffiro che pendeva da una catena d'argento purissimo. Il gioiello tendeva a uscirle fastidiosamente dalla camicetta ogni volta che lo sistemava, sembrava farlo apposta quasi sapesse che quel giorno sarebbe stato la causa di tutti i suoi problemi.
Nove uomini, dieci cavalli.
I soldati raggiunsero il piccolo appezzamento di terra di fronte al cottage e smontarono d'arcione. Quando tolsero i cappucci, Kelsea notò che non avevano affatto la sua età: erano sui trenta, quarant'anni e avevano un'aria dura e forgiata dalle battaglie.
Il soldato con la mazza borbottò qualcosa e tutti portarono automaticamente mano alle spade.
"È meglio fare in fretta". Quello che aveva parlato, un uomo alto e magro, il cui tono autoritario suggeriva fosse a capo del gruppo, avanzò. Bussò tre volte alla porta che si aprì immediatamente, quasi Barty fosse in attesa. Anche da dove si trovava Kelsea scorgeva il suo viso rubicondo ma segnato dalla tensione. Aveva gli occhi rossi, gonfi. Quel mattino l'aveva mandata nel bosco per risparmiarle di assistere al suo dolore. Kelsea aveva protestato ma Barty non aveva accettato il suo rifiuto, finendo per spingerla fuori dalla porta, dicendo: "Vai a dire addio al bosco, ragazza mia. Non ti permetteranno tanto presto di passeggiare dove vorrai".
Allora Kelsea aveva passato la mattinata vagando nella foresta, arrampicandosi sugli alberi caduti e fermandosi ogni anto per ascoltare il silenzio del bosco, quella quiete perfetta che contrastava così tanto con la vita che vi si celava. Giusto per fare qualcosa, aveva anche catturato un coniglio, ma poi l'aveva lasciato andare: a Barty e a Carlin non serviva la carne, e uccidere non la divertiva di certo. Mentre guardava il coniglio saltellare via, scomparendo nel profondo del bosco, dove aveva trascorso gran parte della sua infanzia, Kelsea provò a pronunciare di nuovo quella parola, anche se solo a dirla le pareva di avere polvere in bocca: Regina.
Un termine minaccioso che prevedeva un tetro futuro.
Se volete condividere anche voi un estratto del libro che state leggendo, trascrivetelo nei commenti. Per farlo, vi riassumo qui le regole del Teaser Tuesday da seguire:
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Aprite il libro che state leggendo in una pagina a caso.
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Condividete un breve estratto (il Teaser appunto).
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Riportate il titolo e l'autore, così chi è interessato potrà aggiungere il libro alla propria wishlist.
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Mi raccomando, niente spoiler!
Ciao Francesca! :) Ecco, ora non vedo assolutamente l'ora di leggerlo! Dovrà essere per forza una lettura del prossimo mese! *-*
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