Buon pomeriggio Lettori! :) Oggi ho per voi la mia recensione di The Invasion of the Tearling, secondo capitolo della serie fantasy/distopica scritta da Erika Johansen. Se il primo libro vi era piaciuto, questo non potrete non amarlo…una storia sempre più avvincente e una continua evoluzione dei personaggi, in un volume che viaggia tra presente e passato per mettere insieme tutti i pezzi del puzzle…a me è piaciuto molto, anche se alcuni particolari mi hanno fatto storcere il naso. Ma prima di perdermi in chiacchiere, ecco qualche informazione e la mia recensione! ^^
Titolo: The Invasion of the Tearling
Autore: Erika Johansen
Pagine: 387
Editore: Multiplayer Edizioni
Pubblicazione: 5 Maggio 2016
Rilegato: 19,00 €
ERIKA JOHANSEN ha studiato allo Swarthmore College in Pennsylvania, prima di iscriversi al famoso Iowa Writers’ Workshop, dove si è laureata in Belle Arti. In seguito è diventata avvocato. The Queen of the Tearling è il suo primo romanzo. Erika vive a San Francisco, in Carolina.
TRAMA Kelsea Glynn è una regina giusta, che si è battuta con coraggio, riuscendo a fermare il traffico di schiavi che ogni mese il Tearling tributava al vicino regno del Mortmesne, per mantenere la pace. Ma, così facendo, ha sfidato la Regina Rossa, una donna spietata i cui poteri derivano da una magia oscura e terribile e che ora ha inviato il proprio orrido esercito nelle terre di Kelsea, seminando il terrore: niente sembra riuscire a fermare l’avanzata delle sue truppe formidabili e impavide. Ma mano a mano che l’esercito Mort si avvicina, Kelsea riesce a stabilire una connessione con un passato lontano e in quel tempo sembra trovare una possibile quanto pericolosa alleata: una donna di nome Lily che combatte per la sua stessa vita in un mondo nel quale essere donna somiglia molto all’essersi macchiati di un crimine. Il destino del Tearling e quello di Kelsea paiono inscindibilmente legati a quello di Lily ma il tempo sta per scadere e la giovane regina del Tearling potrebbe morire prima di scoprirlo. In questo straordinario secondo capitolo della sua trilogia, Erika Johansen riporta sulle pagine i meravigliosi personaggi di The Queen of the Tearling – Mazza Chiodata, la Regina Rossa e Fetch – aggiungendo nuove e incredibili figure, e consegnando ai lettori un sequel mozzafiato, intriso di magia, amore e mistero che pioveranno come una tempesta di spade sulle spalle della sua indimenticabile eroina. Riuscirà Kelsea Glynn a salvare il suo regno prima che sia troppo tardi?
Nell’avvincente sequel di The Queen of the Tearling, il regno del Mortmesne della sanguinaria Regina Rossa muoverà guerra contro il Tearling, invadendone le terre con gravi conseguenze per Kelsea Glynn e il suo reame. Giorno dopo giorno, la giovane regina, eroina di questa formidabile saga, sentirà crescere la responsabilità di dover proteggere il suo amato popolo e per far questo conoscerà il dolore e il sacrificio.
Se il primo libro mi aveva lasciato qualche dubbio, The invasion of the Tearling mi ha su quel fronte completamente soddisfatta, con un incedere più svelto della narrazione e uno split tra passato e futuro che rende tutto molto più interessante. Mi è molto piaciuto infatti leggere dei tempi prima del Passaggio e capire le varie vicende che hanno condotto gli antenati del popolo del Tearling a fuggire per creare un nuovo mondo. Mi è stato poco chiaro il finale, ma scommetto che nel prossimo libro che dovrebbe essere l’ultimo volume della saga, tutto sarà spiegato…o almeno lo spero!
La storia di Lily mi ha affascinata e l’ho trovata molto interessante, sia per il fatto che alla fine aiuta a capire molte cose che altrimenti sarebbero risultati senza senso, sia perché attraverso le vicende del passato, Kelsea riesce a comprendere meglio ciò che è alla base della storia del regno, le origini delle tradizioni e dei modi di pensare, anche se con un’amara rivelazione. Inserire le vicende di Lily nel corso della narrazione è stata da parte dell’autrice una scelta davvero geniale.
Parlando di scelte dell’autrice, ho amato come sempre la narrazione con più POV. In terza persona, ma con una visione a 360° che è l’ideale vista la complessità e la molteplicità delle varie situazioni. Inoltre, mi è sembrato che in questo secondo volume ci fosse più azione o comunque narrazione vera e propria che non descrizioni, come invece è stato nel primo libro. Quelle infinite descrizioni a mio parere hanno un po’ rovinato The Queen of the Tearling e sono contenta di non averle ritrovate anche qui.
Infiniti invece restano i capitoli. Per una come me che legge di capitolo in capitolo, 40 pagine sono troppe! Seppur suddivise internamente. Non dico che vorrei cinque pagine a capitolo, ma mi son trovata spesso a cercare la fine del capitolo tra le pagine avanti per capire quanto esattamente mancava, soprattutto in quei momenti in cui non succedeva granché di utile allo svolgersi della trama.
Oggi forse sono un po’ critica, ma ripensando a tutto l’insieme, inutile mi è sembrata soprattutto l’evoluzione del rapporto tra Kelsea e Pen, la sua guardia personale. Quando Pen è in giro – praticamente sempre – Kelsea non sembra più una regina, ma una ragazzina con gli ormoni in subbuglio…onestamente mi è sembrato sciocco, il suo voler insistere con lui e tutta la storia che ne è seguita. Non so, forse mi è sfuggito qualcosa, ma proprio non ho capito il senso di tutto ciò.
Inoltre, devo ammettere che questa protagonista ancora non mi soddisfa pienamente, l’ho trovata sì cresciuta rispetto al primo libro, ma spesso anche molto stupida. Non tanto per le sue scelte, ma proprio per il modo di comportarsi nei confronti di persone come per esempio Mazza Chiodata che nulla fanno se non cercare in tutti i modi di aiutarla. Kelsea è ormai diventata una Regina al cento per cento, con i suoi pro e i suoi contro, tra cui appunto il suo sentirsi superiore, speciale…fin troppo! Forse è stata una mia impressione, ma accidenti mi piacerebbe nell’ultimo libro leggere che era tutta colpa degli zaffiri che portava al collo, anche se purtroppo non credo succederà!
“ Lazarus teneva ancora in mano il cappio. La sua espressione era impassibile ma Kelsea sentì che dietro al volto imperturbabile si celava disapprovazione.
«Cosa c'è, Lazarus?»
«Siete cambiata, mia signora; non avrei mai pensato di vedervi piegata al volere della follia».
Kelsea arrossì. Rendersi conto che Mazza Chiodata era ancora in grado di metterla in imbarazzo con poche parole taglienti fu una sensazione orribile.
«Non mi piego né m'inchino di fronte a nessuno».
«A questo posso credere». ”
Un personaggio che invece mi è piaciuto molto e mi ha soddisfatta appieno è Mazza Chiodata, non solo mi è piaciuto conoscerne il passato, ma mi è molto piaciuto vedere come nonostante tutto lui rimane fedele alla sua Regina, la protegge anche quando lei non gli da ascolto e fa di tutto per il suo bene, anche riprenderla e sgridarla quando nessuno osa farlo. Lazarus è forse uno dei personaggi meglio riusciti e sarà quello che volete, ma a me piace da impazzire! U_U
Infine, sono felice di poter dire che in questo volume scopriamo qualcosa in più sulla Regina Rossa del Mortmense, di cui nel primo libro si sapeva poco o nulla…emerge il suo passato e scopriamo di più anche sul perché sia una figura tanto potente e crudele. Colpo di scena? Non so, forse si poteva intuire qualcosa..ma accidenti se mi è piaciuto come risvolto di trama! *-*
Detto questo, prima che combino guai e inizio a spoilerare come se non ci fosse un domani, passo alla valutazione di The Invasion of the Tearling, che a mio parere merita un 3/5. Bello e intrigante, pieno di chiarimenti su questioni che nel primo libro erano rimaste sospese nel bel mezzo dell’azione, ma ho trovato parecchie criticità che a mio avviso l’hanno resa una lettura piacevole da un lato, ma pesantina dall’altro. Spero nel prossimo volume della serie di trovare una lettura che mi piaccia e mi soddisfi al 100%, perché altrimenti dovrò proprio disilludermi su questa autrice di cui si parla tanto, nel bene o nel male.
Consiglierei questo libro… a chi ama il fantasy, ma con una tendenza al distopico, tra azione, intrighi e guerre imminenti…una storia avvincente, ricca di colpi di scena che non potrà non appassionare i lettori con un occhio critico non troppo esigente.
P.S.: Se volete leggerne un estratto, ne trovare uno nel TeaserTuesday #50…Buona lettura! :)
Curiosità…
L’autrice, in più di una circostanza ha affermato che il personaggio di Kelsea è nato grazie al Presidente Barack Obama. Nel 2007, infatti, mentre ascoltava in TV un discorso dell’allora senatore, Erika fu colta dal suo momento di ispirazione: la tenacia, l’idealismo e la diversità che trasparivano dalle parole di quell’uomo sarebbero stati i tratti distintivi della protagonista dei suoi libri.
Ormai è noto a molti che è in corso il progetto per la trasposizione cinematografica della serie, con protagonista Emma Watson nei panni di Kelsea. Se da un lato la bravura dell’attrice è indiscussa, dall’altro c’è chi si chiede se la tanto bella Emma Watson sia la scelta giusta per una protagonista che non è per niente affascinante, come è emerso fin dalle prime pagine del primo volume. La pellicola sarà distribuita dalla Warner Bros, ma ancora non si sanno date né altri particolari succosi. Per leggerne di più clicca qui
Ho aggiunto qualche foto delle illustrazioni presenti nel libro perché le adoro, dite quello che volete, ma una bella grafica e un’edizione meravigliosamente curata, meritano sempre e comunque di essere ammirate!
- Franci
Ummm la tua recensione parzialmente positiva non fa altro che aumentare la mia voglia di leggere questo libro, da troppo tempo sul mio comodino a prendere polvere eheh
RispondiEliminaAvrei voluto tanto fosse positiva al cento per cento, ma non potevo dire qualcosa di non vero...è una bella serie e la storia non è male, originale e questo mixare presente e passato gli ha dato sicuramente qualcosa in più...ma a volte diventa un po' pesantino e certe parti sono davvero inutili. Non so, forse sono io, ma non mi sono proprio andate a genio e non potevo non dirlo! Però fammi sapere che impressione ti fa, magari mi sbaglio! ^^
EliminaAd ogni modo l'originalità non gli manca perciò è sicuramente una serie da leggere! :)
Il primo non mi aveva convinto molto mentre questo mi è piaciuto (a parte le illustrazioni che alcune mi hanno fatto sanguinare gli occhi XD Pen e Kelsey non sono così brutti, dai) ma comunque anch'io mi chiedo se Emma sia stata la scelta giusta. Io la adoro, sia chiaro, ma per fare la parte della ragazza non bella e in carne, Emma fisicamente non è adatta.
RispondiEliminaEh sì, in effetti per le illustrazioni preferisco il primo, per una poco esperta come me sono carine comunque! ^^
EliminaEmma...bè, Emma fa brillare tutto ciò che la circonda neanche fosse Re Mida, quindi per un ruolo come quello di Kelsea non ce la vedo molto...ma forse proprio per questo sarà in grado di interpretarla al meglio, per lei sarà una sfida e potrebbe dimostrare così di poter fare praticamente qualsiasi cosa! :)